Lo spagnolo è stato una delle più grandi sorprese del fine settimana, riuscendo a confermare quanto mostrato ad Austin
Finalmente Fermin Aldeguer. Il pilota Gresini ha cominciato a dimostrare quel che molti si aspettavano all’esordio in MotoGP, ed a Lusail è stata una piacevolissima sorpresa. Aldeguer ha infatti condotto un fine settimana quasi da pilota esperto, dove è riuscito a padroneggiare al meglio la sua Ducati Desmosedici GP24 tra le curve insidiose del circuito qatariota.
Nella quinta puntata della rubrica settimanale “Il weekend di..” andremo ad analizzare l’andamento del rookie di Ducati Gresini, una delle più grandi sorprese del Gran Premio del Qatar.
La pista
Partiamo come al solito dal tracciato, che per Fermin in Moto2 è significato vittoria dominante nel 2023, mentre nel 2024 è stato uno di quelli a soffrire di più la nuova gomma Pirelli. In quell’occasione infatti è finito fuori dai punti, deludendo in gran parte le aspettative.
In quanto rookie, la situazione resta comunque nuova per lui. Infatti su questa pista con questo mezzo non ci è mai stato. Tuttavia, non è sembrato più di tanto un problema per lui.
Il venerdì

Aldeguer ha cominciato con il piede giusto, ed il 7° tempo in FP1 ne è la conferma. È comunque importante l’aspetto dell’aver girato la mattina, sotto al sole, fattore che cambia molte cose: tra cui la temperatura dell’asfalto e, conseguentemente, anche la scelta di gomme per i propri run. Inoltre è prassi il fatto che possano cambiare i valori in campo dal primo turno alla Practice, che si disputa dopo il tramonto del sole e con temperature più basse rispetto alla sessione precedente. Con una situazione simile a quella della gara corta ed anche quella lunga, l’iberico ha fatto suo il passaggio automatico in Q2 con il 9° tempo. Obiettivo raggiunto, con anche molto feeling sulla moto.
Nelle dichiarazioni post-venerdì Aldeguer infatti afferma: “Sicuramente il miglior venerdì dell’anno. Rispetto ad Austin oggi non abbiamo sfruttato delle condizioni particolari. Abbiamo avuto velocità fin da subito e il feeling con la moto adesso ha una sua base, non partiamo da zero anzi. Siamo competitivi, anche se manca ancora fiducia… Ma per quello servono chilometri su chilometri“. Certamente un buon segno, soprattutto in vista del sabato: la giornata più lunga di tutto il weekend.
Parte 2: il sabato

La seconda parte del fine settimana di Aldeguer è sicuramente quella dove si è messo più in evidenza, ma ci arriviamo dopo.
Doveroso ovviamente partire dalla qualifica, dove Fermin ha fatto segnare l’8° tempo e si è classificato anche davanti a piloti come Rins ed Acosta, che lo scorso anno aveva digerito molto bene il debutto su questo tracciato.
Ma, come recitano le prime righe del paragrafo, è arrivato il momento dove lo spagnolo ha dato il meglio di se: la gara sprint. La condotta della gara corta da parte sua è infatti magistrale, ed è cominciata bene sin da subito con una buona partenza che gli ha permesso di guadagnare un paio di posizioni. Col passare dei giri, inoltre, il suo passo è progressivamente migliorato passando da un 52 alto ad una via di mezzo tra il 52 basso ed il 52 e 5, che gli ha permesso anche di ritornare sui primi 6 rapidamente.
Durante la sua risalita non sono mancate anche le doti nel corpo a corpo: come dimostrato dalla lotta con Pedro Acosta, da cui Aldeguer si è difeso in ottima maniera incrociando il suo attacco in curva 11. Dopo l’incrocio di traiettoria, anche grazie alla superiorità della Desmosedici in accelerazione, ha poi staccato il pilota KTM, continuando l’inseguimento sulle moto davanti. Inseguimento che, negli ultimi giri, gli ha permesso di sfiorare il podio: infatti dopo aver fatto suo Vinales, Fermin si è avvicinato al duo Quartararo-Morbidelli valido per l’ultimo posto tra i primi 3. Approfittando del duello tra i due Aldeguer ha poi sorpassato Quartararo in uscita dall’ultima curva, arrivando 4° al traguardo. Il miglior risultato per lui conquistato sinora in MotoGP, nonché meritato dopo la buona gara che ha svolto.
Nelle dichiarazioni post-gara ha affermato: “Molto felice, sapevo di poter fare una buona gara. Ho avuto il dubbio fino all’ultimo se correre con la gomma soft o la media, ho deciso di essere coraggioso e la scelta ci ha premiato. Nel finale eravamo davvero veloci e questo fine settimana ci siamo sentiti bene fin dalla prima sessione. Correndo col gruppo davanti imparo molto e imparo in fretta. Domani ci riproviamo e spingeremo per essere nel top5“.
La domenica: il giorno più importante

