MotoGP | GP Spagna: Márquez vince a Jerez e va in testa alla classifica

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Maggio 2019 - 15:50
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La fame di Marc Márquez ha prevalso su tutto e tutti in questo Gran Premio di Spagna della MotoGP, nel quale ha piegato la resistenza degli avversari senza troppi complimenti. Gara guidata dal primo all’ultimo giro, con tanto di tempo più veloce, a dimostrazione di una supremazia che, come in Argentina e potenzialmente come ad Austin, è stata disarmante. Il podio della classe regina a Jerez è stato completato da Álex Rins su Suzuki e Maverick Viñales su Yamaha, autori di due condotte di gara agli antipodi che li hanno portati comunque a un buon risultato.

Dopo il trio di spagnoli, un poker d’italiani. Andrea Dovizioso ha finito quarto questo Gran Premio potenzialmente difficile conquistando 13 punti importanti, davanti al compagno Danilo Petrucci che gli ha coperto le spalle, a Valentino Rossi rimontante dalla 13a posizione e a Franco Morbidelli, molto bravo nei primi giri a stare attaccato al campione del mondo prima di cedere sul ritmo. Un’altra cosa che ha ceduto di schianto è stata la leva del cambio di Fabio Quartararo, mentre era in seconda posizione, ed è un vero peccato considerando la gara perfetta che il ventenne francese stava facendo.

LA CRONACA

Aumenta ancora la temperatura, con le schiarite che continuano nel cielo andaluso. Le scelte degli pneumatici sono le stesse per più di tre quarti della griglia, con pneumatici Hard sia all’anteriore che al posteriore. Solo cinque piloti fanno una scelta diversa: Viñales, Mir e Rins vanno su una media anteriore, Lorenzo e Crutchlow montano delle Medium al posteriore insieme alla dura anteriore.

Alla partenza s’impenna la moto di Morbidelli al centro della prima fila, e la moto migliore allo scatto è la Honda di Márquez che si porta davanti. Dall’esterno Dovizioso affianca il suo rivale ma viene mandato largo da Morbidelli prima e Viñales poi, retrocedendo in quinta posizione dietro a un trio di M1. Quartararo è terzo davanti a “Top Gun”, Petrucci sesto, poi Rins e Crutchlow. Il pilota della Suzuki non aspetta un secondo e infila anche il ternano, portandosi a ridosso della Ducati #04.

Ai margini della top ten c’è Rossi, che fatica nel recuperare sui suoi avversari, tra cui Miller e Nakagami in lotta tra di loro, mentre sono partiti male Lorenzo e Bagnaia; il torinese, al terzo giro, cade in curva 2. Davanti il gruppo rimane abbastanza compatto nonostante il ritmo alto, mentre si fa dura la lotta tra Viñales, Dovizioso e Rins. Il vincitore di Austin prova per diverse volte a superare il leader della classifica, ma ci riuscirà solo alcuni passaggi più tardi alla curva Aspar. Sorprende Morbidelli in seconda posizione, così vicino al #93 tanto da sembrare quasi in grado di superarlo.

I tempi scendono già al sesto giro e anche Viñales ingrana, con Rins alle sue spalle, mentre Quartararo va leggermente lungo alla curva Pedrosa pur conservando la terza posizione. Di azione non se ne vede moltissima e le battaglie più accese sono per le posizioni intorno alla decima, con Miller e Rossi ai ferri corti. Davanti però Márquez comincia ad accelerare, e solo Morbidelli sembra in grado di tenere la sua scia.

Dall’ottavo giro, il ritmo dell’italo-brasiliano comincia a crollare, e il primo ad approfittarne è il suo compagno che cerca un sorpasso alla curva Lorenzo. La manovra viene posticipata al tornante 6, ma il distacco dalla Honda al comando ammonta già a 1.8 secondi. Si aggancia intanto Rins al gruppo delle Yamaha, mentre soffre Dovizioso con la “copertura” di Petrucci dietro.

Rins sorpassa Viñales e si porta al quarto posto all’ultima curva, mentre Quartararo sembra involarsi verso la seconda posizione (nonostante il suo ritmo sia più lento di quello di un Márquez imprendibile). Pochi giri dopo però, arriva il dramma per il francese: sul rettilineo verso la ex-Dry Sac, Quartararo alza il braccio e fa passare i suoi avversari, forse a causa di un problema alla leva del cambio, che lo costringe al ritiro. Nello stesso momento, Rins attacca il suo compagno Morbidelli che stava cominciando a fare da tappo, e balza quindi in piazza d’onore. Riaccelera invece il gruppo delle due Ducati e di Crutchlow.

Il Morbido è facile preda anche di Maverick e Dovizioso, scendendo così in quinta posizione prima di essere superato con facilità, di potenza, anche da Danilo Petrucci. Poco dietro alla M1 privata, ancora in corso la lotta Miller-Rossi, e dopo un incrocio dell’australiano su Valentino all’ultima curva, il #46 passa alla curva 6. Anche Crutchlow passa Morbidelli, a sette giri dalla fine.

Si assiste anche a due cadute all’ultima curva, con Mir e Miller che finiscono nella via di fuga in ghiaia, l’australiano a causa di un contatto da lui innescato con Aleix Espargaró. Davanti, a parte Valentino che recupera altre due posizioni, succede poco ma l’attenzione si sposta sulla lotta per il terzo posto, nel quale Dovizioso è molto vicino a Viñales.

Marc Márquez non si cura di tutto questo e va a vincere il suo secondo Gran Premio stagionale in impennata, davanti a un solido Rins e a Viñales, che si difende bene da Dovizioso all’ultimo giro. La Ducati per la prima volta fuori dal podio con Petrucci quinto davanti a Rossi, poi Morbidelli che ha resistito in settima posizione davanti a Crutchlow, davanti ad altre due Honda con Nakagami e Bradl. Fuori dalla top ten, in 12a piazza, l’altra Honda ufficiale di Lorenzo.

Nella classifica iridata, si ritorna a una situazione simile a quella vista dopo l’Argentina, con Marc Márquez nuovamente al comando della generale a quota 70, seguito da Rins che grazie alla costanza è a 69 e a Dovizioso a quota 67. Rossi, nonostante la bella rimonta di oggi, è più staccato a 61, mentre il suo compagno Viñales recupera ben sei posizioni salendo a 30 punti, alle spalle di Petrucci.

Altre due settimane d’attesa per il secondo Gran Premio europeo della stagione, sulla pista Bugatti del Circuit de la Sarthe, in Francia. E’ qui che i valori in campo potrebbero e dovrebbero cambiare, in una pista che ha più volte visto vincere la Honda ma in cui non è mai stata la moto favorita numero uno. Andrea Dovizioso cercherà rivalsa, come a Jerez, dopo il tremendo errore della scorsa stagione, ma bisognerà tenere d’occhio anche gli alfieri Yamaha.

Qui i risultati del quarto round della MotoGP e la classifica completa.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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