MotoGP | GP Qatar 2007: L’inizio della cavalcata iridata di Casey Stoner

MotoGPStoria
Tempo di lettura: 8 minuti
di Daniele Botticelli @DBDeiman
10 Marzo 2023 - 10:00
Home  »  MotoGPStoria

Il pilota australiano conquistò la sua prima vittoria in MotoGP nella gara inaugurale della stagione 2007, che lo lanciò verso la conquista del titolo mondiale in sella alla Ducati.

La carriera di Casey Stoner è stata sicuramente ricca di successi nonostante abbia gareggiato in MotoGP solamente per sette anni, salutando il Circus del motomondiale al termine del 2012 con un palmares che recita due titoli mondiali, 38 vittorie, 39 pole position, 69 podi e 29 giri veloci ottenuti nella sola Top Class.

Il pilota australiano ha fatto il salto in MotoGP nel 2006 con la Honda del team di Lucio Cecchinello, mostrando subito il suo talento cristallino ottenendo la pole position alla seconda gara del campionato in Qatar, ottenendo poi altri ottimi risultati tra cui il secondo posto ad Istanbul al termine di una spettacolare bagarre per la vittoria, che gli consentono di chiudere il campionato all’ottavo posto con 118 punti.

Le sue prestazioni non sono passate inosservate, con la Ducati che punta su di lui per la stagione 2007 per sostituire Sete Gibernau dopo un anno difficile, caratterizzato anche dal tremendo incidente avuto al via a Barcellona con il compagno di squadra Loris Capirossi che lo ha anche costretto a saltare alcune gare, con il pilota italiano che quel giorno disse addio alla possibilità di lottare per il titolo dopo un avvio di stagione promettente. A Borgo Panigale credono molto nel nativo di Southport, ma al momento delle firme sui contratti, forse, non pensano che con lui in sella alla Desmosedici GP7 quel 2007 si rivelerà un anno magico.

Il campionato 2007 inizia il 14 marzo a Losail, con il Gran Premio del Qatar ancora in programma al sabato e in pieno giorno. La prima pole position dell’anno va a Valentino Rossi in 1:55.002 al termine di una qualifica molto tirata in cui il #46 ha avuto la meglio proprio su Stoner, che porta la sua Ducati #27 in seconda posizione a soli 5 millesimi di ritardo.

La prima fila viene completata dall’altra Yamaha ufficiale di Colin Edwards, capace di precedere le due Honda di Toni Elias e Dani Pedrosa, considerato tra i piloti candidati al titolo e solo quinto con la Honda ufficiale, mentre il Campione del Mondo in carica Nicky Hayden, passato al numero #1 sulla sua moto dopo il titolo ottenuto nel 2006, inizierà la difesa del proprio trono partendo dalla nona posizione, ad oltre un secondo di ritardo dal tempo della pole position.

Da segnalare la presenza della Ilmor GP, che dopo aver esordito sul finale della passata stagione si presenta al via del campionato 2007 con Andrew Pitt e Jeremy McWilliams (quest’ultimo assente in gara per via di una caduta) per quella che sarà la loro unica gara in questa stagione prima dell’addio dovuto alla mancanza di fondi.

LA GARA

Al via Rossi scatta bene e mantiene la prima posizione davanti a Stoner, mentre Edwards ha una partenza a rilento che lo vede perdere due posizioni a vantaggio di Elias e Pedrosa, con Marco Melandri subito dietro ad inseguirlo in sesta posizione davanti alla Suzuki di John Hopkins.

Al termine del primo giro avviene il primo colpo di scena, con Stoner che esce dalla scia di Rossi e lo svernicia sul lungo rettilineo d’arrivo, passando al comando della gara ancor prima di tagliare il traguardo.

Rossi rimane sorpreso dalla progressione del pilota australiano e si ritrova subito ad inseguire, mentre alle sue spalle inizia a farsi minaccioso Pedrosa dopo essersi portato in terza posizione ai danni di Elias e il cui attacco arriva al termine del secondo giro, sempre sul rettilineo del traguardo e sempre sfruttando una maggiore velocità di punta, replicando il sorpasso effettuato da Stoner nel giro precedente; in questo caso, però, Rossi riesce a rispondere e alla frenata della prima curva si riprende il maltolto tornando in seconda posizione.

Stoner comanda la gara con Rossi e Pedrosa alle sue spalle ma smaniosi di tornare al comando, in particolar modo di Rossi che realizza il giro più veloce della gara per poi cercare l’attacco sul pilota della Ducati al quarto giro, cercando l’interno in curva 6 ma finendo lungo e consentendo a Stoner di incrociare la traiettoria per tornare davanti. Rossi subisce il colpo e una volta tornati sul rettilineo del traguardo viene attaccato da Pedrosa per la seconda posizione, riuscendo però a rimanere davanti con una gran staccata all’esterno di curva 1.

Valentino però non si dà per vinto e nel corso del sesto giro riesce anche a tornare in testa alla corsa al termine del quinto giro, ma una volta tornati sul traguardo si ripete il copione visto all’inizio, con Stoner che prende la scia della Yamaha sverniciando il pilota italiano ancor prima di oltrepassare la linea del traguardo, sfruttando nuovamente la gran potenza sprigionata dal motore della propria Ducati.

