MotoGP | GP Spagna 2023, Gara Sprint: Brad Binder regala spettacolo e vince la manche corta

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Aprile 2023 - 16:52
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Grazie ad un sorpasso da cineteca in curva 6, Binder si assicura la seconda vittoria in una gara Sprint dopo quella ottenuta in Argentina. Pecco Bagnaia secondo, a panino tra le due KTM con Miller terzo; grande gara di Pedrosa, sesto al ritorno.


Quando è stata introdotta la novità della Sprint Race in MotoGP, molti avevano puntato gli occhi sui piloti più capaci di spremere il massimo del proprio potenziale in pochi chilometri come potenziali favoriti per le vittorie delle nuove manche corte. A Jerez questo concetto è stato fortemente ribadito da Brad Binder, a modo suo naturalmente: il sudafricano ha conquistato la corsa del sabato del GP Spagna 2023, la seconda su quattro svolte dopo quella ottenuta a Termas de Río Hondo.

In questo modo il #33 è andato a pari merito, in termini di vittorie delle Sprint, con Francesco Bagnaia. Dopo l’errore pagato a caro prezzo ad Austin, il campione del mondo ha dato una prima risposta importante in Andalusia chiudendo al secondo posto ed ottenendo nove punti nella generale piloti, utili a riaccorciare le distanze da Marco Bezzecchi. Il torinese ha terminato in mezzo al panino delle KTM Red Bull ufficiali, con Jack Miller ottimo terzo dopo una gara vissuta da protagonista.

Il sabato pomeriggio di tutto il team di Mattighofen è stato da incorniciare, comprendendo nel conteggio anche un Daniel Pedrosa assoluta sorpresa al di fuori di ogni dubbio della gara, essendo giunto sesto al rientro in un weekend agonistico. Jorge Martín è arrivato quarto, mentre Miguel Oliveira ha messo una pezza ad una gara corta deludente di Aprilia, con la scivolata del poleman Aleix Espargaró; il #41 ha incassato l’ennesimo zero di un 2023 iniziato malissimo per lui.

LA CRONACA

Rispetto alle prove, il meteo della gara Sprint è decisamente più mite e caldo, il che offre così ai piloti le condizioni migliori per poter gareggiare nei dodici giri previsti. La maggior parte della griglia seleziona una gomma Soft dal posteriore ed una Medium all’anteriore, ma alcuni optano per la media anche al retrotreno (ovvero le quattro Aprilia e Johann Zarco). La scelta più azzardata è quella di Iker Lecuona, che al davanti seleziona una dura per la sua Honda.

Al via le KTM di Miller e Binder scattano velocissime e si portano in prima e seconda posizione dopo curva 1, seguite da Francesco Bagnaia e da un Aleix Espargaró partito in affanno; dalle retrovie parte benissimo Fabio Quartararo che da 16° risale ottavo, ma il primo spavento giunge già all’uscita della curva Michelin con un incidente multiplo.

Morbidelli cerca di entrare all’interno di Álex Márquez come fatto dal compagno di squadra pochi istanti prima, ma il varco è troppo piccolo per cercare un ingresso ed il pilota italiano finisce a terra, portando con sé il fratello di Marc; la Yamaha #21 taglia così la strada all’incolpevole Marco Bezzecchi, che centra in pieno la M1 e finisce violentemente sull’asfalto. Si assiste anche alla caduta di Augusto Fernández, il quale rischia di innescare lo stesso tipo di incidente con Lecuona.

Pochi secondi dopo, viene esposta la bandiera rossa: i piloti sono così costretti a rientrare ai box ed il via della Sprint viene ritardato alle 15:15, per una gara di un giro in meno. La griglia per la ripartenza è la stessa originale e vede sullo schieramento anche i quattro piloti caduti, tutti sulle loro moto di riserva.

