Segue la cronaca del Gran Premio della Repubblica Ceca classe MotoGP, che ha visto vincere il debuttante Brad Binder in sella KTM RC16S ufficiale, entrambi al primo successo nella categoria. La gara, iniziata alle due del pomeriggio, è durata ventuno giri e si è corsa in condizioni di completo asciutto.
Prima dell’inizio della gara, la Michelin comunica le scelte sugli pneumatici. Per l’anteriore c’è la scelta univoca della Hard, mentre sul posteriore ci si divide in buona parte tra Medium e Soft. Viñales, Zarco e Morbidelli optano per un compound più morbido, mentre Rossi, Quartararo e Binder scelgono la gomma media.
Alla partenza scattano molto bene le Yamaha Petronas, al contrario di Zarco che non riesce a sfruttare la pole position e nel giro di poche curve finisce in sesta posizione. In terza si pone invece Aleix Espargaró, che con la sua Aprilia insidia e supera anche il leader della classifica, nel cambio di direzione 3-4. Alle loro spalle le KTM dell’Espargaró più piccolo, Pol, e Brad Binder, partite bene. Viñales invece non riesce partire decentemente e alla fine del primo giro è ottavo tra Rins e Rossi; ancora più indietro Dovizioso, che però ha recuperato quattro posizioni ed è 14° adesso.
Alla fine del secondo giro il forlivese ne recupera altre due mettendosi dietro a Petrucci, mentre Binder dà spettacolo con due sorpassi da brivido sui due Espargaró (in particolare quella sulla moto gemella, che riesce a passare all’esterno di curva 3). Adesso il sudafricano è terzo e alla caccia delle due Yamaha davanti, mentre le due ufficiali si scambiano di posizione con Rossi ottavo e Viñales nono. Alla 13, sempre al secondo passaggio, cadono Lecuona e Mir a seguito di un contatto causato dal primo, che scivolando si è portato con sé il suzukista.
Anche Zarco si dà da fare e ben presto supera i due fratelli grazie al motore della sua Ducati. Mentre Aleix perde terreno, Pol si rifà poco dopo superando il francese al sesto giro, mentre Binder si aggancia al codone di Quartararo. Il vantaggio di Morbidelli, in questa fase, rimane stabile sul secondo e quattro decimi. Malissimo sia le Ducati che le Honda ufficiali, tutte oltre la decima posizione.
Pol ora fa da traino a Zarco e insieme i due cominciano a rosicchiare qualche decimo alla coppia Quartararo-Binder, mentre più indietro Aleix perde la sesta piazza a favore di Álex Rins, autore di una splendida gara sulla Suzuki nonostante la spalla lussata.
L’attacco delle KTM si fa ancora più concreto poco dopo: al nono giro Binder rompe gli indugi e alla curva 3 sorpassa “El Diablo”, che subisce anche l’attacco della seconda KTM. Espargaró va però molto largo alla 13 lasciando spazio a Quartararo per rientrare e soprattutto a Zarco per riavvicinarsi. Uno degli episodi più discussi della gara avviene poco dopo: in curva 1 il #44 va ancora largo e Zarco si mette all’interno del lungo curvone, con Espargaró che comincia a chiudere la traiettoria; il ducatista si ritrova chiuso e i due entrano in contatto con Pol che cade e termina quella che poteva essere una gara trionfale per lui. I commissari intanto mettono sotto investigazione l’incidente.
Questo non ferma Zarco dallo sverniciare Quartararo sul rettilineo nel giro successivo, con Fabio chiaramente in difficoltà sulle sue gomme. L’altra KTM superstite invece vola, riducendo il distacco da Morbidelli a soli sei decimi di secondo. Più indietro, anche Oliveira sta facendo bene sulla moto di Hervé Poncharal, superando Viñales per la nona posizione e mettendosi alle spalle dell’Aprilia, superata anche da Rossi.
A nove giri dalla fine, il sogno della KTM comincia a diventare realtà: Binder è negli scarichi di Morbidelli e l’attacco arriva alla Schwantz, con successo. Il sudafricano s’invola verso la vittoria mentre alle sue spalle la situazione continua a cambiare. Zarco viene sanzionato per il contatto con Espargaró con un long lap penalty (che esegue nel giro successivo rimanendo davanti a Quartararo), mentre Viñales continua a perdere terreno e posizioni, stavolta da Nakagami e Dovizioso.
Le posizioni sembrano congelate, ma anche Zarco comincia a pagare caro il consumo della gomma posteriore, cominciando a diventare preda degli inseguitori. Rins gli è subito alle spalle, mentre Quartararo cala vertiginosamente perdendo ben tre posizioni, oltre che da Rins anche da Rossi e Oliveira. Negli ultimi giri Zarco tiene disperatamente la posizione nei confronti di Rins nonostante i problemi in trazione, conservando quindi la terza posizione.
Quello di Binder è un successo che entra di diritto nella storia, davanti a Franco Morbidelli e appunto a Zarco. Rins chiude quarto, un ottimo risultato considerando la situazione fisica dello spagnolo, seguito da Rossi, Oliveira e Quartararo. Solo 11° Dovizioso, addirittura 14° Viñales, in quella che forse è stata la sua peggior gara da quando è in Yamaha.
Ecco i risultati del Gran Premio e la classifica iridata.
Fonte immagine: motogp.com
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