MotoGP | GP Portogallo 2008: la prima vittoria di Jorge Lorenzo in top class

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di Daniele Botticelli @DBDeiman
13 Aprile 2021 - 14:00
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Alla sua terza gara in MotoGP il pilota spagnolo conquista il suo primo successo nella categoria sul circuito di Estoril, regolando Pedrosa e Rossi iniziando ad affermarsi tra i top del campionato.


Jorge Lorenzo è stato indubbiamente uno dei migliori piloti nella storia recente del motociclismo e i suoi numeri in carriera lo dimostrano: 5 titoli mondiali (di cui 3 in MotoGP), 68 vittorie, 152 podi, 69 pole position e 37 giri veloci in 296 gare parlano ampiamente per lui.

Il nativo di Palma di Maiorca ha iniziato a farsi notare sin dagli inizi della sua carriera, dall’esordio in 125cc a 15 anni e 1 giorno (record di tutti i tempi) nel 2002 ai due titoli mondiali conquistati in 250cc nel 2006 e 2007 con l’Aprilia del team Fortuna, dando grandi dimostrazioni di forza rispettivamente con otto e nove vittorie stagionali.

Questi risultati convincono la Yamaha ad ingaggiarlo per la stagione 2008 di MotoGP direttamente nel team ufficiale affiancandolo a Valentino Rossi, all’epoca 7 volte Campione del mondo e voglioso di rivalsa dopo un deludente 2007 che lo ha visto perdere il titolo contro Casey Stoner e la Ducati in modo netto e un po’ sorprendente dati i pronostici della vigilia (schierati prevalentemente dalla parte del fenomeno di Tavullia), chiudendo la stagione addirittura al terzo posto dietro anche a Dani Pedrosa sulla Honda Repsol.

Lorenzo fa vedere sin da subito che ci sa fare, conquistando la pole position già alla sua prima gara in MotoGP, in Qatar, davanti alle Yamaha Tech3 di James Toseland (anche lui al debutto da Campione del mondo Superbike) e Colin Edwards, chiudendo poi la gara al secondo posto alle spalle di Stoner. Lorenzo si ripete anche nella gara seguente in Spagna, a Jerez, conquistando la pole position con tanto di record della pista per poi chiudere la gara al terzo posto dietro Pedrosa e Rossi.

Il 13 Aprile 2008 si va in Portogallo e il copione delle qualifiche è ormai lo stesso, con il maiorchino ancora una volta il più veloce: Jorge Lorenzo conquista la terza pole position in altrettante gare con il tempo di 1:35.715, con Dani Pedrosa e Valentino Rossi ad affiancarlo sulla prima fila del circuito di Estoril.

LA CRONACA

Al via Lorenzo, con il #48 sul cupolino per via del suo manager dell’epoca Daniel Amatriain, non parte benissimo e viene sfilato sia da Pedrosa, autore di una delle sue solite partenze “a fionda”, che dallo stesso Rossi, ritrovandosi alla prima curva in terza posizione seguito da Andrea Dovizioso, suo avversario nelle stagioni trionfali in 250cc e anche lui al debutto in MotoGP con la Honda privata del team Scot, autore a sua volta di un ottimo avvio di stagione con il quarto posto in Qatar come biglietto da visita.

Rossi attacca subito Pedrosa ma allarga la traiettoria all’interno della curva 3 costringendo lo spagnolo a seguirlo all’esterno, Lorenzo ne approfitta e si infila nello spazio all’interno lasciato libero dal suo compagno di squadra superandoli entrambi, tornando in testa alla gara dopo un corpo a corpo con Rossi durato diverse curve: al termine del primo dei 28 giri di gara Jorge Lorenzo conduce il Gran Premio del Portogallo davanti a Rossi e Dovizioso, che nel frattempo si era portato in terza posizione scavalcando Pedrosa.

Rossi non ci sta e passa al comando alla prima curva del secondo giro sfruttando la scia del suo compagno di squadra, mentre iniziano a sventolare le bandiere bianche per via di alcune gocce di pioggia che iniziano a cadere sul circuito dell’Estoril, dando ai piloti la possibilità di cambiare moto passando dalle gomme d’asciutto alle gomme da bagnato. Ma il cielo rimane sereno, e ciò non influirà sull’andamento della gara.

