Marc Marquez si rifà dalla sconfitta di Silverstone vincendo sul bagnato a Misano Adriatico, in una condizione che lo ha visto scontrarsi con due degli specialisti massimi di queste condizioni, ovvero Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso. Stavolta tutto ha funzionato a dovere sulla sua Honda RC213V, permettendogli di mettere a segno l’affondo dell’ultimo giro e di vincere sul pilota Pramac, stoico fino alla fine. Dovizioso terzo ha pagato a caro prezzo un calo nettissimo nell’ultimo quarto di gara e ora in campionato è a pari punti con il marziano, che è davanti in classifica grazie ai piazzamenti. Con questo successo Marc raggiunge anche Valentino Rossi nella classifica delle vittorie ottenute con Honda nella top class, a quota 33. Al quarto posto un Vinales nettamente sottotono rispetto a ieri e alla grande pole sotto il sole, ma che è riuscito a limitare i danni tenendosi dietro Michele Pirro e Jack Miller, entrambi autori di ottime gare. Come per le due gare precedenti, anche la MotoGP ha visto la sua bella dose di ritiri.
Asfalto ancora bagnato, quello del tracciato dedicato a Marco Simoncelli, ma con una pioggia che finalmente si è placata. L’ipotesi comunque di montare gomme d’asciutto è rimasta inattuabile per tutta la gara, rendendo quindi impossibile il flag-to-flag.
Allo start parte bene Dovizioso dalla seconda casella, ma perde un po’ di accelerazione a causa di un’impennata e così deve far spazio a Marquez ma soprattutto a Jorge Lorenzo, che come una fionda si lancia in prima posizione a comandare il gruppo. Ma al contrario delle precedenti occasioni, Jorge per diversi giri tiene ottimamente il ritmo e soprattutto è l’unico a girare, inizialmente, sul ritmo dell’1:47. Dietro di lui Marquez e Dovizioso si dimostrano già nettamente più rapidi di Vinales, a sua volta insediato da Crutchlow e Miller. Più indietro, lotta tra Zarco, Petrucci e Aleix Espargaro.
Lorenzo è nettamente il più veloce in pista, eguagliato solo da Petrucci che scavalca con facilità Vinales e tutti gli avversari nel secondo gruppetto, riavvicinandosi e superando Marquez e Dovizioso. Marquez al quinto giro fa anche un segno ai box col piede mentre passa sul traguardo, per invitare i suoi meccanici a preparare la seconda moto per l’asciutto, per ogni evenienza. Al settimo passaggio però Lorenzo, in testa, cade clamorosamente alla 6 perdendo la chance di vincere la sua prima gara in Ducati e dando la testa della corsa a Danilo Petrucci; sempre al settimo passaggio cade anche Crutchlow, riprendendo però la moto.
Mentre nelle retrovie sguazza Pedrosa, addirittura 19°, più avanti cadono diversi piloti come Barbera, Baz e le Aprilia di Espargaro e Lowes e si assiste al ritiro di Iannone a causa di un indolenzimento del braccio. A due terzi di gara Dovizioso e Marquez cominciano una schermaglia a suon di giri veloci, senza mai però attaccarsi a vicenda per evitare la fuga di Petrucci davanti. A sette giri dal termine è Dovizioso a desistere, cominciando a perdere anche due secondi al giro sui due piloti davanti.
A cinque giri dal termine Petrucci e Marquez sono gli unici rimasti in lotta per la vittoria, con l’italiano su Ducati che spinge anche oltre i suoi limiti per scrollarsi di dosso un Marquez che tiene botta magistralmente. All’ultimo giro però non ce n’è per nessuno: il #93 affonda il colpo sul #9 alla prima variante ed è poi autore di un giro spaziale sull’1:47.0, nettamente il più veloce della corsa. Petrucci ottiene così un altro secondo posto come ad Assen, mentre dietro di sé Dovizioso giunge terzo in solitaria davanti a Vinales e a Pirro con la terza GP17; Miller è sesto, mentre il povero Zarco finisce la benzina a poche curve dal traguardo, venendo costretto a scendere dalla moto e a spingerla a mano pur di agguantare un misero 15° posto. Il francesino è stato sportivamente applaudito dal pubblico al suo arrivo sul traguardo.
Il campionato ora vede, incredibilmente, i due piloti più vincenti dell’anno perfettamente appaiati a 199 punti. Uno scontro, tra i due, non solo sportivo ma quasi ideologico, tra il talento cristallino e l’aggressività dello spagnolo e l’intelligenza e la meticolosità del forlivese. Maverick Vinales potrebbe essere il terzo in comodo, a 183 punti e con 16 di ritardo, ma dal prossimo round dovrà già cominciare a ricostruire un mondiale partito bene ma continuato, dalla Catalunya in poi, a fasi alterne. Rossi e Pedrosa (oggi 14°) hanno oramai un distacco superiore ai 40 punti e sembra poco credibile un loro recupero in extremis nel mondiale.
La prossima tappa si svolgerà in una delle piste in cui Marquez potrebbe vincere a mani basse: il Motorland di Aragon, dove l’anno scorso cominciò la cavalcata conclusiva verso il quinto titolo iridato. Forse la Ducati, con un Dovizioso così in forma, potrebbe porre un freno a questo dominio della Honda in terra spagnola, ma le possibilità sono poche. Si attendono notizie anche riguardanti il possibile ritorno di Valentino Rossi, per quanto sembri anche questo improbabile.
Qui i risultati del GP classe MotoGP e la classifica di campionato.
Fonte immagine: motogp.com
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