MotoGP | GP San Marino: festa italiana grazie a Dovizioso e alla Ducati

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
9 Settembre 2018 - 15:46
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Se in Austria a vincere era stato Lorenzo dopo una lotta con Márquez molto simile a quella del 2017, a Misano Adriatico davanti a una folla rossa Ducati a vincere è stato Andrea Dovizioso dopo una gara corsa a ritmo costante e martellante. Partito bene dalla quarta casella, il forlivese ha assunto il comando sul compagno e poleman Jorge Lorenzo nella prima fase e ha poi salutato i suoi due avversari, il maiorchino e Marc Márquez, andando a vincere con tre secondi di vantaggio sull’hondista. Una seconda posizione per Marc utile per due motivi, ovvero per l’aumento del vantaggio in classifica generale e soprattutto per averla ereditata da un errore madornale di Jorge Lorenzo a due giri dalla fine, mentre tentava di riprendere la GP18 gemella. Ha terminato il podio Cal Crutchlow, a dimostrazione della nettissima superiorità dei pacchetti Ducati e Honda su tutta la concorrenza.

LA CRONACA

Prima della procedura di partenza, Petrucci afferma di avere problemi alla frizione che si manifestano proprio durante il giro di ricognizione in cui la sua moto si spegne, ma fortunatamente i commissari riescono a farlo partire schierandolo sulla piazzola originale.

Allo scatto la Ducati di Lorenzo parte bene ma deve guardarsi da quella di Jack Miller, che riesce alla prima variante a tenere la seconda posizione nei confronti di Márquez. Dovizioso dall’esterno resiste a Rins e si mette quarto, ma già sul rettilineo che porta alla Quercia riesce a superare lo spagnolo della Honda. Il forlivese è scatenato e intenzionato a evitare la fuga del “Por Fuera” davanti e decide di passare così immediatamente anche Miller al Carro. Il gruppone sfila senza problemi alla fine del primo giro con le due Ducati davanti a tutti, mentre Viñales parte abbastanza male e si trova quinto.

Al secondo giro anche Márquez decide di non perdere tempo e s’infila di cattiveria al Carro su Miller, anche a costo di mandarlo leggermente largo. L’australiano tiene abbastanza bene il passo dei tre big davanti ma nel giro successivo cade nella stessa curva, scivolando in 21a posizione. La leadership di Lorenzo dura fino al quinto giro, quando Dovizioso rompe gli indugi e lo passa senza troppi problemi alla Quercia prendendo il comando. Poco più indietro, Rins sulla gomma Soft posteriore lotta con Crutchlow, scendendo in quinta posizione dopo un sorpasso alla curva 1. Yamaha totalmente in ombra con Rossi ottavo e anche Zarco 13°.

Il ritmo di Dovizioso è molto buono e gli permette di accumulare un secondo di vantaggio sul compagno di squadra, a prima vista in attesa. Márquez fa lo stesso fino a metà gara, quando approfitta di un lungo di Jorge per mettersi in seconda posizione al Carro. I due spagnoli danno così vita a un nuovo round dopo la gara in Austria, con Lorenzo che attacca con decisione alle prime curve del Carro per riportarsi secondo. Caduta invece per Bradl, con la Honda HRC.

A cinque giri dalla fine la gara sembra già decisa con Dovizioso che ha 2.5 secondi di vantaggio su Lorenzo, quando i due spagnoli decidono di scendere sotto il muro dell’1:33 e abbassare i propri tempi sull’1:32.8. Col distacco sceso sul secondo e mezzo, la reazione del forlivese non si fa attendere e Lorenzo, nel tentativo estremo di ricucire il gap nei due giri rimanenti, cade d’anteriore alla Quercia, buttando al vento le pochissime chance iridate rimastegli. Il “Por Fuera” riparte in 17a posizione.

Dovizioso, rimasto senza il compagno-rivale, va così a vincere davanti a Márquez, che eguaglia con questo secondo posto il numero di podi di Mike Hailwood a 112. Crutchlow porta a casa un ottimo terzo posto per Lucio Cecchinello e il team LCR, davanti a Rins e a un Viñales molto deludente rispetto alle attese. Una Yamaha completamente persa e anche i risultati di Rossi, ottavo, e Zarco, decimo, lo testimoniano.

Nella classifica, nonostante non vinca da tre, Márquez ha allungato: dall’alto dei suoi 221 punti, l’unico ad aver sforato i 200, ne ha ora 67 su Andrea Dovizioso, tornato secondo dopo esser sprofondato a inizio stagione. Rossi mantiene la terza a -70, mentre Jorge Lorenzo accumula un ritardo ora di ben 91 punti e 24 sul compagno-rivale forlivese.

L’appuntamento col Motomondiale è ora tra due settimane ad Aragón, pista protagonista dei recenti test (molto positivi) della Ducati. Il “Cabroncito” tenterà chiaramente di vincere su una delle sue piste preferite, ma dovrà fare di nuovo i conti con una GP18 apparentemente imprendibile in questo momento, sia con Dovizioso che con Lorenzo. Occhi puntati anche su una Yamaha sempre più nelle sabbie mobili.

Qui i risultati del Gran Premio di Misano e la classifica.

Fonte immagine: motogp.com

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