Al secondo avvio le KTM ripetono la gran partenza fatta prima, con stavolta Binder in testa e seguito da “Jackass”; Bagnaia replica il buono start precedente e si mette terzo davanti a Jorge Martín, mentre Espargaró spreca nuovamente la pole guadagnata stamattina e scende al quinto posto. Seguono Oliveira, Pedrosa, Zarco, Viñales, Marini e Bezzecchi, coi due piloti VR46 appena fuori dalla zona punti; start poco felice per Fabio Quartararo stavolta, solo 14° al termine del primo giro.

Nonostante le poche opportunità di sorpasso offerte da Jerez, i piloti di testa non si tirano indietro nel compiere manovre estremamente azzardate, come il sorpasso di Oliveira su Zarco all’esterno della Ferrari per la sesta piazza. Anche Martín, al primo giro, ha superato Miller per portarsi al secondo posto.

La risposta dell’australiano arriva immediata nel giro successivo alla curva 6, con una gran frenata che gli permette l’attacco all’interno. Il pilota Pramac tenta immediatamente la medesima manovra del giro precedente, ma il risultato finale è che riperde la posizione sia da Miller che da Bagnaia, che non esita ad attaccarlo al tornantino Lorenzo.

In questa fase Miller è scatenato e, in poco più di un giro, arriva anche il sorpasso ai danni di Brad Binder alla 13, in sbandata controllata. La sfida a colpi di spazzolate tra le due KTM non è però finita, con Binder che rimane vicinissimo al compagno anche a costo di rischiare un contatto fatale per entrambi. Iniziano, intanto, i ritiri: Álex Márquez finisce nuovamente a terra alla curva 2 (stavolta da solo), seguito a breve distanza di tempo da Nakagami e Mir con le due Honda.

Mentre Bezzecchi supera Marini per l’ingresso in top ten, il gruppo di testa perde Aleix Espargaró: come Nakagami, anche l’alfiere Aprilia perde il davanti alla curva 9 ed è costretto ad incassare un nuovo zero sul tabellino dei punti. Tutto ciò permette ad Oliveira di salire al quinto posto, minacciato però da un Pedrosa molto coriaceo sulla terza KTM Red Bull.

La lotta a quattro per il successo, giro dopo giro, si restringe alla sola coppia KTM, con Bagnaia che intanto deve resistere agli attacchi del compagno di marca (come ad esempio in curva 5) per difendere il podio. Lo spettacolo vero lo regalano però i due della KTM, con Binder che, a tre giri dal termine, tenta il sorpasso ai danni di Miller alla ex-Dry Sac. La manovra non gli riesce, ma il capolavoro viene portato a termine nel giro successivo: tenendo l’esterno dopo la curva Pons, Binder prende la traiettoria migliore e, spazzolando in frenata, riesce a chiudere la traiettoria e ad uscire dalla 6 con più slancio, tornando così al comando.

Le emozioni, però, non sono ancora finite in vista dell’ultimo giro: tocca ora a Bagnaia attaccare Jack Miller per la seconda posizione, cosa che gli riesce approfittando di un errore dell’ex-compagno alla curva Pedrosa. Il torinese passa così secondo ma non ha possibilità d’impensierire il sudafricano, che vince così la propria seconda Sprint Race su quattro disputate.

Bagnaia è secondo nel panino KTM, poi Martín, Oliveira, Pedrosa, Viñales, Zarco e Bezzecchi a chiudere la zona punti. Decimo Luca Marini, davanti a Fabio Di Giannantonio e ad un Fabio Quartararo nuovamente a secco dopo la boccata d’ossigeno di Austin.

Nel mondiale piloti Bezzecchi conduce ancora con 65 punti contro i 62 dell’amico Bagnaia, mentre Viñales, oggi settimo, è a quota 48 dopo averne recuperati un paio al riminese. Nonostante la gara negativa (solo 13° al traguardo), è ancora davanti anche Álex Rins, ad un solo punto dal connazionale dell’Aprilia ma ancora davanti a Zarco.

Ecco i risultati della gara Sprint MotoGP e la classifica piloti attuale.

Fonte immagine: media.ktm.com

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