Dopo una gara condotta dal primo giro, “Pecco” si difende da Quartararo e replica Aragón. Terzo uno splendido Bastianini, Márquez quarto.
In appena sette giorni Francesco Bagnaia è riuscito a conquistare le sue prime due vittorie in MotoGP, contro quelli che, a detta di molti, sono i migliori due piloti del panorama a due ruote. Se al Motorland era stato Marc Márquez a contendere il successo al #63 fino agli ultimi chilometri, nel GP San Marino il principale antagonista è stato Fabio Quartararo.
Neanche il leader della classifica, però, ha potuto battere “Pecco” quest’oggi, il quale ha regalato all’Italia una giornata magica avendo vinto su un tracciato italiano con una Ducati. A rendere ancor più dolce la giornata della Casa bolognese è stato Enea Bastianini, giunto terzo al termine di una prestazione maiuscola sulla sua GP19 privata. Impietoso il confronto col compagno di squadra Luca Marini, giunto 19° ad oltre 30” da lui.
Il risultato è comunque positivo per Quartararo, che conquista così il suo 19° podio in top class. Ciò lo rende il pilota francese con più arrivi nei primi tre e, soprattutto, il suo vantaggio in classifica rimane molto elevato su Bagnaia.
Negli ultimi giri si è accesa anche la lotta per il quarto posto, che ha visto coinvolto Marc Márquez, Joan Mir e Jack Miller. Il “Cabroncito” ha mantenuto fede alle sue aspettative e, non potendo replicare il passo dei primi tre, è riuscito a superare nell’ultimo passaggio sia il nuovo rivale Mir che l’australiano. Oltre all’aver perso il confronto col connazionale tanto criticato, per Joan è arrivata anche la beffa della penalizzazione per aver oltrepassato i limiti della pista durante l’ultimo giro. Il campione del mondo, al suo 100° GP, ha dovuto così cedere la quinta piazza a Miller.
La top ten è stata completata dai fratelli Espargaró, Pol ed Aleix, Brad Binder e Takaaki Nakagami. Nel complesso la Honda lascia Misano col sorriso sulla faccia grazie al bel lavoro dei piloti Repsol ed anche dell’alfiere giapponese di LCR, mentre Aprilia e KTM portano nelle prime posizioni una sola moto, accumulando ritardi superiori a 15”. Dopo le belle premesse del sabato mattina anche Maverick Viñales, alla fine, ha perso terreno ed è giunto sotto la bandiera a scacchi al 13° posto.
Tra le grandi delusioni di questa domenica si annovera sicuramente Álex Rins. Dopo aver primeggiato nel warm-up, lo spagnolo della Suzuki ha effettuato una serie di sorpassi molto buona ma, nel tentativo di rimanere nella coda di Enea Bastianini, è scivolato alla Rio a metà gara. Gara da dimenticare anche per il team Pramac, con Jorge Martín ritiratosi dopo una caduta e Johann Zarco giunto solo 12°.
Ad occupare le ultime posizioni a punti sono stati Michele Pirro (11°), Stefan Bradl (14°) ed Álex Márquez (15°). Le tre KTM di Danilo Petrucci, Miguel Oliveira ed Iker Lecuona non hanno preso punti (con lo spagnolo di Tech3 addirittura caduto), così come gli yamahisti Valentino Rossi, Franco Morbidelli ed Andrea Dovizioso. Per tutti e tre una giornata certamente non facile davanti al pubblico di casa, con “Morbido” autore di un primo weekend in forma ufficiale tutt’altro che memorabile e “Dovi” che ha fatto capire i grandi limiti della moto 2019.
Nel mondiale piloti questa vittoria di Bagnaia accorcia di ulteriori cinque punti il distacco in classifica da Quartararo, che comunque mantiene un vantaggio di 48 lunghezze sul torinese (234 a 186). Joan Mir è terzo a 167 (67 punti di ritardo), mentre Johann Zarco conserva la quarta piazza per un solo punto su Jack Miller.
Tra due settimane si svolgerà il Gran Premio delle Americhe ad Austin, tappa molto spesso messa in discussione per la situazione sanitaria in Texas ma recentemente confermata. Il COTA è il tracciato preferito di Marc Márquez, quello nel quale ha dominato per sei anni di fila prima della caduta del 2019, che ha regalato il successo ad Álex Rins. Vedremo se le sue condizioni gli permetteranno di dominare alla vecchia maniera o se un nuovo candidato potrebbe vincere la gara texana.
Qui i risultati della gara della MotoGP e la classifica piloti della classe regina.
Fonte immagine: mediahouse.ducati.com
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