Nella giornata di ieri Andrea Iannone è stato sospeso con effetto immediato da parte della Federazione Internazionale di Motociclismo per aver infranto il Codice Anti-Doping della Federazione stessa, a seguito di un test, risultato positivo agli steroidi anabolizzanti, avvenuto nel Gran Premio della Malesia di quest’anno. “TheManiac” attualmente non può disputare nessun tipo di competizione, prova o evento motociclistico della FIM, compresa ovviamente la MotoGP; la sospensione rimane comunque provvisoria fino a ulteriori aggiornamenti da parte della FIM, se Iannone dovesse far valere il suo diritto di una seconda analisi.
La risposta del pilota Aprilia non è tardata ad arrivare, tramite un post sul proprio profilo Instagram: “Sono totalmente tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing. Mi rendo disponibile a qualunque controanalisi in una vicenda che mi sorprende, anche perché, a ora, non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Negli anni, e anche in questa stagione, mi sono sottoposto a continui controlli, risultando ovviamente sempre negativo, per questo ho la massima fiducia nella conclusione positiva di questa vicenda”. Il suddetto post è stato poi tradotto in inglese; non si è ancora espressa Aprilia, la quale, sulla sezione News del suo sito ufficiale, non ha ancora riportato né la notizia della vicenda di Iannone, né delle dichiarazioni. Una cosa particolarmente strana da notare è come Iannone, tramite il suo post, dichiari di non aver avuto nessun tipo di comunicazione ufficiale, nonostante la notizia si fosse già propagata su più siti, a partire da quello della FIM.
Iannone e i suoi rappresentanti legali hanno ora tre mesi per poter fare appello al Tributale Disciplinare Internazionale e richiedere una nuova analisi. Attendiamo aggiornamenti.
Fonte immagine: motogp.com
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