MotoGP | GP Spagna: quarta pole in carriera per Cal Crutchlow

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Maggio 2018 - 15:30
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Quello in corso a Jerez de la Frontera sembra proprio essere il weekend di Cal Crutchlow e del team di Lucio Cecchinello. L’inglese, rimasto nella top tre in tutti i turni di libere svolte, ha dato una vera mazzata a tutto il resto dello schieramento nella Q2, siglando la pole position in 1:37.653. Risultato che raggiunge per la quarta volta in MotoGP, dopo le tre pole ottenute in Yamaha Tech3 prima del suo arrivo in Honda. E i due 259 millesimi rifilati al secondo, Dani Pedrosa, non sono per niente uno scherzo in una pista che solitamente assottiglia le differenze e i distacchi; dal pilota di Sabadell in poi ci sono otto piloti racchiusi in meno di tre decimi.

La qualifica a Jerez solitamente è sempre molto tirata, ma è più insolito vedere il favorito del Gran Premio, Marc Márquez, scattare “solo” dalla quinta casella. Il catalano ha provato ad andare anche oltre i propri limiti per battere il compagno di moto, ma non c’è stato nulla da fare contro un Crutchlow a questo stato di forma. Davanti a lui, a completare la prima fila, la Yamaha di Johann Zarco, nettamente più incisiva delle ufficiali più staccate. Il leader del mondiale Andrea Dovizioso, dopo esser partito della Q1, limita i danni rispetto al rivale Márquez, terminando ottavo la qualifica.

LA CRONACA

S’inizia con la Q1 che vede, su tutti, due nomi di primissimo piano come Maverick Viñales e Andrea Dovizioso. I due sono palesemente i favoriti per l’ingresso alla seconda manche, e da subito si pongo in cima alla lista dei tempi con Dovizioso primo davanti a Rabat, che segue come un’ombra il connazionale yamahista e lo precede sul tempo cronometrato di due millesimi. Al secondo run Dovizioso migliora ulteriormente il proprio tempo di tre decimi, scendendo sul ’38.0, e rifilandone altrettanti proprio al #25. La sessione sembra conclusa quando a sorpresa si abbassano i tempi di Aleix Espargaro sull’Aprilia, che fa sudare freddo il box Yamaha fermandosi ad appena 40 millesimi da Viñales. Più indietro, Kallio sulla RC16 sperimentale della KTM precede in 19a posizione la gemella di Smith, solo 21°. Morbidelli 15°.

Si dà il via alla Qualifica 2 e subito, a farla da padrone, sono le due Honda di Crutchlow e Márquez, immediatamente nei primi tre posti con l’aggiunta sorprendente di Andrea Iannone sulla Suzuki (il cui tempo è distante solo 10 millesimi da quello del campione del mondo). Lorenzo è quarto davanti a Rins, mentre è disastrosa la situazione delle M1 ufficiali con Viñales nono e Rossi 12°. Dovizioso, dopo un primo giro lento, piazza il sesto tempo.

Al secondo run parte forte Lorenzo che, approfittando della pista libera, si avvicina riducendo a due decimi il distacco dalla leadership. E’ pazzesco però il passo di Cal sulla Honda LCR che nell’ultimo settore rifila addirittura due decimi al campione del mondo, che non riuscirà a strappare la prima posizione al compagno di moto. Al suo ultimo giro Marc fa un errore alla Dry Sac buttando la chance decisiva, e regalando a Pedrosa e a Zarco la prima fila (sempre a più di due decimi di distacco dal fenomenale inglese). Anche Dovi deve buttare via il suo ultimo giro, partito male a causa di uno spacchettamento esagerato della GP18 sul traguardo. In mezzo secondo sono racchiusi nove piloti, e tra questi non ci sono le M1 ufficiali che scatteranno domani in decima (Rossi) e 11a posizione (Viñales), davanti a Miller.

Qui i risultati di una Q2 molto avvincente qui in Spagna. Da quattro anni a questa parte il poleman vince anche la gara: riuscirà Cal a mantenere la cabala?

Fonte immagine: motogp.com

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