Altro weekend nei 10 per Marini, che sta diventando sempre più una costante con la sua RCV. I pezzi vengono finalmente a capo?
Grazie anche alla spinta del pubblico di casa, Luca Marini si è piazzato ancora una volta in top 10 nel fine settimana di Misano, ottenendo un altro ottimo risultato importante che lo ha reso sempre più una delle conferme di Honda in questo momento. I pezzi di questo complessissimo puzzle sembrano finalmente plasmarsi, e l’italiano sta mostrando il perché del rinnovo con i giapponesi.
Fatta questa premessa, è il momento di cominciare un’altra puntata della rubrica “Il weekend di”, che va ad analizzare pezzo per pezzo il fine settimana di ogni pilota. Questa volta è il momento di Luca Marini, che appare per la prima volta tra i protagonisti sotto alla lente di ingrandimento.
La pista
Il tracciato di Misano non può che essere carissimo a Luca, in quanto si tratta della sua pista di casa. Il fratello di Valentino Rossi è infatti nativo di Urbino, paese che dista pochi chilometri dalla sede del circuito intitolato a Marco Simoncelli.
Il rendimento sulla pista romagnola, sin da quando corre in MotoGP, è stato tuttavia altalenante nel corso degli anni. Il suo miglior risultato è stato il 4° posto del 2022, ottenuto dopo il 19° dell’anno di debutto. A questo grande piazzamento si sono susseguiti un 9° posto ed un DNS (did not start) nei 2 anni successivi. L’ultimo di questi due però si può anche non prendere in considerazione, in quanto un malessere fisico gli impedì di prendere parte al gran premio.
Il weekend: il venerdì

Il primo giorno a Misano di Marini è stato positivo, visto il 6° posto ottenuto nelle FP1 ed il passaggio diretto al Q2 dopo la pre-qualifica, dove si è classificato in P7 alle spalle del proprio compagno di box Joan Mir.
Nelle dichiarazioni l’italiano ha elogiato i nuovi aggiornamenti portati dalla casa giapponese, affermando che si sentisse bene sulla moto e che lo avevano reso più veloce. Inoltre non è mancato il divertimento alla guida, secondo quanto detto dal #10, che ha tuttavia mantenuto un basso profilo, dicendo che le qualifiche del giorno dopo sarebbero state difficili. Dall’altro lato, però, è rimasto l’ottimismo in quanto le sensazioni col passo sono migliorate di uscita in uscita dai box, oltre che di gara in gara già da un po’ di tempo.
Il sabato

Questo è sicuramente il giorno dove ha stupito di più. Infatti Marini ha ottenuto il 3° tempo assoluto nelle FP2 della mattina, dove nella sua breve simulazione di gara ha mantenuto un passo attorno al ’31 alto, un buon ritmo per restare nella parte medio-alta del gruppo, come dimostrerà anche nel resto dei 2 giorni.
In qualifica il risultato è strepitoso: il #10 si piazza a soli 7 millesimi dalla top 5, grazie anche ad un grande T3, ed ottiene il 6° posto assoluto in griglia di partenza sia per la sprint, che la gara lunga.
Nella manche corta viene inquadrato poco dalle telecamere, ma arriva 7° ottenendo due punti ed anche il premio di miglior “hondista” al traguardo. Il ritmo era molto diverso dai primi 5, che hanno alternato dei ’31 e 5 a dei ’31 bassi, ma comunque migliore dei piloti arrivati dietro di lui. Perciò un ottimo passo per restare saldamente nella “terra di mezzo”.
A fine giornata non si è detto molto soddisfatto del risultato finale il pilota di Urbino, in quanto si aspettava di ottenere di più dopo le grandi sensazioni della mattina, ma resta comunque un passo avanti rispetto all’inizio dell’anno. Tuttavia ha dichiarato che tutto fosse peggiorato, a livello di feeling in sella, durante la sprint, e che il vento non avesse affatto aiutato la sua causa. L’obiettivo che si è posto per la domenica, dove la partenza rappresenterà una fase cruciale, è stato quello di migliorare il piazzamento della gara corta.
La gara

Come si vede in foto, la domenica è stata una giornata da pollice in su. La gara del pilota di casa non è però cominciata al meglio, in quanto dopo lo start ha perso diverse posizioni, scivolando in 10ima posizione.
Il ritmo di Marini è sempre rimasto sul ’32 basso, muro che non ha mai superato durante il corso della gara (anche se ci si è avvicinato più volte). Non sono stati tanti i sorpassi del #10, che in tutta la gara è riuscito a sopravanzare un solo pilota; Oliveira.
Riuscendo poi a sfruttare in suo favore il ritiro di Acosta prima, e la caduta di Bagnaia al Carro poi, Marini ha tagliato il traguardo in 7ima posizione, ottenendo la terza top 10 consecutiva e, come al sabato, nuovamente lo scettro di miglior pilota Honda classificato.
La casa nipponica lo ha soprannominato “Mr Consistency” al termine della giornata, dove Luca ha dichiarato ancora di non essere pienamente soddisfatto, pur elogiando gli ingegneri Honda per il grande lavoro svolto per migliorare la moto. Inoltre è filtrato tanto il rammarico per la partenza, che gli ha privato le chance di una papabile top 5 assieme alla temperatura troppo alta della gomma anteriore, che ha dovuto gestire mentre si trovava alle spalle di Aldeguer.
Il fattore della gestione delle temperature fa ancora una volta da padrone la gara di chi si trova in aria sporca, come detto da Marini stesso, che ha comunque battezzato come positivo il weekend di Misano.
Conclusioni
Come dice il titolo di una recente canzone italiana: “Il tempo cura”. Anche se si parla di un contesto totalmente diverso, si potrebbe dire lo stesso anche per la situazione attuale di Honda HRC.
Se ad inizio stagione l’unico faro era quello del pilota “satellite” Johann Zarco, ora i nipponici possono tornare a contare anche sulla propria squadra factory, che sta tornando (in qualche modo) a farsi vedere nelle posizioni di rilievo leggermente più alto. I pezzi di un puzzle molto complesso da risolvere stanno finalmente trovando un incastro tra di loro, per la gioia dei vertici Honda ed anche della stessa HRC.
Non è stata sicuramente una gara frenetica, ne molto considerata dai riflettori, quella di Luca Marini che però meritava, prima o poi, il suo spazio in questa rubrica.
Il voto finale al weekend è un 7 e mezzo su dieci, che può essere di buon auspicio in vista della prossima trasferta in casa Honda; ovvero Motegi.
Media: Hondaracingcorporation.com
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