MotoGP | GP Spagna 2025, il weekend di Francesco Bagnaia: i danni che il 2024 potrebbe aver causato

Autore: Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 29 Aprile 2025 - 15:00
Tempo di lettura: 7 minuti
MotoGP | GP Spagna 2025, il weekend di Francesco Bagnaia: i danni che il 2024 potrebbe aver causato
P300
Home  »  MotoGPMotomondiale

Bagnaia lascia Jerez portando a casa un altro piazzamento, ma continua a mancare qualcosa rispetto allo scorso anno.


In questo nuovo articolo della rubrica “Il weekend di” dedicata al Motomondiale si analizzerà il GP Spagna di uno dei piloti su cui si sta discutendo maggiormente in questi mesi, ovvero da quando è cominciato il campionato MotoGP 2025: Francesco Bagnaia.

Il tre volte campione del mondo ed iridato in top class nel biennio 2022-2023 era chiamato a tenere testa ad un difficilissimo confronto col suo nuovo compagno di squadra Marc Márquez, ma fino a questo momento la loro sfida è stata solo teorica. Le brevi bagarre osservate in pista sono state completamente oscurate dall’abissale differenza che l’otto volte campione del mondo è riuscito a fare nei confronti del torinese, il quale ha patito non poche difficoltà.

Difatti, mentre lo spagnolo si è aggiudicato cinque Sprint Race su cinque e tre Gran Premi, Pecco finora si è dovuto accontentare della vittoria nel Gran Premio delle Americhe ad Austin, gara che, anche in quel caso, Márquez stava guidando autorevolmente prima di un madornale errore in curva 4. A tenere in gioco il #63 sono stati proprio i due errori grossolani del compagno, finito a terra anche a Jerez de la Frontera.

Per quanto riguarda Pecco, invece, è ora di analizzare il suo fine settimana in Andalusia.

Venerdì

Il weekend in Spagna è cominciato con un grosso fardello sulle spalle di Bagnaia, il quale aveva un obiettivo cruciale: quello di passare finalmente al contrattacco dopo ben quattro gare passate sulla difensiva nei confronti di Marc Márquez. Nelle passate stagioni Jerez si è dimostrato un tracciato incredibilmente amico del tre volte iridato, tanto da averci vinto per tre edizioni consecutive, dal 2022 al 2024.

Tuttavia, anche il venerdì di Jerez è cominciato come quello degli altri Gran Premi del 2025 di Bagnaia, ovvero sottotono: la FP1, una sessione dove notoriamente Pecco lavora in ottica passo più che ricercare la performance pura, è stata conclusa con un settimo posto poco incisivo. La cosa più preoccupante è stata probabilmente il distacco, visti i 0″7 rimediati dal leader della sessione Álex Márquez.

Nella Practice, decisiva per l’assegnazione dei dieci posti validi per il passaggio diretto in Q2, Bagnaia ha avuto una reazione molto più convincente: l’italiano ha concluso col tempo di 1:36.094 e per pochissimo non è riuscito ad abbattere il muro del ’36, obiettivo invece raggiunto dal pilota Gresini #73.

Queste le dichiarazioni di “Nuvola Rossa” al termine del venerdì: “Abbiamo fatto un buon giro, ma non perfetto. Dobbiamo migliorare con gomma usata, abbiamo fatto alcune prove, ma in generale sono abbastanza contento. La moto è molto simile a quella dell’anno passato ma con qualche piccola differenza, devo fare uno step in alcuni punti della pista come la curva cinque, la undici e la dodici. Sono felice del risultato, ma cerco sempre qualcosa in più, soprattutto nei settori uno e quattro dove Álex [Márquez, n.d.r.] oggi ha fatto la differenza”.

Sabato

Le due prove del venerdì avevano dimostrato che Bagnaia aveva qualcosa in più sul giro secco che sul ritmo gara, in controtendenza a ciò a cui il #63 ci ha abituato sin da quando è diventato un top rider della MotoGP.

La conferma di ciò è arrivata al sabato mattina: terminata la FP2 con un solido quarto tempo, la Qualifica 2 ha visto Pecco tra i protagonisti, tanto da aggiudicarsi la prima fila al fianco del sorprendente Fabio Quartararo su Yamaha, autore della pole position, e del solito Marc, capace comunque di batterlo per la quinta prova ufficiale di fila in questo inizio di stagione.

Dal sabato pomeriggio, però, il weekend di Bagnaia ha cominciato a cambiare faccia in negativo: la Sprint Race, sin da quando è stata creata o quasi, è diventata un cruccio per il pilota di Chivasso ed è stato così anche in Spagna, con Bagnaia incapace di tenere il ritmo dei due fratelli Márquez. Alla fine è arrivata un’altra terza posizione nella manche breve, ottenuta però, a detta dello stesso Pecco, grazie anche all’errore di Quartararo al secondo giro mentre stava lottando contro l’altro ducatista factory.

