Lo showdown finale di Valencia a livello di emozioni non ha di certo sfigurato rispetto agli altri episodi chiave del mondiale. Daniel Pedrosa ha vinto per la settima volta sul “kartodromo” del Ricardo Tormo, dopo un duello durato fino all’ultimo giro con un altrettanto grande Johann Zarco. Il duello tra i due è stato fantastico, ma oscurato dagli avvenimenti legati alla lotta al titolo: nonostante sia riuscito a complicarsi la vita nel corso della gara, il terzo posto finale ha permesso a Marc Marquez di vincere, a soli ventiquattro anni, il suo sesto titolo nel Motomondiale, il quarto nelle ultime cinque stagioni.
Una gara vissuta col fiato sospeso anche per quanto concerne la Ducati, che purtroppo ha incassato un doppio zero coi suoi piloti ufficiali, ritiratisi nel corso dello stesso giro a causa di due scivolate. Dovizioso, da sconfitto, chiude comunque col sorriso la stagione 2017 insieme a tutto il box Ducati, in attesa di riprovarci nel 2018. Dubbi per quanto concerne Jorge Lorenzo, autore di una condotta nei confronti del compagno ancora più dubbia di quella della Malesia. Dietro alla Honda di Marquez si è piazzata la Suzuki di Alex Rins, che ha ottenuto il miglior risultato dell’anno per la sua squadra; alle sua spalle è giunta la coppia italiana Rossi-Iannone.
Gara partita con parecchi dubbi sulla scelte delle coperture Michelin da montare. Zarco sceglie una soluzione Soft-Soft, mentre Dovizioso e Rossi optano per la gomma dura all’anteriore e la morbida al posteriore. Il leader della classifica iridata sceglie la stessa soluzione del suo avversario italiano, mentre Pedrosa opta per una Medium al retrotreno. Sopraggiunge la notizia della sostituzione del motore per Pol Espargaro con la KTM.
Al via la partenza migliore è quella di Marquez, che gira in curva 1 davanti a tutti, seguito dal fedele scudiero Pedrosa, che facendo una delle sue classiche partenze a fionda gira in seconda posizione a difesa del suo caposquadra. Terza posizione per Iannone, che però viene attaccato rapidamente da Johann Zarco. Buono lo scatto anche di Dovizioso, che si porta immediatamente al sesto posto in scia a Lorenzo e davanti a Rossi. Nelle retrovie cade Bautista.
Con le sue gomme morbide Zarco è scatenato e al secondo giro sorpassa Pedrosa alla curva 4. Marquez davanti amministra tranquillamente la situazione e al quarto giro lascia passare il galletto francese senza opporre resistenza. Disastrosa la seconda Yamaha ufficiale, quella di Vinales, che nei primi giri naviga attorno alla 18a posizione. Iannone nel frattempo è superato da entrambe le Ducati ufficiali, con Dovizioso che si porta in quinta posizione. Per il momento Marquez, con Dovi indietro, può stare tranquillo.
Mentre Aleix Espargaro cade con l’Aprilia e Iannone va largo in curva 1, Lorenzo comincia a perdere circa uno o due decimi al giro da Pedrosa, terzo. Dovizioso, subito dietro, non riesce a infilarlo e il box allora manda lo stesso messaggio utilizzato in Malesia sul cruscotto del #99: “Mapping 8”. Anche con la pit board, a Lorenzo viene segnalata la presenza di Dovizioso subito dietro.
Superato il quattordicesimo dei trenta giri Zarco comincia a perdere un po’ di ritmo, ma Marquez non sembra intenzionato ad affondare duramente il colpo per non rischiare un contrattacco del francese. L’attenzione però è sempre sulle due Ducati, con Lorenzo che continua insistentemente a star davanti a Dovi, cercando allo stesso tempo il riaggancio con Pedrosa. Anche lo stesso Dovizioso, in realtà, non sembra in grado di fare di meglio a livello di ritmo.
A otto giri dalla fine l’atmosfera si scalda: Marquez decide di non indugiare oltre e passa Zarco alla Adrian Campos. Per il catalano non sembrano esserci problemi, ma alla curva 1 tira una staccata impossibile per difendersi dal francese e perde l’anteriore. Ciononostante il pilota rimane incredibilmente in piedi, andando solo lungo per la ghiaia, e riparte in quinta posizione.
Non è che l’inizio di una serie di colpi di scena: al ventiquattresimo giro finisce la gara per entrambe le Ducati! Lorenzo cade alla 5 nel tentativo di riprendere Zarco e Pedrosa, mentre Dovizioso, già in sofferenza con le gomme, arriva lungo alla 8 e la GP17 si affloscia sulla ghiaia. Marquez diventa così automaticamente campione del mondo per la sesta volta, mentre Dovizioso torna ai box accolto dal sincero applauso dei suoi meccanici.
Zarco e Pedrosa si ritrovano così in una “prima assoluta” a sfidarsi per la vittoria nell’ultimo Gran Premio, con Marquez che è tranquillamente terzo alle loro spalle. Nonostante tutto, la lotta tra i due leader è durissima e Zarco, alla frutta con le gomme, tiene duro per ben quattro giri. All’ultimo passaggio Pedrosa decide di fare la sua mossa e alla prima curva mantiene la traiettoria interna impedendo a Johann la replica; sarà il sorpasso decisivo per la vittoria.
Marquez, giunto al traguardo in piedi sulle pedane, festeggia lungo il tracciato tra t-shirt, amici e sorrisi, celebrando il suo sesto titolo mondiale con un gigante dado rosso a sei facce. In casa Ducati l’atmosfera è comunque serena e si sorride per i risultati ottenuti nel 2017.
Il Motomondiale si è così concluso con questa spettacolare gara di Valencia, ma passeranno solo pochi giorni prima di rivedere le moto girare sul tracciato spagnolo, quando inizieranno i test per il 2018. La sfida, da ormai qualche anno, pare sempre più esaltante e i nuovi promettenti arrivi dalle fila delle Moto2 non possono far altro che aumentare ulteriormente l’interesse per la classe regina del motorsport a due ruote.
Qui i risultati della MotoGP e la classifica finale.
Fonte immagine: motogp.com
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