La guida di Brembo all’utilizzo dei freni per la tappa di Jerez della MotoGP
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100 per cento dei piloti del Mondiale MotoGP, il Circuito de Jerez Angel Nieto rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato dal MotorLand Aragon e dal KymiRing.
Sui 4.423 metri della pista si alternano curve lente, veloci e velocissime: le 13 curve rappresentano il 31 per cento della lunghezza totale ed offrono numerosi punti utili per i sorpassi. I notevoli cambi di pendenza richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata.
Dieci il numero perfetto dei dischi Brembo per la MotoGP
Brembo mette a disposizione dei team un’ampia gamma di dischi freno: ogni pilota della MotoGP può scegliere tra cinque geometrie di disco e per ciascuna sono disponibili due specifiche di materiale, denominate High Mass (a fascia alta) e Standard Mass (a fascia bassa) per un totale di dieci soluzioni.
Inoltre per ciascun formato di disco sono disponibili due diverse mescole di carbonio che differiscono per bite iniziale e resistenza alle alte temperature.

Quasi una tonnellata per la gara
Ogni giro i piloti sono chiamati ad usare i freni 11 volte per un totale di 33 secondi. In questo calcolo sono comprese anche 3 frenate, alle curve 4, 7 e 10, in cui la decelerazione è inferiore a 28 km/h e l’utilizzo dei freni si attesta tra un secondo e 2 decimi e un secondo e mezzo.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno anteriore dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 970 kg, tra i cinque più alti della stagione 2021: in pratica ogni giro ciascun pilota è chiamato ad uno sforzo di 39 kg, solo contando l’anteriore.
Fonte immagini e testi: Brembo
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