MotoGP | Intervista esclusiva a Jack Miller: “Il mio futuro? Spero che arrivi un annuncio presto!”

Autore: Francesco Gritti
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Pubblicato il 16 Settembre 2024 - 11:00
Tempo di lettura: 5 minuti
MotoGP | Intervista esclusiva a Jack Miller: “Il mio futuro? Spero che arrivi un annuncio presto!”
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P300.it si è recata nella Red Bull Energy Station per intervistare Jack Miller durante il Gran Premio di San Marino. Ecco come ha risposto alle nostre domande

da Misano Adriatico

Jack Miller è un personaggio estroverso e che ama parlare del proprio passato. In quest’intervista P300.it si è recata nell’hospitality KTM per poter intervistare il pilota di Red Bull KTM Factory Racing in MotoGP.

Ciao Jack, grazie per essere qui con noi. Come è nata la tua passione per le moto?

“Mi ricordo che quando ero molto piccolo mio padre aveva delle moto. Da quando gliene è stata regalata una a mio fratello per il quarto o quinto compleanno ne sono dipendente. All’epoca avevo 2 anni e mezzo. Da quando ho cominciato a guidare non mi sono più separato dalle moto. A circa 14 anni ho provato a correre su pista per la prima volta. Mi mettevo alla guida tutti i giorni, anche perché sono cresciuto in una fattoria, cosa che mi ha aiutato parecchio. Quando sono sceso in circuito per la prima volta non avevo idea di dove mi avrebbe portato né quali conseguenze avrebbe avuto, ma mi è piaciuto così tanto che ho deciso di concentrarmi su quel tipo di competizioni.”

Hai debuttato in Moto3 nel 2012. Puoi parlarci del tuo primo anno nella classe leggera?

“Ho debuttato in Moto3 nell’anno del cambio di categoria. Il periodo non è stato dei più semplici perché nessuno sapeva quale moto sarebbe stata veloce. Non si sapeva neppure quale fosse la migliore tra KTM e Honda. Sfortunatamente mi sono trovato a combattere contro le KTM, le Suter e tutte le avversarie sulla moto che ora viene usata nella Asia Talent Cup e nell’ETC. L’anno è stato difficile, ma nonostante ciò sono riuscito a imparare a guidare e gestire la stagione, la pressione e le aspettative. Da questo punto di vista mi ritengo soddisfatto del mio 2012.”

Nel 2015 hai fatto il grande salto dalla Moto3 alla MotoGP. Come mai hai preso questa decisione?

“Non so, era semplicemente una delle possibilità che avevo. Appena mi è entrata in testa è stato impossibile toglierla, sia perché ero sicuro delle mie capacità, sia perché, anche se nei primi anni di Moto3 ho avuto difficoltà perché non ero al livello di vincere il mondiale, ci ho provato comunque giusto per vedere il risultato. Ho sempre adottato questo tipo di mentalità.”

Oramai sei un veterano della classe regina. Qual è stato il momento migliore della tua carriera in MotoGP?

“Non è una domanda semplice! Ci sono diversi momenti molto belli. Mi viene in mente la mia prima vittoria ad Assen, che è stata davvero speciale, anche perché nessuno si sarebbe aspettato quel risultato. Mi ha aiutato a prendere confidenza e a capire che posso correre contro gli altri piloti. Insomma, mi ha fatto capire che anche loro sono umani e che, di conseguenza, posso batterli.”

Hai trascorso 2 stagioni con KTM. Com’è il tuo rapporto con la squadra?

“Il rapporto è stato fantastico. Mi spiace non poter continuare con loro il prossimo anno, ma sto parlando per entrare in altri progetti.”

Il 2024 è stato un anno complesso per te. Cosa pensi della stagione in corso?

“Ho fatto molta fatica ad adattarmi alla nuova gomma posteriore, soprattutto a inizio anno. Pian piano stiamo migliorando, ma, vedendo quanto è alto il livello del campionato e dei piloti, non hai tempo per questo genere di cose. Devi avere la moto pronta fin dall’inizio. Abbiamo fatto molto lavoro per trovare la condizione giusta nelle primissime fasi del campionato e ora sto cercando di risalire la china e ottenere dei migliori risultati nella seconda parte della stagione.”

Sei uno dei piloti preferiti del pubblico della MotoGP. Perché pensi di avere così tanti fan?

“Sarò sincero, non ho un’idea precisa. Penso di piacere perché sono una persona normale che è stata abbastanza fortunata da poter fare questo come lavoro e perché, nel bene e nel male, mostro le mie vere emozioni e i miei sentimenti. Penso che sia questo il mio essere autentico il motivo per il quale le persone mi apprezzano.”

L’anno scorso hai fatto una wild card nell’ultimo round dell’ASBK. Perché hai deciso di correre fuori dal paddock della MotoGP?

“Mi piace correre in moto e adoro il cameratismo che si crea fra te, amici e meccanici, cosa che dipende dal livello della competizione. Mi piace l’ambiente della pista in generale, così ho deciso di fare una gara in Australia. Avere accanto gli amici con cui sono cresciuto, che non hanno mai potuto competere a quel livello e correre in un team come se fossi un underdog è stato meraviglioso. Loro si sono divertiti e a me piaciuto vederli avere quello spirito competitivo che ti spinge a dare il massimo in un progetto fatto insieme. Ho apprezzato l’esperienza e sicuramente la rifarei.”

Il tuo futuro è ancora avvolto nel mistero. Hai già dei piani per il tuo 2025?

“Spero che avremo un annuncio presto!”

Siamo giunti all’ultima domanda. Qual è l’obiettivo che vorresti raggiungere nella tua carriera?

“Non ho ancora 30 anni, quindi penso di avere ancora un po’ di tempo davanti. L’obiettivo è quello di tutti quelli che sono qui, diventare il campione del mondo. Continuo a pensare di poter ancora dare qualcosa a questo sport e credo di poter esprimere meglio il mio potenziale. Questo è l’obiettivo. Nella mia carriera sono stato abbastanza fortunato da far ricredere le persone più volte e punto a farlo ancora in futuro.”

Ringraziamo Jack per la disponibilità di Sarah di KTM per aver permesso lo svolgimento dell’intervista.

Media: Media KTM

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