MotoGP
Stoner al comando della gara inseguito da Rossi (credit photo: Ducati Media)

Rossi riesce nuovamente a superare Stoner nel passaggio successivo in curva 6, trovando nella parte centrale della pista di Losail l’unico punto in cui può contrastare il giovane pilota australiano, che invece ha pane per i suoi denti nel lungo rettilineo d’arrivo, dove per l’ennesima volta riesce a tornare davanti al pilota della Yamaha al termine del sesto giro.

La lotta per la vittoria è ormai una questione riservata a loro due, con Pedrosa che rimane alla finestra in terza posizione cercando di inserirsi nella bagarre all’inizio del settimo e dell’ottavo passaggio, trovando però l’ottima difesa di Rossi. Il tutto mentre Loris Capirossi termina la propria gara nella ghiaia, cadendo all’ultima curva nel tentativo di rimanere agganciato al gruppo di testa.

Al nono giro Rossi realizza il giro più veloce della gara tornando a farsi minaccioso su Stoner sempre nella parte centrale del tracciato, con il #27 che puntualmente allunga nei pressi del traguardo.

Arrivati a metà gara la coppia di testa inizia ad allungare, approfittando anche della bagarre ingaggiata da John Hopkins con Pedrosa per il terzo posto, con il pilota della Suzuki che passa davanti al termine dell’11° giro prima di subire la risposta da parte del pilota spagnolo.

Gli ultimi 10 giri di gara vedranno Stoner controllare alla perfezione la situazione non sbagliando nulla, nonostante Rossi rimanga ancorato alle proprie calcagna non riuscendo però a tornargli davanti nemmeno nella tecnica parte centrale della pista, in cui si avvicina molto al proprio avversario.

Rossi torna davanti al 19° giro con un bel sorpasso all’interno della curva 10, ma Stoner non si scompone e si affida nuovamente alla velocità di punta della sua moto per sverniciare nuovamente il suo avversario sul rettilineo d’arrivo terminando il giro in testa alla corsa, rimanendovi anche alla staccata della prima curva.

Rossi non ne ha più e gli ultimi due giri diventano così trionfali per Casey Stoner, che va così a vincere il Gran Premio del Qatar e ad ottenere così la propria prima vittoria in carriera nella MotoGP, alla prima gara da pilota Ducati. Una vittoria strameritata per l’allora 21enne pilota australiano, consolidata dal giro più veloce realizzato all’ultimo giro e arrivata dopo un’intensa lotta contro Valentino Rossi, che deve accontentarsi del secondo posto dopo averle provate tutte per contenere la furia del #27.

MotoGP
Casey Stoner portato in trionfo dal suo team al parco chiuso dopo la vittoria del GP in Qatar (credit photo: Ducati Media)

Terzo posto per Dani Pedrosa, che nella seconda metà di gara ha mollato la presa sul duo di testa riuscendo però ad assicurarsi il gradino più basso del podio precedendo sul traguardo John Hopkins, eroico quarto con la Suzuki nonostante provasse forte dolore alla mano destra durante tutta la gara e venendo immediatamente curato una volta rientrato ai box. Quinto posto per Marco Melandri, mentre per il Campione del mondo in carica Nicky Hayden è stata una gara da dimenticare, conclusa solamente ottavo alle spalle dell’altra Suzuki di Chris Vermeulen e lontanissimo dai primi.

Stoner viene celebrato dagli uomini Ducati al parco chiuso e sul podio, dando il via a quella che sarà una cavalcata trionfale in una stagione storica. Dopo la vittoria in Qatar il pilota australiano vincerà altre nove gare, arrivando ad un totale di 10 vittorie con 14 podi complessivi che gli valsero il titolo mondiale 2007 con tre gare d’anticipo, chiudendo i giochi a Motegi nel giorno dell’ultima vittoria in MotoGP di Loris Capirossi.

L’ingaggio di Stoner all’epoca è stata una grande scommessa dai vertici Ducati, che però è stata ampiamente ripagata già al primo anno. Un azzardo confermato proprio da Livio Suppo, l’allora Team Manager di Ducati MotoGP, che in un’intervista al programma tv Sfide raccontò le valutazioni fatte dalla casa di Borgo Panigale sull’ingaggio di Stoner per la stagione 2007: “Avevamo la possibilità di continuare con Sete che però stava già iniziando a pensare di volersi ritirare, oppure prendersi un grosso rischio e ingaggiare un ragazzino giovanissimo che aveva dimostrato di essere molto veloce, tanto quanto però aveva mostrato di essere poco costante e cascatore”.

A convincerlo però fu l’allora collaudatore della Ducati Vittoriano Guareschi, che sempre a Sfide rivelò: “Dissi a Livio: ‘se impara a stare in piedi questo qua è uno che ne picchierà tanti’”. E, a conti fatti, nel 2007 andò proprio così.

Immagini: Ducati Media

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO