MotoGP | GP Repubblica Ceca: Brad Binder riscrive la storia, prima vittoria alla terza gara

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
9 Agosto 2020 - 16:05
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La KTM si vendica delle tante sconfitte e ottiene il primo successo con il debuttante, prima vittoria di un sudafricano in classe regina. Morbidelli chiude secondo davanti a Zarco, crollo di Quartararo settimo. Disastro per Dovizioso e Viñales.


Il Gran Premio della Repubblica Ceca 2020 classe MotoGP lo si potrebbe definire come un evento di quaranta minuti circa in cui il mondo si è ribaltato. A vincere una gara di Brno che passerà alla storia è stato quello che in molti, nonostante i risultati un po’ scadenti ottenuti a Jerez, avevano identificato come un altro possibile futuro fenomeno della MotoGP. Una parziale conferma potrebbe essere arrivata già oggi a questi proclami, poiché Brad Binder ha ottenuto il suo primo successo in MotoGP alla sua terza gara iridata.

Con questo risultato, il #33 della KTM infrange un sacco di record: è il primo pilota sudafricano a conquistare un successo in classe regina, ha permesso al marchio austriaco di ottenere la sua prima vittoria nella categoria, è il ritorno al successo di un pilota africano nella categoria massima dai tempi di Jim Redman ad Assen 1966, e anche il primo successo di un pilota proveniente dall’Africa in MotoGP. Tutto questo fa il paio con una giornata storica anche per il suo team, che dopo tre anni di inferno con qualche sprazzo di purgatorio può finalmente godere del primo successo. E chissà che non sia il primo di tanti con lo stesso Binder.

Anche il resto del podio rispecchia la particolarità della giornata. In seconda posizione è giunto Franco Morbidelli su Yamaha Petronas, autore di una splendida partenza e a lungo in prima posizione, prima di dover cedere il passo a un Binder scatenato; un peccato da un certo punto di vista, poiché l’italo-brasiliano avrebbe potuto completare la tripletta italiana Moto3-Moto2-MotoGP. Sul gradino più basso del podio è giunto il poleman Johann Zarco, che non si è dimostrato veloce solo sul giro secco ma anche nella gestione degli pneumatici, che in questo GP ha fatto la differenza. Il francese non ha potuto attaccare Morbidelli per una penalità ricevuta con tanto di long lap penalty effettuato, a seguito di un contatto di gara con Pol Espargaró.

Avendolo nominato, lo spagnolo è probabilmente stato l’unica nota negativa della gara del team ufficiale KTM. Nonostante la penalità sia stata data al suo ex-compagno di box, la manovra di chiusura in curva 1 dello spagnolo era piuttosto evitabile, considerando poi le conseguenze che ha avuto. Fa strano che la prima vittoria del marchio non sia stata infatti ottenuta da lui, perciò vedremo che succederà in Austria. Anche il team Tech3 non ha fatto male con Miguel Oliveira, sesto e in lotta all’ultimo giro con Valentino Rossi, mentre il suo compagno Lecuona è scivolato nei primi giri, portando con sé l’incolpevole Joan Mir.

In quarta posizione, a un solo decimo da Zarco in un arrivo quasi in volata, ha terminato Álex Rins sull’altra Suzuki. Nonostante l’infortunio ancora problematico alla spalla destra, il #42 ha ottenuto il suo primo risultato di rilievo in questo 2020, magari per poter tornare in lotta per l’iride in extremis. E’ difficile immaginarsi una Suzuki in lotta per il successo nella prossima gara, ma dopo la giornata odierna abbiamo imparato a non dare nulla per scontato.

Se la Yamaha 2019 di Morbidelli si è comportata bene, non si può dire lo stesso dei modelli 2020. Valentino Rossi, facendo la “formichina” in questa gara, ha ottenuto un quinto posto niente male, seppur non soddisfacente quanto il podio ottenuto nel GP di Andalusia. Ben peggiore la gara di Maverick Viñales, pessima sin dalle prime curve: lo spagnolo, pur essendo partito abbastanza bene, è rimasto intruppato insieme ad altri piloti, concludendo il primo giro all’ottavo posto. Da quel punto in poi “Top Gun” non ha fatto mezzo passo avanti, ma anzi perdendo posizioni su posizioni, fino a terminare 14°. Infine da segnalare la gara di Quartararo, partita forte all’inseguimento del compagno Morbidelli ma terminata al settimo posto, in preda ai problemi di gomme sulla durata.

La situazione della Ducati non è molto migliore, anzi: escludendo Zarco, la seconda Ducati arrivata al traguardo è giunta solo nona con Jack Miller, che ha recuperato qualche posizione nel finale. Andrea Dovizioso invece non ha concretizzato la rimonta nel quale si sperava, terminando solo 11° davanti al compagno Petrucci. Un risultato altamente deludente, specie se consideriamo le aspettative e il risultato ottenuto dal pilota Avintia. Davanti a “Dovi” è giunto Aleix Espargaró, grande protagonista nei primi giri con la sua Aprilia ma anche lui calato, pur ottenendo un buon decimo posto.

Infine il capitolo Honda, salvato in minima parte dall’ottavo posto di Takaaki Nakagami. Un po’ come Miller, il nipponico è andato forte nell’ultima parte di gara, arrivando a solo un secondo da Quartararo. Le Honda 2020 invece, un po’ successo con le Yamaha 2020, sono arrivate molto più indietro rispetto al modello 2019: Cal Crutchlow, in una pista di solito molto amica per lui, ha terminato 13° a 18” da Binder, mentre le due moto Repsol hanno finito in 15a e 18a posizione, rispettivamente con Álex Márquez e Stefan Bradl.

La classifica piloti non subisce grandi scossoni, se non il recupero di Morbidelli ma soprattutto la risalita improvvisa di Binder e Zarco. L’italo-brasiliano sale al terzo posto a 31 punti, a pari con Dovizioso ma forte di un secondo posto come miglior risultato, dietro a Quartararo e Viñales. Il francese ha adesso un vantaggio di 17 punti sullo spagnolo, mentre Binder e Zarco sono quinto e sesto a pari punti, a quota 28. Rossi settimo, a 27.

Il prossimo appuntamento è previsto tra sette giorni, col Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring, pista di casa del marchio che ha vinto quest’oggi. Chissà se uno dei piloti della Casa di Mattighofen replicherà l’impresa odierna, o se la Ducati continuerà col suo dominio in questa pista. Sarà interessante anche capire se ci sarà il ritorno tanto atteso di Marc Márquez, per poter rimettere la Honda in gioco.

Qui i risultati di questa gara e la classifica iridata aggiornata.

Fonte immagine: press.ktm.com

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