Il giorno clou per Aldeguer è cominciato col 10° posto nel consueto warm-up breve in preparazione alla gara, dove il #54 si è fatto più che valere.
Questa volta però non è partito “in quarta” sin da subito, infatti nei primi 2 giri è rimasto 9°; la sua posizione originale di partenza. Ma già nella tornata successiva sono cominciati i sorpassi ed ha fatto suo prima un Quartararo che stava riscontrando delle prime difficoltà, per poi guadagnare altre due piazze dopo il contatto tra il compagno di squadra Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio.
Da lì in poi la situazione per lui è rimasta “cristallizzata” e nonostante nella seconda parte di gara abbia provato a riavvicinarsi sempre più a Franco Morbidelli, riuscendo anche a essere più veloce di lui per alcuni giri, ha dovuto accontentarsi della sesta posizione finale. Un risultato comunque buono, se si considera anche che è stato ottenuto arrivando davanti al compagno di squadra Alex Marquez (7°), che è parso sempre più in difficoltà dopo quell’inizio gara molto movimentato. Il gap finale tra di loro è stato di 2 secondi e 3 decimi.
Il post-gara ha comunque un tocco di lieto fine in più per entrambi, che sono andati a guadagnare una posizione dopo la penalità inflitta a Maverick Vinales, arrivato 2°, i cui valori delle pressioni delle gomme non hanno rispettato il limite minimo imposto dal regolamento. Il 6° posto al traguardo è diventato quindi top 5, la prima in una gara lunga in MotoGP per Aldeguer. Nelle dichiarazioni, che potete trovare qui, Fermin si è detto molto felice del risultato ottenuto confermando la competitività avuta durante il weekend.
Dopo la bandiera a scacchi della Domenica, segue il resoconto finale dei risultati da lui ottenuti.
Venerdì 11/04
FP1: 7°
PR: 9°
Sabato 12/04
FP2: 7°
QP: 9°
Sprint: 4°
Domenica 13/04
WUP: 10°
Gara: 5°
Conclusioni
Se ad Austin il suo buon weekend si era concluso nella ghiaia, qua a Lusail è stata tutt’altra storia. Quello di Aldeguer è stato un fine settimana all’insegna della costanza e della velocità, coronato da due ottime top 5 (anche se l’ultima derivata da una penalità altrui). È vero, il mezzo in una pista come questa ha sicuramente aiutato, ma è anche innegabile che siano state mostrate buone qualità e che sono stati tratti molti aspetti positivi da portare a casa. Ora, col ritorno in Europa, il nativo di Murcia avrà la possibilità di confermare quanto di buono fatto vedere in Qatar in una pista amica come Jerez. Correre in casa propria molte volte da una marcia in più; vedremo se anche in questo caso sarà lo stesso.
Certamente è stato piacevole vedere il rookie spagnolo così in forma, ed il meglio sembra dover ancora venire.
Media: Gresini Racing
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