Qui le dichiarazioni di Bagnaia alla fine della seconda giornata.

Domenica

La tendenza della Sprint è continuata anche domenica: durante il warm-up, concluso da Bagnaia al quarto posto, Marc Márquez ha messo in evidenza un passo nettamente superiore nei dieci minuti a disposizione, insostenibile per chiunque ed avvicinato solo dal fratello Álex. Per Bagnaia, al contrario di quanto auspicato alla vigilia, si stava profilando un’altra gara in difesa.

Nelle prime fasi della corsa, tuttavia, una bella partenza ed un moto d’orgoglio hanno permesso a Pecco di avere la meglio al primo giro sul proprio compagno di squadra. Bagnaia e Márquez sono tornati ai ferri corti come dodici mesi fa nello spettacolare finale di Jerez 2024 ed il teatro del loro duello è stato di nuovo il terzo settore, seppur a parti invertite: stavolta è stato l’italiano, in risposta ad un attacco alla 8 dell’avversario, a contrattaccare in curva 9 e i due sono arrivati al contatto in uscita dalla Peluqui, riuscendo però a proseguire.

L’uscita di scena al terzo giro di Marc in curva 8 ha reso i giochi per la vittoria più incerti, ma a farne le veci è stato suo fratello Álex, il quale si è liberato in tempi brevi prima di Bagnaia e poi del leader Quartararo. Pecco, dal canto proprio, non è riuscito a tenere il ritmo del pilota Gresini ma, ancor più grave, non è stato capace di superare la Yamaha del rivale. Per Bagnaia si è rivelato fatale il quarto settore, in cui perdeva all’incirca due decimi al giro da “El Diablo”.

Il ducatista factory ha quindi concluso con un altro podio all’attivo, un risultato che, in una situazione definibile, sarebbe soddisfacente. Tuttavia, lo stesso Bagnaia è stato molto severo con sé stesso al termine del Gran Premio.

Qui le sue dichiarazioni a chiusura del GP Spagna.

RISULTATI SESSIONI

FP1 – 7° (1:37.532, +0″701)
PR – 2° (1:36.094, +0″103)
FP2 – 4° (1:37.097, +0″420)
Q2 – 3° (1:35.755, +0″145)
Sprint – 3° (+3″077)
WUP – 4° (1:37.376, +0″307)
Gara – 3° (+2″217)

Conclusioni

Solitamente l’arrivo in Europa del Motomondiale porta ad un assestamento dei valori in campo per quanto riguarda la MotoGP, coi vari exploit della prima parte di mondiale extraeuropea che vanno pian piano ad esaurirsi. In questo caso, invece, il timore più grande di Bagnaia e dei suoi tifosi è stato confermato: al momento, il livello delle performance visto finora è davvero il massimo che Pecco riesce ad esprimere.

La principale motivazione del perché Bagnaia non stia performando quanto lo scorso anno è da ricondurre ad un feeling che, con la Ducati Desmosedici nuova, non sta arrivando (e questo nonostante il nuovo mezzo condivida moltissime componenti dalla fantastica GP24, su tutti motore e telaio). A questo punto, la domanda non è più quando arriverà questo feeling”, ma se arriverà questo feeling”. Tra l’altro, anche i test svolti ieri, ad una prima occhiata, non hanno fatto molta chiarezza sulle perplessità che il pilota ed il suo gruppo di lavoro stanno attraversando.

Il punto cruciale, infatti, è proprio legato a questo fatto: se Marc Márquez, dall’arrivo in Ducati ufficiale, sta facendo esattamente ciò che ci si aspettava (errori a parte), è Bagnaia che invece non sta sfornando le performance attese, performance che si sono viste a più riprese nel 2024 (annata in cui è stato il più forte in pista) e che il torinese è sicuramente ancora in grado di sfornare.

Il ricordo della stagione passata, tuttavia, sta forse condizionando eccessivamente il #63, stagione in cui Bagnaia è sì stato il più forte ma in cui ha perso il titolo per dieci punti nei confronti di Jorge Martín. Per Pecco era sicuramente necessario cambiare approccio e cominciare a limare in maniera significativa gli errori in pista ed effettivamente così è stato, a scapito però della velocità pura in gara. Una strategia sensata, ma applicata contro l’avversario forse più sbagliato, dato il ruolino di marcia messo in piedi da Marc Márquez (e anche da Álex Márquez) in queste prime gare.

Sarà dunque cruciale, già dalla Francia, trovare il giusto equilibrio tra velocità e costanza, senza esagerare né da un lato né dall’altro. Comunque, nulla è ancora perduto: nonostante la differenza di prestazioni, Bagnaia è ancora in scia al compagno-rivale in campionato e, se davvero verrà trovato il bandolo della matassa, la sfida potrebbe farsi decisamente (e finalmente) più avvincente di quanto non lo sia stata finora.

Fonte immagini: mediahouse.ducati.com

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA