MotoGP | GP San Marino 2020, la cronaca della gara

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Settembre 2020 - 17:37
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Segue la cronaca del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini classe MotoGP. La gara, durata ventisette giri e corsa in condizioni di asciutto, è stata vinta da Franco Morbidelli su Yamaha M1 del Petronas SRT, davanti a Francesco “Pecco” Bagnaia e Joan Mir.


Le condizioni si confermano ottimali anche per la classe MotoGP. La scelta delle gomme è piuttosto varia: Viñales dalla pole opta per una media all’anteriore e una dura al posteriore, con Quartararo che sceglie invece la soluzione opposta. Morbidelli copia il suo compagno di squadra, mentre tutte le Ducati 2020 scelgono delle Michelin Soft per il retrotreno e delle Hard davanti (tranne Miller che opta per la media).

Alla partenza Viñales non scatta benissimo come suo solito, al contrario invece di Morbidelli che si ritrova al comando alla prima variante seguito da Valentino Rossi. Quartararo e Miller quasi arrivano al contatto alla prima curva ma alla fine i due passano indenni, con il francese quinto preceduto da “Jackass”. Nel corso del primo giro è sempre quest’ultimo all’attacco di Viñales, riuscendolo a passare al Tramonto portandosi alla caccia delle due M1 davanti. La coppia Suzuki Rins-Mir segue in sesta e settima posizione, mentre non sono partiti granché bene Bagnaia e Dovizioso. Alla fine del primo giro cade Smith.

Sin da subito, il gruppo dei primi sette piloti dimostra di avere un passo superiore rispetto a quelli restanti, con Bagnaia che fa da tappo a Dovizioso e a tutti coloro che sono alle sue spalle. Allo stesso modo anche Viñales pare rallentare la corsa di Quartararo, mentre Rossi non riesce ad attaccare il “Morbido” per la prima posizione. In questa fase è Miller il più veloce, tanto da avvicinarsi alla coppia italiana.

La situazione rimane invariata per diversi giri, fino a quando Quartararo non rompe gli indugi attaccando e superando Viñales. Sembra l’inizio della rincorsa del francese alle posizioni di testa, ma meno di mezzo giro dopo accade l’irreparabile: il francese arriva troppo lungo alla staccata della Rio, prova a inserire e la moto si accascia al suolo insieme al suo pilota. Quartararo riesce a ripartire ma in ultima posizione, mentre Viñales non riesce ad approfittare delle sfortune di “El Diablo” e viene passato anche da Rins alla Variante del Parco.

Sempre in questa fase è Bagnaia ad accelerare, cominciando a stampare tempi sotto l’1:33 e facendo anche il record della gara. Il torinese raggiunge persino il terzetto di Viñales e delle due Suzuki davanti a sé, proprio quando Mir arriva lungo in curva 1 rischiando quasi di tamponare “Top Gun”, aprendo la strada al ducatista. “Pecco” non si accontenta e in accelerazione, in uscita dal Tramonto, annichilisce la Yamaha di Viñales, anche oggi in netta crisi.

Davanti, Morbidelli continua a mantenere il controllo della situazione, e anzi comincia a mettere tra sé e il suo mentore qualche decimo. Lo stesso fa Rossi su Miller, che pare calare di non poco il ritmo a causa della sua gomma media all’anteriore. Le difficoltà dell’australiano si notano tutte poco dopo, quando Rins lo riaggancia e attacca alla prima variante, sempre nel cambio di direzione. Bagnaia non perde tempo e a sua volta si libera immediatamente del compagno, che comincia a calare vertiginosamente.

Il duo Rins-Bagnaia si mette a rincorrere Rossi, che invece non ce la fa a tenere a bada il ritmo dell’italo-brasiliano davanti. Per diversi passaggi il #42 prova a punzecchiare Valentino in staccata ma senza successo, con la Ducati #63 che rimane invece sorniona alle sue spalle. Nel frattempo, a nove giri dalla fine, Quartararo rientra ai box e riparte poi qualche secondo dopo, concludendo però definitivamente la sua corsa con una seconda caduta alla 6, forse dovuta alla gomma fredda. Nel frattempo, anche ha passato Miller alla prima chicane e anche Viñales si fa sotto su “Jackass”.

A sette giri dalla fine la battaglia per il secondo posto si accende: Bagnaia rompe gli indugi e sorpassa la Suzuki al curvone sfruttando la maggior potenza del motore Ducati, per poi ripetere la stessa manovra anche su Rossi. Il torinese pare essere in palla nonostante la gomma morbida e l’handicap fisico della gamba infortunata, ma Rossi, ora inseguito dalle due Suzuki, non è ancora domo. Anche Viñales accelera nel frattempo, superando Miller e recuperando sul quartetto davanti. Intanto cade Rabat al Tramonto.

Rins non riesce a superare Rossi nei giri finali e, curiosamente, è il suo compagno di squadra a scombinargli ulteriormente i piani. All’inizio dell’ultimo giro Bagnaia ha preso qualche decimo, mentre Mir attacca in curva 1 il compagno e si porta al quarto posto. Lo spagnolo pare indiavolato e sembra messo decisamente meglio di Rossi, tanto da affondare l’attacco alla Quercia al suo primo e unico tentativo disponibile. L’assalto su Bagnaia invece non riesce, permettendo agli italiani di ottenere un’altra doppietta con Morbidelli primo davanti al pilota Ducati.

Mir conclude terzo davanti a un Rossi un po’ deluso, poi Rins, Viñales e un Dovizioso un po’ spento. “Dovi” negli ultimi due giri è riuscito a superare Miller, calato addirittura al nono posto, ma l’australiano riesce a guadagnare una posizione per la penalità a Nakagami. Nono Taka quindi, davanti a Pol Espargaró che conclude la top ten.

Qui i risultati del Gran Premio e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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