Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) ha vinto il proprio primo Gran Premio sul bagnato in MotoGP in questo GP Thailandia 2024.
Segue la cronaca del GP Thailandia 2024, diciottesima prova del Motomondiale e del campionato MotoGP. La corsa si è disputata al Chang International Circuit ed ha visto la vittoria di Francesco Bagnaia, la nona stagionale nelle gare della domenica per il torinese, in sella alla Ducati Desmosedici GP24 del team Lenovo. La squadra ufficiale della Casa di Borgo Panigale ha conquistato anche il mondiale a squadre al termine di questa prova.
La gara, corsa sul bagnato, è durata ventisei giri e ha visto sul podio anche Jorge Martín (Ducati Pramac) e Pedro Acosta (GasGas Tech3).
Prima dell’inizio del Gran Premio avviene il primo colpo di scena, con la caduta di Álex Márquez durante il giro di schieramento. Il #73, nonostante i danni alla moto, riesce a tornare ai box e a schierarsi in tempo per il via, mentre i vari piloti comprendono le difficoltà di quest’asfalto; nessuno tenterà l’azzardo delle gomme da asciutto.
Alla partenza Martín scatta nuovamente a razzo dalla prima fila e si porta al comando in curva 1, mentre Fabio Quartararo, su Yamaha, si porta all’interno e supera le due Ducati ufficiali di Enea Bastianini e Bagnaia; all’uscita, però, sia “El Diablo” che la “Bestia” vanno larghi e Pecco può incrociare la traiettoria, tornando secondo davanti a Marc Márquez e ad Acosta.
I due contendenti arrivano ai ferri corti in uscita da curva 4, con Bagnaia che approfitta di un errore del madrileno e si mette all’interno, prima di essere incrociato. Inizia una sfida in accelerazione tra i due e a spuntarla è Jorge, mentre più indietro Marco Bezzecchi perde il posteriore alla 7 e scende parecchio indietro, in 15a posizione; all’inizio del terzo giro ci sarà pure la sua caduta in curva 1. Male anche Bastianini, che dopo la brutta uscita da curva 1 si ritrova 12°.
Nel corso dei primi giri Martín prende vantaggio su Bagnaia e Márquez, mentre Acosta finisce lunghissimo alla 3 e vede di nuovo sfilare Quartararo; il rookie, finito nella via di fuga asfaltata, rientra in ottava posizione alle spalle di Morbidelli, mentre tra Fabio e Brad Binder comincia la battaglia per la quarta posizione.
Essa favorirà il sudafricano, ma la bella gara dello yamahista finirà anzitempo per colpa di un ingresso folle e fuori misura di Franco Morbidelli alla curva 8. La direzione gara mette subito sotto investigazione l’accaduto, ma alla fine il pilota Pramac verrà punito solo con un long lap penalty, che compie immediatamente nel giro successivo.
Il “Morbido” finirà comunque a terra alla stessa curva mentre si trovava ottavo, mentre il suo compagno di squadra finisce lungo alla 3 e cede due posizioni. Ora è Bagnaia in testa marcato strettissimo da Márquez, il quale compie un primo attacco alla 12 ma finisce lungo, permettendo al campione in carica di incrociare di nuovo la traiettoria. Finiscono a terra, intanto, le Aprilia Trackhouse di Lorenzo Savadori e Raúl Fernández.
Caduta ben più importante quella che avviene al nono giro e che mette fuori gioco Enea Bastianini, dando così una chance importantissima a Marc di guadagnare punti per il terzo posto nella classifica piloti. “Martinator”, intanto, si è riavvicinato ai primi due, ma un paio d’incertezze alle curve 4 e 5 lo riallontanano dal duo.
Il secondo attacco di Márquez su Bagnaia, sempre alla 12, finisce nuovamente a vuoto al tredicesimo giro ma sembra comunque il preludio ad un sorpasso imminente, però le cose cambiano al quindicesimo quando il “Cabroncito” perde l’anteriore alla 8; Marc tenta di salvare la caduta ma non c’è nulla da fare, lasciando dunque campo libero a Bagnaia e a Martín (il quale ha rischiato di cadere allo stesso modo).
Il Márquez più anziano riparte in 16a posizione ed ancora in lizza per dei punti iridati, mentre davanti la situazione diventa di stallo: Bagnaia ha 2″5 sul rivale per il campionato, mentre Martín ne ha due di vantaggio su Jack Miller. I più veloci in pista, però, sono Pedro Acosta e Fabio Di Giannantonio, in recupero dalla quinta e sesta posizione.
A quattro giri dalla fine, dopo una lunga fase di studio, il #31 supera Binder con un attacco deciso in curva 5 e comincia l’inseguimento sulla seconda KTM. Al penultimo giro lo spagnolo raggiunge anche Miller e tenta un sorpasso incredibile all’esterno della 3, che riesce a completare all’ingresso della 5 (nonostante la resistenza ferrea dell’australiano).
All’ultimo giro Bagnaia gestisce alla perfezione il vantaggio su Martín e vince, per la prima volta, il GP Thailandia; si tratta anche della sua prima vittoria sul bagnato in MotoGP. Il #89 è secondo e limita alla perfezione i danni nella lotta al titolo, mentre Acosta conclude terzo a solo un secondo dal connazionale.
Quarto Di Giannantonio, capace anche lui di passare Jack all’ultimo passaggio, poi Miller (autore della sua miglior prestazione stagionale, al pari del Portogallo), Binder, Viñales, Zarco, Espargaró e i fratelli Márquez, con Álex davanti a Marc; negli ultimi tre giri il #93 è entrato in contatto con Joan Mir alla 3 ed è stato obbligato a restituire una posizione, cosa che ha fatto durante la gara.
Hanno chiuso la zona punti Marini, Nakagami, Bastianini (ripartito anche lui) e Mir. La lotta per il mondiale piloti è ora ufficialmente e matematicamente ristretta a Bagnaia e Martín, con quest’ultimo in vantaggio di 17 punti sul compagno di marca (453 a 436). A -98 punti Márquez, il cui vantaggio su Bastianini è ora di dieci punti.
Questi i risultati del GP Thailandia e la classifica piloti a due eventi MotoGP dalla fine.
Fonte immagine: mediahouse.ducati.com
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