Dopo una Q2 avvincente, “Franky” si prende la pole del GP Valencia. Difficoltà per gli altri contendenti: Mir in quarta fila con Quartararo, Rins e Dovizioso rimasti in Q1.
Se già la Moto3 aveva dato spettacolo nei propri due turni di qualifiche, la MotoGP ha deciso di non sfigurare nei confronti della classe leggera. Dopo una Q2 emozionante e incertissima, a conquistare la pole position è stato Franco Morbidelli, alla sua seconda partenza al palo in carriera dopo quella ottenuta a Barcellona: il brasiliano, a dispetto di un pronostico non proprio favorevole alle Yamaha, è riuscito a tirar fuori un ultimo giro di assoluto livello, concluso col tempo di 1:30.191.
La gioia di “Franky” è resa ancora più grande dai risvolti avuti nelle qualifiche dagli avversari per il titolo. Joan Mir, leader del campionato, partirà infatti in quarta fila dalla 12a casella, appena dietro alla seconda M1 Petronas di Fabio Quartararo. Ancora peggiori le situazione di Álex Rins e Andrea Dovizioso, rispettivamente in 14a e 17a posizione, mentre Maverick Viñales scatterà dalla sesta posizione.
Completano la prima fila altri due piloti satellite, Jack Miller su Ducati Pramac e Takaaki Nakagami su Honda LCR Idemitsu. Incredibile come la prima moto factory sia quinta, ovvero la KTM di Pol Espargaró.
LA CRONACA
La Q1 inizia nell’incertezza più assoluta, con la pioggia che ha ripreso a cadere pochi minuti prima per poi interrompersi nuovamente. Al semaforo verde tutti i piloti, eccetto Rossi, escono dalla pitlane per cercare di fare il miglior tempo possibile prima di un nuovo scroscio di pioggia, e alla fine del primo passaggio lanciato i più veloci sono Brad Binder e Cal Crutchlow. L’inglese viene poi scalzato da Fabio Quartararo, pochi minuti prima che Álex Márquez, su Honda ufficiale, compi un highside pauroso in curva 11.
Nonostante lo spavento e il rischio di esser centrato da Binder, lo spagnolo si rimette in piedi e si dirige stoicamente verso il box per prendere la seconda moto. Nel frattempo la classifica non subisce ulteriori variazioni (a parte Rossi che sale al sesto posto tra le due Ducati ufficiali), a causa di uno scroscio finale a tre minuti dalla fine che congela la situazione. In Q2 passano quindi proprio Binder e Quartararo, con Rins che rimane fuori in 14a posizione per il furore del box Suzuki; fuori anche Dovizioso, 17°.
La Q2 parte con Morbidelli, Viñales e Mir tra i primissimi a uscire, mentre Quartararo attende una trentina di secondi prima di seguirli. C’è ancora qualche goccia di pioggia a dare fastidio ma i tempi sono comunque veloci, con “El Diablo” che scende sotto il ’31 mettendosi virtualmente in pole. Il francese subisce il contrattacco delle KTM e di Brad Binder in particolare, che incurante delle condizioni compie tre giri veloci di fila andando sul ’30.7.
Lui e Quartararo hanno però finite le gomme Soft da usare, e questo permette agli avversari di fare un secondo run per contrattaccare. Pol Espargaró e Miguel Oliveira si piazzano alle spalle del sudafricano creando così una prima fila tutta KTM virtualmente, ma la prima stangata alle speranze degli austriaci la dà Maverick Viñales, mettendosi davanti a tutti. Arriva poi Miller, che cala i tempi di quasi quattro decimi e si mette primo in 1:30.287. Sembra fatta per il pilota Pramac, ma a un minuto dal termine spunta a sorpresa Morbidelli, che si mette al comando in 1:30.191.
La griglia è quindi decisa: l’italo-brasiliano partirà davanti a tutti domani, seguito da Miller, Nakagami e Johann Zarco, anche lui protagonista di un buon turno. Pol Espargaró e Maverick Viñales tengono alte le bandiere degli spagnoli concludendo la quinta fila. Settimo Aleix Espargaró su Aprilia davanti a “Pecco” Bagnaia, Binder, Oliveira e i due contendenti al titolo Quartararo e Mir, per una giornata davvero storta in casa Suzuki.
Ecco i risultati delle qualifiche 1 e 2, insieme alla griglia di domani.
Fonte immagine: sepangracingteam.com
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