Pedrosa si riporta subito davanti a Dovizioso, con John Hopkins che con la Kawasaki si avvicina imperiosamente al quartetto di testa, il tutto mentre Stoner arranca in nona posizione per poi perdere ulteriore terreno nei giri successivi. Rossi cerca di prendere il largo ma Lorenzo non lo molla, nonostante abbia Pedrosa alle calcagna: il maiorchino disegna delle traiettorie leggermente diverse rispetto a Valentino facendo scorrere di più la sua moto nei lunghi curvoni del tracciato, una caratteristica del suo stile di guida che sarà uno dei punti di forza nella sua carriera.

Lorenzo mette in mostra anche un’ottima frenata, che in più occasioni gli consente di difendersi dai numerosi tentativi di attacco di Pedrosa alla prima curva, in fondo al rettilineo di partenza, senza perdere il contatto con il suo compagno di squadra al comando della gara. All’inizio dell’undicesimo giro, però, l’attacco di Pedrosa va a segno e l’alfiere Honda si riporta così in seconda posizione, ma tempo due giri e Lorenzo si riprende il maltolto sempre alla prima curva, con un sorpasso molto deciso nei confronti del suo connazionale spagnolo riprendendo così la caccia a Rossi, che nel frattempo non è riuscito a scappare via da questo gruppetto.

Forte del giro più veloce della gara realizzato, al 13° passaggio Lorenzo ne ha di più di Rossi e lo supera alla chicane in salita delle curve 9-10 con una bellissima manovra che lo porta in testa alla gara: un sorpasso preparato uscendo molto più forte dalla curva precedente rispetto a Rossi, andando così ad affiancarlo nel cambio di direzione per poi passarlo all’interno della chicane successiva. Una manovra pulita ed efficace alla quale il #46 non può rispondere.

Con pista libera Lorenzo inizia a scappare via mentre alle sue spalle inizia il duello tra Rossi e Pedrosa per la seconda posizione, vinto dallo spagnolo grazie ad un bel sorpasso alla curva 7 in occasione del 14° giro.

La seconda metà di gara perde sia Dovizioso che Nicky Hayden, caduti nell’arco di due giri mentre erano saldamente in Top5, con Lorenzo che continua a comandare la gara aumentando il suo vantaggio su Pedrosa a quasi due secondi, per poi gestirlo mantenendo la calma fino al traguardo. Jorge Lorenzo vince così il Gran Premio del Portogallo e conquista il suo primo successo in MotoGP alla sua terza gara in classe regina! Il 20 enne spagnolo si è ufficialmente inserito tra i top del campionato e dopo il traguardo molti suoi avversari gli fanno i complimenti, tra cui il campione del mondo in carica Casey Stoner (solo sesto all’arrivo dopo un weekend complicato per se e per la Ducati), prima di piantare tra la ghiaia del circuito dell’Estoril la bandiera della “Lorenzo’s Land”, che diventerà la sua celebre esultanza dopo ogni vittoria conquistata.

Sul podio insieme a lui salgono Dani Pedrosa, secondo e a pari punti con Jorge in testa al campionato, e il suo compagno di squadra Valentino Rossi, terzo, che rende l’onore delle armi al giovane Lorenzo: da lì inizierà una grande rivalità tra i due contraddistinta da alcuni episodi particolari, come il muro fatto erigere tra le due metà del box Yamaha, lo spettacolare duello nel GP di Catalunya 2009 deciso all’ultima curva e il controverso finale di stagione nel 2015, anno dell’ultimo titolo conquistato in carriera da Lorenzo a discapito di Rossi che ha visto svanire la possibilità di vincere il suo decimo mondiale. Ma ciò non toglie che il 13 Aprile 2008 sia nata una nuova stella della MotoGP, dal nome di Jorge Lorenzo Guerrero.

Qui i risultati completi della gara.

Immagini: ansafoto.ansa.it

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