MotoGP | GP Qatar 2021: Maverick Viñales torna alla vittoria e regola le ambizioni Ducati

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Francesco Carbonara @https://twitter.com/CarboKart_
28 Marzo 2021 - 20:30
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Maverick Viñales vince e convince in Qatar, precedendo in rimonta le due Ducati di Zarco e Bagnaia. 4° Mir, A. Espargarò porta l’Aprilia in 7° posizione. Bastianini centra la top 10, Rossi 12°.

Maverick Viñales vince il primo Gran Premio della stagione 2021, classe MotoGP. L’alfiere Yamaha, a digiuno di successi di matrice qatariota dal 2017, parte subito col piede giusto, ribaltando le aspettative della vigilia, che vedevano il plotone Ducati dominare con relativa facilità. A dispetto di una partenza tutt’altro che brillante, la successiva rimonta a suon di percorrenza curva e staccate decise ha permesso al #12 di neutralizzare il vantaggio velocistico delle moto di Borgo Panigale e conquistare 25 punti preziosissimi.

L’offensiva Ducati, perlomeno sul circuito di Losail evidenzia, a sorpresa, come miglior combattente, Johann Zarco. Il francese, seppur storicamente molto a suo agio su questo tracciato, sfodera una prestazione di inaspettato e cristallino livello, sopperendo al crollo delle gomme molto più efficacemente delle altre GP21. Anche più di quella di Bagnaia, protagonista per tre quarti di gara di una fuga in solitaria, ma ridimensionato nel finale.

E’ pienamente positiva la gara di Joan Mir che, rimontando dalla decima casella in griglia, assaggia per qualche secondo l’ebrezza del podio, salvo poi vederselo sfumare per un’evidente e incontrastabile disparità di velocità di punta tra Suzuki e Ducati. Il campione del mondo in carica, in ogni caso, risponde presente, regolando con agilità due rivali cruciali in campionato, Fabio Quartararo e Álex Rins, a più tratti protagonisti di fasi di gara molto positive.

Brillante il 7° posto di Aleix Espargaró, che acquisisce ancor più valore se lo si raffronta al distacco cronometrico: poco meno di 6 secondi dalla vetta, su una pista che, tendenzialmente, dovrebbe mettere in luce più i difetti che i pregi della moto di Noale. Subito dietro transita suo fratello Pol, che completa il suo battesimo in sella alla Honda con un’incoraggiante seconda metà di gara. Crolla in 9° posizione Jack Miller, rendendo vane tutte le aspettative che lo vedevano papabile vincitore del Gran Premio.

Da incorniciare, invece, il 10° posto di Enea Bastianini, emerso da una battaglia senza mezzi termini con, in ordine, Stefan Bradl, Valentino Rossi, Miguel Oliveira, Brad Binder e Jorge Martin (autore di una partenza a razzo: 10 posizioni guadagnate). Se il miglior rookie brilla, KTM e Petronas mugugnano, dato che il vice-campione in carica, Franco Morbidelli, per via di una serie di inconvenienti conclude 18°, penultimo, davanti ad un Lorenzo Savadori palesemente in difficoltà.

Immagine: Monster Energy Yamaha MotoGP / Twitter

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