MotoGP | GP San Marino 2023, Gara: Jorge Martín domina nella domenica al Santa Monica

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Settembre 2023 - 15:30
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Approfittando del calo di Bagnaia (terzo), Martín va in fuga ed ottiene la seconda doppietta Sprint-GP. Bezzecchi secondo.


Quello del GP San Marino era un weekend in cui era essenziale, quasi imperativo massimizzare pensando alle condizioni fisiche dei diretti avversarii ed Jorge Martín, consapevole di ciò, ha fatto esattamente quello che doveva fare: vincere. Il pilota del team Pramac lascia Misano con la seconda vittoria stagionale e la terza in MotoGP, nonché con la seconda doppietta Sprint-GP del suo 2023 dopo quella del Sachsenring.

Si tratta, inoltre, della 13a vittoria nel Motomondiale per l’iridato Moto3 2018, davanti al duo italiano che aveva già preceduto durante la Sprint Race del sabato. Marco Bezzecchi e Francesco Bagnaia, infatti, hanno completato il podio di Misano e si tratta della prima occasione nella quale il podio della manche corta è stato identico a quello del GP vero e proprio.

Se la gara di Bezzecchi è stata sufficientemente lineare al netto del dolore alla mano sinistra, quella di Bagnaia si è rivelata un calvario non indifferente. “Nuvola Rossa” ha iniziato il GP col coltello fra i denti nel tentativo di superare Martín e magari rallentare il ritmo, ma il piano non ha funzionato e, negli ultimi dieci giri, il suo ritmo è crollato vistosamente. All’arrivo nel parco chiuso, Pecco è apparso stremato, ma questo terzo posto è il giusto premio per lo sforzo compiuto.

La quarta posizione è andata a Daniel Pedrosa, altra piacevole sorpresa di giornata anche se, a dire il vero, queste performance da wildcard non dovrebbero più stupire. A quasi 38 anni il pilota di Sabadell, ritiratosi cinque anni fa da una carriera full-time, guida ancora con la solita classe di sempre che l’ha contraddistinto negli anni migliori del Motomondiale.

Pedrosa, a dire il vero, è l’unica nota positiva di una giornata nera per KTM: sia Brad Binder che Jack Miller sono caduti ed il pilota sudafricano ha perso altro terreno in campionato dai primi tre, pur ripartendo e concludendo al 14° posto finale. Fuori anche Pol Espargaró, sulla GasGas Tech3.

Alle spalle dei primi quattro è giunto Maverick Viñales sulla prima Aprilia, davanti al compagno di marca Miguel Oliveira. Le aspettative sulle RS-GP di Noale parevano un po’ più alte pensando alle performance di Barcellona, ma alla fine “Top Gun” ha ottenuto un altro buon piazzamento. Miglior risultato in carriera anche per Raúl Fernández, ottavo e davanti a Luca Marini (il quale si è preso un grosso rischio all’ultimo giro, quasi cadendo alla Rio).

Corsa invece da dimenticare per Aleix Espargaró: dopo una brutta partenza, il #41 è rimasto intruppato nel gruppo in lotta ai margini della top ten e, all’ultimo giro, ha anche subito l’onta del sorpasso da parte di Johann Zarco. Il francese di Pramac Racing ha poi concesso il bis superando Álex Márquez all’ultima curva per la decima posizione, ma non si può non notare la discrepanza nelle performance del #5 nei confronti del suo compagno di squadra, quest’oggi vincitore.

Curioso come il miglior risultato di gara di Marc Márquez in questa stagione (escludendo le Sprint) sia arrivato proprio nel weekend in cui le voci sul suo futuro si sono fatte più forti. La “Formica Atomica” ha portato la sua Honda alla settima posizione con una strategia basata sull’uso della gomma morbida anziché media, scelta che ha pagato ma che ha costretto il pilota di Cervera a giocare in difesa nel finale di gara.

Al suo compagno Mir non è andata altrettanto bene, con l’ennesima caduta alla Rio che ha messo fine alla sua gara. Magrissimo anche il bilancio di Yamaha per via dei soli quattro punti guadagnati, con Fabio Quartararo 13° (in fondo al gruppone in lotta per la top ten) e Franco Morbidelli 15°, passato addirittura da Binder che era caduto.

La nuova classifica piloti vede Márquez ad un distacco di 36 punti da Bagnaia (283 a 247), ovvero meno di un round completo del campionato; Bezzecchi, pur recuperando qualcosina sul connazionale, è a -65 e potrebbe aver perso contatto in maniera definitiva.

Per il prossimo Gran Premio, la prima assoluta in India, bisognerà aspettare due settimane, ma una data importante sarà quella di domani, col test collettivo dei piloti MotoGP per prepararsi al 2024. Per quanto riguarda la tappa al Buddh International Circuit, sarà curioso vedere un’eventuale evoluzione dei valori in campo o se Ducati, anche in Medio Oriente, manterrà lo status di miglior moto.

Seguono i risultati del GP San Marino e la classifica aggiornata della MotoGP.

Fonte immagine: ansa.it

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