MotoGP | GP Repubblica Ceca: Marc Márquez incontrastabile, vince anche a Brno

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 4 Agosto 2019 - 16:08
Tempo di lettura: 5 minuti
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MotoGP | GP Repubblica Ceca: Marc Márquez incontrastabile, vince anche a Brno

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Dopo una qualifica come quella di ieri, onestamente era difficile aspettarsi un esito diverso per il Gran Premio della Repubblica Ceca della MotoGP. Marc Márquez ha completato un weekend di supremazia assoluta conquistando il sesto successo stagionale e il 50a nella classe regina, traguardo raggiunto solo da quattro piloti nella storia di questo sport. L’opposizione degli avversari è stata inutile, ed è stata principalmente dalla Ducati e da Andrea Dovizioso, che ritorna a podio dal Mugello ma che vede un altro possibile weekend favorevole alla Desmosedici andare nelle mani dello spagnolo. Tripletta spagnola per le tre classi quest’oggi.

Giornata comunque positiva per le moto bolognesi, con Jack Miller che ha portato a casa un bel podio per sé e il team Pramac, replicando il terzo posto di Austin; è probabilmente la maniera migliore per festeggiare un rinnovo che sembra prossimo col team italiano. Quarto posto per Álex Rins, che ha dovuto cedere il passo all’australiano nelle battute finali. E’ andata ancora peggio alla Yamaha, con Rossi primo tra le M1 al sesto posto e Viñales, dato tra i favoriti per il podio, solo decimo al traguardo dopo una pessima partenza.

LA CRONACA

Tutto pare pronto per l’ultima gara della giornata, ma subito dopo il podio della Moto2 arriva uno scroscio di pioggia nella prima parte della pista. Il resto della pista invece si salva, ma queste condizioni non rendono possibile l’utilizzo né delle slick né delle rain. La partenza viene posticipata e, dopo diversi passaggi della Safety Car per asciugare il tratto incriminato, essa viene rimandata a quaranta minuti dall’orario originale, per una gara di venti giri.

Alla partenza Márquez scatta bene mentre Miller al suo fianco no, e deve così cedere la posizione al suo compagno di marca Dovizioso. Parte anche peggio Zarco che dopo le prime curve è già relegato nelle retrovie, con Rins che eredita quindi la quarta posizione. Il francese si rende anche protagonista di un contatto alla curva 4, che mette fuori gioco due piloti: Johann mantiene l’interno ma entra in contatto con Morbidelli, che a sua volta stende Mir.

Un’altra partenza disastrosa è quella di Viñales, 15° alla fine del primo giro, mentre Rossi è sesto ma tappato dalla KTM RC16 di Pol Espargaró. Questo permette ai primi quattro (Márquez, Dovizioso, Miller, Rins) di creare un buco di tre secondi sugli inseguitori, che non verrà più colmato fino a fine gara. Rins nel frattempo sorpassa Miller alla curva 3 per guadagnare il podio virtuale, mentre il campione del mondo al comando cerca di forzare il ritmo.

L’altra GP19, guidata da Danilo Petrucci, subisce invece l’attacco di Crutchlow, che in meno di un giro si accoda anche dietro al duo Espargaró-Rossi. “The Doctor” passa la KTM alla curva 5 ma verrà poi passato dal britannico, decisamente più veloce in questa fase della corsa. Le posizioni davanti rimangono congelate, e il gap tra i due rivali davanti oscilla tra i tre decimi e il mezzo secondo.

La rimonta di Viñales dietro comincia in maniera piuttosto timida solo verso metà gara, col sorpasso su Oliveira per una misera 13a posizione; qualche giro dopo “Top Gun” rimonterà sul duo Espargaró-Nakagami, con Pol in totale sofferenza sulla sua KTM. Davanti, Márquez (nonostante una chiusura di sterzo alla curva Schwantz) comincia a chiudere in cassaforte il successo a otto giri dalla fine, relegando Dovizioso prima a otto decimi e poi, due giri dopo, oltre i due secondi di distacco. Ci prova Rins ad approfittare del momento di difficoltà del ducatista ma a sua volta viene riavvicinato da Miller.

La battaglia per il terzo posto è l’unico spunto di riflessione negli ultimi giri, con Miller che attacca alla curva 1 lo spagnolo della Suzuki ma subisce l’incrocio a centro curva, per poi ritentare con successo in fondo al primo discesone; nelle retrovie Viñales guadagna un decimo posto che equivale a una magra consolazione viste le premesse. Marc Márquez invece festeggia la 50a vittoria in classe regina, diventando il quarto pilota a riuscirci dopo Agostini, Doohan e Rossi. Sul podio le due Ducati, poi Rins, Crutchlow, Rossi, Quartararo, Petrucci, Nakagami e appunto Viñales a concludere la top ten.

Nella classifica piloti l’unico spunto d’interesse potrebbe essere la lotta per il secondo posto in classifica, considerando che il “Cabroncito” ha ora 210 punti e 63 di vantaggio sul “Dovi”, che a sua volta ha riguadagnato qualcosa nella generale su un Petrucci ben poco incisivo oggi. Si riavvicina a “Petrux” Álex Rins (129 a 114), mentre Viñales ha ora un solo punto di vantaggio su Rossi (91 a 90).

Tra appena una settimana ci sarà il Gran Premio che ci traghetterà definitivamente verso la seconda parte di stagione, quello d’Austria al Red Bull Ring. Un feudo Ducati, luogo dove il marchio bolognese vince ininterrottamente dal 2016 (anno del ritorno in calendario di questa corsa), ma osservando la gara di Brno è lecito chiedersi se Marc Márquez non possa essere il favorito anche lì. Si prospetta una gara difficile anche per la Yamaha, in una pista con lunghi rettilinei e tante accelerazioni da basse velocità.

Qui i risultati del decimo round stagionale e la classifica piloti.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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