MotoGP | Il GP Gran Bretagna 2023 secondo Brembo

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di Redazione P300.it @p300it
3 Agosto 2023 - 14:20
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Segue l’anteprima Brembo del GP Gran Bretagna 2023 di MotoGP

Finalmente si torna in pista! Dopo 5 weed-end senza gare, la MotoGP riparte dalla Gran Bretagna e più precisamente dal Silverstone Circuit che 4 settimane fa ha ospitato la Formula 1. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti del Mondiale MotoGP, quest’ultimo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.

In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3, decisamente differente dall’1 assegnato alla Formula 1 perché le auto, grazie alle quattro ruote, possono affrontare i curvoni del tracciato britannico senza frenare, agevolando il raffreddamento dell’impianto. Per le moto invece le frenate sono più frequenti e pertanto lo stress maggiore. Persino con la pioggia le MotoGP dovrebbero impiegare i dischi in carbonio, decisamente più performanti e costanti dalla partenza all’arrivo rispetto a quelli in acciaio utilizzati fino a qualche anno.

Ai britannici della Moto2 piace Brembo

Due delle 8 gare disputate quest’anno in Moto2 sono state vinte da piloti britannici: Sam Lowes ha conquistato il GP Francia e Jake Dixon il Dutch TT, nei Paesi Bassi. Uno dei due potrebbe l’anno prossimo passare in MotoGP, l’altro nel Mondiale Superbike, due serie che negli ultimi tre lustri hanno laureati campioni del mondo solo piloti dotati di freni Brembo.

Brembo è presente in forze pure nelle altre due categorie del Mondiale: quest’anno fornisce a tutti i team di Moto2 e Moto3 le pinze, al 90 per cento di questi le pompe freno, all’80 per cento le pastiglie e al 50 per cento i dischi in acciaio. In Moto2 tutti i piloti utilizzano una pinza alettata a 4 pistoni con design e tecnologia di derivazione dalla MotoGP.

Quattro curve lente ma molto diverse

Al Silverstone Circuit i piloti MotoGP utilizzano i freni 10 volte al giro per un totale di 36 secondi, mentre le monoposto di Formula 1 frenano 8 volte per complessivi 14 secondi al giro. Anche ad Assen le moto hanno dovuto frenare 10 volte al giro, ma là l’impianto frenante era in funzione soltanto per 27 secondi al giro perché la pista è 1,4 km più corta e quindi le velocità massime sono inferiori, pertanto i tempi di frenata sono più ridotti.

Nella prima metà della pista britannica ci sono 4 curve impossibili da affrontare ad almeno 100 km/h ma tra loro risultano molto differenti: alla curva 6 lo spazio di frenata è di 253 metri, alla curva 3 di 142 metri e alle curve 4 e 7 inferiori ai 70 metri ciascuna. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 9 quintali.

Meno 200 km/h in 300 metri

Delle 10 frenate del Silverstone Circuit 2 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 3 sono di media difficoltà e le restanti 5 sono scarsamente impegnative.

Complice la maggiore velocità massima, la Stowe (curva 15) è la più impegnativa: le MotoGP passano da 327 km/h a 127 km/h in 5,2 secondi in cui percorrono 296 metri, grazie ad un carico sulla leva di 5,8 kg e a una decelerazione di 1,1 g.

La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 11,2 bar.

E nei videogiochi?

Affrontare nel modo corretto la curva 15 del Silverstone Circuit nel videogioco MotoGP non è come bere una tazza di tè, almeno le prime volte, ma può diventarlo.

Superato il ponte, ci si porta sul lato sinistro della pista e si inizia a frenare quando si intravvede una striscia bianca sul prato più larga delle precedenti.

Attenzione a non esagerare con la piega, mentre si continuano a scalare marce. L’apertura del gas va ritardata rispetto a ciò che sembrerebbe corretto.

Fonte immagini e testi: Brembo

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