Con un sorpasso a due giri dalla fine Martín si aggiudica la doppietta Sprint-GP, la quarta quest’anno. Bagnaia secondo.
Dopo il dominio nella Sprint Race di ieri pomeriggio si poteva pensare che la gara lunga del GP Thailandia 2023 classe MotoGP sarebbe stata una formalità per Jorge Martín. In effetti a tagliare il traguardo per primo è stato proprio il madrileno, ma al termine di una gara combattuta fino all’ultimo metro contro Brad Binder e Francesco Bagnaia.
La quinta vittoria in carriera nella top class e la quarta stagionale del pilota Ducati Pramac, corrispondente alla quarta doppietta Sprint-Gran Premio effettivo del 2023, potrebbe probabilmente essere il più bel successo conquistato da Martín in carriera. Dopo ventisei giri di battaglia, il #89 ha preceduto il sudafricano e l’italiano, recuperando inizialmente altri nove punti nella classifica generale nei confronti di Pecco.
Le cose sono cambiate quando, dopo l’arrivo, i commissari di gara hanno deciso di retrocedere Binder di una posizione per aver oltrepassato i limiti della pista alla curva 4 all’ultimo giro. Come già successo ad Assen per ben due volte in due manche, il fratello di Darryn ha dovuto masticare amaro per una regola che, se avesse negato a Brad la vittoria per un motivo del genere, avrebbe fatto danni anche peggiori di quanti già non ne faccia durante la sua introduzione.
Di certo Bagnaia, quindi secondo nei risultati finali, non si può dire scontento dei quattro punti in più guadagnati. Dopo i problemi nella Sprint, il campione in carica ha di nuovo fatto la differenza sul passo gara del GP effettivo, andando vicinissimo alla vittoria. A due giri dalla fine il pilota di Chivasso ha tentato il colpaccio all’esterno della 12 per cercare di superare i due avversari, ma furbescamente Martín ha allungato la frenata, consolidando la testa della gara.
Ben più staccato, al quarto posto, troviamo Marco Bezzecchi. “Bez” è stato autore di una rimonta notevole dopo l’avvio lento ad inizio gara ed un errore al secondo giro, ma anche stavolta il distacco, in termini di punti, è aumentato rispetto ai due avversari. Ora ce ne sono 79 da recuperare nei confronti di Bagnaia ma, con buona probabilità, lo “Scorpione” dovrà limitarsi al ruolo di ago della bilancia nella sfida tra Pecco e Martín.
Aleix Espargaró, quinto, ha salvato la faccia del box Aprilia che ha visto i ritiri, per guasti tecnici, di Maverick Viñales e Miguel Oliveira. Al contrario di quanto ci aspettasse, le RS-GP non hanno tenuto il passo rispetto a Ducati e KTM, né sulla breve distanza né sulla lunga.
Come in Australia, Fabio Quartararo e Marc Márquez hanno concluso il Gran Premio uno dietro l’altro in classifica, ma stavolta per posizioni ben più prestigiose. Sesta posizione per “El Diablo” sulla Yamaha, mentre la “Formica Atomica”, autore di belle lotte contro Bagnaia ed Espargaró, ha chiuso al settimo posto.
Hanno chiuso la top ten Luca Marini (in calo nel finale), Fabio Di Giannantonio e Johann Zarco, quest’ultimo tornato a prestazioni più modeste dopo la soddisfazione di Phillip Island. Punti anche per Morbidelli, Mir, Bastianini, Nakagami e Raúl Fernández.
Nella generale piloti, la lotta tra Bagnaia e Martín torna a farsi più serrata: il torinese, con 389 punti, può contarne 13 di vantaggio sul madrileno, mentre per la lotta per il quinto posto Espargaró, tornato in top five dopo la Sprint di ieri, ha allungato ulteriormente su Zarco (201 contro 194). Perde terreno Viñales, fermo a 170.
Terminato il triple-header, ora il Motomondiale avrà due settimane di pausa prima del Gran Premio della Malesia, la quale inaugurerà l’ultimo filotto di tre gare tra Sepang, Lusail in Qatar e Ricardo Tormo a Valencia. Il nuovo campione della MotoGP verrà incoronato, con buona probabilità, al termine di queste tre gare.
Qui i risultati del Gran Premio della Thailandia e la classifica piloti MotoGP dopo diciassette round.
Fonte immagine: pramacracing.com
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