MotoGP | GP Valencia 2020: terzo successo stagionale per Morbidelli, Joan Mir è campione del mondo

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Novembre 2020 - 15:44
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Si corona un sogno per Suzuki, con Mir che vince il titolo e Suzuki Ecstar vittoriosa nella classifica a squadre. Morbidelli batte Miller all’ultimo giro.


Era altamente prevedibile che il Gran Premio della Comunità Valenciana di quest’anno avrebbe segnato una pagina di storia indelebile del Motomondiale, e alla fine così è stato. Mentre Franco Morbidelli andava a vincere la sua terza gara stagionale battendo Jack Miller dopo un bellissimo duello, a Joan Mir è bastato un ottavo posto in totale sicurezza per ottenere il titolo mondiale in MotoGP.

Joan, all’età di ventitré anni, è il primo pilota nella storia del Motomondiale a conquistare prima il titolo Moto3 e poi quello MotoGP. Un titolo storico anche per il mezzo che ha portato al successo lo spagnolo, la Suzuki GSX-RR: era dall’inizio del millennio, ovvero dal magico 2000 di Kenny Roberts jr., che la Casa di Hamamatsu non portava a casa il titolo nella massima categoria delle due ruote. Una grande impresa coronata dal #1 sulla GSX-RR, specie considerando la concorrenza apparentemente più in palla, a inizio stagione, rappresentata da Yamaha, Ducati e Honda.

Mentre Mir chiudeva i giochi iridati con un settimo posto in totale serenità, davanti si decidevano le sorti del penultimo Gran Premio della stagione. A vincerlo è stato Franco Morbidelli, che conquista così il suo terzo successo stagionale (più di chiunque altro, al pari solo del compagno Quartararo) regolando, in una battaglia all’ultimo giro, il ducatista Jack Miller. L’australiano ha dato il massimo per cercare di ricucire il gap da Morbidelli fino all’ultimo giro, riuscendoci ma non completando la manovra di sorpasso. Arriva comunque un buon secondo posto per “Jackass”, che pone la parola “fine” a un tremendo periodo povero di risultati.

Nonostante la lotta tra team satellite, Yamaha e Ducati devono rinviare l’appuntamento al titolo al prossimo anno ancora una volta. Soprattutto Yamaha, eccezion fatta per le prestazioni di “Franky”, esce da Valencia 2 con le ossa rotte, con le prestazioni disastrose degli yamahisti ufficiali (Viñales decimo e Rossi 12°) ma soprattutto con l’ennesimo errore di Fabio Quartararo, che dopo un lungo in curva 2 al primo giro ha terminato la sua corsa poco dopo, con un’altra caduta. Per la stagione 2021 “El Diablo”, partito come grande favorito quest’anno, dovrà ricomporsi totalmente per poter ambire alla lotta iridata.

La seconda Ducati riuscita a entrare in top ten è stata quella di Andrea Dovizioso, anche lui però costretto a dire addio ai sogni iridati. Il forlivese ha piazzato una bella rimonta di nove posizioni partendo dalle retrovie ma alla fine non ne ha avuto abbastanza per recuperare ulteriori posizioni, finendo alle spalle del neocampione. Francesco Bagnaia e Danilo Petrucci hanno concluso in 11a e 15a posizione, mentre Johann Zarco, in lotta per la top five a inizio gara, ha perso di botto l’anteriore in curva 1 mentre stava lottando con Álex Rins.

Il podio è stato completato da Pol Espargaró su KTM, nuovamente terzo. Al contrario di quanto successo nel GP d’Europa, il #44 non è riuscito a tenere il passo dei piloti più veloci, ma anzi ha rischiato di perdere il gradino più basso del podio quando Takaaki Nakagami l’ha messo sotto tiro. Per sua fortuna il giapponese, nella foga, ha sbagliato cadendo alla curva Adrián Campos, regalando una posizione anche alle KTM di Brad Binder (quinto) e Miguel Oliveira (sesto). In mezzo a loro Álex Rins, i cui punti conquistati sono stati comunque utilissimi a Suzuki per la conquista del titolo a squadre.

Nono posto per Aleix Espargaró, che ottiene il miglior risultato stagione dell’Aprilia fino a questo punto. L’Espargaró più anziano ha fatto da discreto tappo a Mir e Dovizioso, ma nonostante questo è riuscito a ottenere il suo secondo arrivo in top ten della stagione. 18° Lorenzo Savadori, a 46” dal vincitore ma comunque in grado di portare a casa chilometri e dati importanti per la Casa di Noale.

Nella pista dove lo scorso anno otteneva la sua ultima vittoria, Honda quest’anno ha avuta una giornata tremenda, con Nakagami che sembrava diretto verso il proprio primo podio in carriera prima del suo grossolano errore. Il primo hondista al traguardo è stato quindi Cal Crutchlow, giusto davanti al sostituto di Marc Márquez, Stefan Bradl; addirittura fuori dai punti Álex Márquez.

La sfida nella classifica piloti non si può comunque dire conclusa, poiché in ballo c’è ancora la piazza d’onore. Al secondo posto adesso troviamo Franco Morbidelli, forte dei risultati ottenuti nelle gare di Aragón e Ricardo Tormo e a quota 142, staccato di 29 punti da Mir ma davanti al secondo suzukista di quattro lunghezze. Viñales, Quartararo e Dovizioso sono a quota 127 e 125 (gli ultimi due a pari punti), con il serio rischio che vengano superati da Pol Espargaró o addirittura da Jack Miller e Takaaki Nakagami.
Rimane aperta la classifica costruttori, con Suzuki e Ducati a pari punti.

Altri sette giorni prima dell’ultimo Gran Premio della stagione, con il debutto delle tre classi sulla pista di Portimão per il Gran Premio del Portogallo. Qui, su un tracciato quasi totalmente nuovo per i protagonisti, verranno decisi i titoli piloti Moto2 e Moto3. L’Autodromo dell’Algarve sarà il palcoscenico perfetto per chiudere una stagione di motociclismo così controversa.

Qui i risultati della gara della classe regina e la classifica piloti, che premia finalmente Joan Mir.

Fonte immagine: motogp.com

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