MotoGP | GP Repubblica Ceca: Marquez trionfa con quasi venti secondi di vantaggio!

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
6 Agosto 2017 - 16:00
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Dopo la qualifica di ieri, di certo Marc Marquez era tra i favoriti insieme al suo compagno Daniel Pedrosa, ma nessuno probabilmente avrebbe previsto una vittoria quasi 20 secondi di vantaggio. “MM93” ha vinto il suo terzo GP stagionale dopo quelli di Austin e del Sachsenring, dando una lezione coi fiocchi sia sul piano della velocità ma anche su quello strategico e dell’adattamento alle condizioni miste, proprio come in Germania l’anno scorso. Salendo anticipatamente sulla moto da asciutto e rimediando al pasticcio del via, con il rischio preso nel montare una gomma Soft da bagnato al posteriore, Marquez ha costruito il suo enorme vantaggio finale prendendo in contropiede tutti i suoi avversari.

Dopo il rientro di tutti gli altri piloti, Marc aveva già 17 secondi di vantaggio e li ha mantenuti agevolmente anche quando Pedrosa, giunto secondo oggi, gli si è messo alle spalle. Terzo posto per Vinales che è tornato sul podio dopo un digiuno di tre gare, seguito da Rossi, Crutchlow e Dovizioso. I due azzurri contendenti al titolo hanno messo una pezza a un disastro preannunciato, dopo l’errore di entrare ben tre giri dopo rispetto al marziano su Honda e dovendo così recuperare dalle retrovie.

Al via le condizioni miste suggeriscono l’utilizzo degli pneumatici Rain Hard sia all’anteriore che al posteriore, scelta che però non viene rispettata dal poleman Marquez (Soft al posteriore) e da Jack Miller (Soft all’anteriore). Lorenzo, partente dalla sesta casella, sceglie la soluzione della carena a triplano per la sua Ducati, per avere la confidenza sull’anteriore ancora mancante.

La gara inizia con la solita partenza a razzo di Jorge Lorenzo che da sesto si ritrova secondo in curva 1, già negli scarichi della RC213V del campione del mondo; non ci rimane a lungo in quanto già in curva 4 scavalca l’avversario spagnolo per portarsi al comando. In questi primi due passaggi entrambe le Honda ufficiali non sembrano affatto incisive e sono superate dalle Yamaha, da Dovizioso e anche da Zarco, in splendida forma su questa tipologia di asfalto. Marquez scende sempre di più in classifica con una gomma che sembra, già al secondo passaggio, a pezzi e allora prova l’azzardo decisivo: entra ai box e, con il suo classico balzo, prende la moto d’asciutto e rientra in pista.

Al terzo giro alcuni piloti di seconda fascia lo imitano: Redding, Bautista, Folger e Iannone, il quale al rientro ai box scivola nel tentativo di evitare in extremis l’Aprilia uscente di Aleix Espargaro. Durante la quarta tornata tocca ai big, come Lorenzo (che però perde un enorme quantità di tempo per i suoi soliti problemi di adattamento), Vinales, Pedrosa e Petrucci. In pista i primi tre (Rossi, Zarco e Dovizioso) rimangono fuori e quel giro in più per i due italiani sarà fatale. Lo saranno ancora di più i due giri aggiuntivi di Zarco.

Alla fine dei cambi moto, anche più confusionari e caotici del solito, la classifica vede Marquez nettamente in testa davanti a Redding, Espargaro (penalizzato di tre posizioni per l’incidente al pit) e Abraham in lotta tra loro. Pedrosa è quinto, Petrucci sesto, mentre Lorenzo che era in testa si ritrova al rientro la moto impreparata e spenta e scende vertiginosamente in classifica, addirittura in 19a piazza. Rossi e Dovizioso al rientro sono 13° e 14°, con serie difficoltà anche a sorpassare Pol Espargaro.

Nella lotta per il podio Pedrosa si sbarazza in un paio di giri di Abraham, Redding ed Espargaro, consolidando anche lui da lì in poi la seconda posizione. Nei primi sei ci sono ben tre Ducati, ma tutte non ufficiali e tutte in difficoltà, eccetto quella di Petrucci che passa a sua volta il suo compagno in Pramac Redding e poi l’altra moto italiana, l’Aprilia di Espargaro. Nel frattempo cade Bautista in curva 10, demolendo completamente la moto.

Anche Vinales va all’attacco e supera senza troppi complimenti Redding ed Espargaro, entrambi in crisi di gomme, mentre la rimonta dei due italiani Rossi e Dovizioso si concretizza, dopo i loro sorpassi su Abraham. Sfruttando la penalizzazione di Espargaro superano anche la moto di Noale, ponendosi dietro a Petrucci.

A cinque giri dalla fine nelle retrovie cade Baz, imitando Bautista nella devastazione della sua GP15.2, mentre davanti Rossi si libera di Petrucci e si ritrova quinto dopo le HRC Repsol, Vinales e Crutchlow. L’unico raggiungibile per il pesarese è proprio l’inglese, mentre Dovizioso può solo sperare nel sorpasso del compagno di marca Petrucci. Quest’ultimo arriva a due giri dalla fine, mentre quello di Rossi avviene alla curva 5 proprio all’ultimo giro. Marquez, in tutto ciò, va a vincere in scioltezza e in piedi sulle pedane, con Pedrosa e Vinales dietro di lui. Podio tutto spagnolo per la MotoGP.

In classifica piloti quello di Brno è stato un vero e proprio colpo da K.O. da parte di Marquez, che ora ha 14 punti di vantaggio sul suo primo inseguitore, Vinales (154 a 140), mentre Dovizioso e Rossi rimpiangono enormemente gli errori strategici del loro muretto box e si ritrovano ora rispettivamente a 21 e 22 punti di distacco. Il round ceco sorride anche al “CamomilloPedrosa, che si ritrova ora a 31 punti dalla testa ma comunque più vicino agli altri inseguitori.

Il mondiale proseguirà tra appena sette giorni nel circuito austriaco di Spielberg, sul vecchio A1 Ring, ovvero l’attuale Red Bull Ring. Qui la Ducati sembra la favorita assoluta e Jorge Lorenzo potrebbe rifarsi dalle pesanti batoste prese nelle ultime tre gare di campionato. “DesmoDovi” invece avrà l’obbligo di non commettere errori su una pista in cui la Honda potrebbe soffrire non poco e dove invece la Ducati potrebbe avere campo libero.

Qui troverete i risultati e la classifica completa di questa gara.

Fonte immagine: motogp.com

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