MotoGP | GP Olanda: Maverick Viñales riporta al successo la Yamaha

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
30 Giugno 2019 - 15:44
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Maverick Viñales pone fine al suo brutto periodo d’inizio stagione e torna a vincere in MotoGP, in una delle gare più amichevoli alla Yamaha essendoci riuscito al TT di Assen. Dalla prima fila lo spagnolo è partito bene come poche volte gli succede e, nonostante qualche sbavatura che poteva mettere a repentaglio il suo risultato, è riuscito a prevalere su Márquez e Quartararo tornando a vincere dopo un digiuno di dieci Gran Premi, dalla gara di Phillip Island in Australia.

Con la seconda posizione Marc Márquez si appresta a chiudere la pratica mondiale già con largo anticipo. Lo spagnolo ha cercato di tenere il ritmo del connazionale optando per una gomma morbida anziché una dura, ma negli ultimi giri ha dovuto inchinarsi all’avversario. Terza posizione per Fabio Quartararo, vittima di gravi problemi di stabilità sulla sua moto ma capace comunque di giungere a podio per la seconda gara consecutiva. Quarto posto per Andrea Dovizioso, mentre è caduto Álex Rins proprio mentre era al comando.

LA CRONACA

Come anticipato dalle previsioni, la temperatura è sì alta ma leggermente meno rispetto al sabato, grazie anche al vento che soffia verso nord-est. Le soluzioni scelte dai piloti sulle gomme Michelin sono principalmente su Hard e Soft al posteriore e Medium all’anteriore: Rins preferisce una morbida al retrotreno della sua Suzuki, così come Márquez, mentre le due Yamaha in prima fila scelgono due Hard.

Alla partenza Viñales non scatta benissimo venendo scavalcato da Rins ma anche dall’altra Suzuki di Joan Mir, ma riesce a tenere l’interno e conservare il terzo posto, prima che un attacco di Quartararo alla curva 4 lo faccia scendere di una posizione. Anche Márquez su Honda cerca di superarlo alla curva 6 ma il catalano gli risponde in accelerazione prima della curva 8. Partito bene Dovizioso, sesto davanti al compagno Petrucci.

Le due Suzuki mantengono agevolmente le prime due posizioni per un paio di giri con Rins che detta il ritmo, ma a un certo punto il patatrac: alla De Bult Rins arriva troppo forte e perde di netto l’anteriore in inserimento, ritirandosi dalla gara e lasciando Mir preda di Quartararo, che lo passa agevolmente alla Ramshoek. L’errore dell’ex-campione Moto3 gli costa le posizioni anche su Viñales e Márquez, che lo passano dall’esterno prima della chicane.

Mezzo giro dopo è Viñales a sbagliare in curva 8, concedendo a Márquez l’onore d’inseguire Quartararo per un duello che in molti aspettavano. Intanto, Rossi comincia a recuperare superando Bagnaia e lottando con Nakagami, ma la gara del pilota di Tavullia terminerà, per la terza volta di fila, per terra: all’ingresso della Stekkenwall Rossi prende l’interno al giapponese, ma l’anteriore lo molla coinvolgendo anche la Honda #30, coi due che volano fuori ad alta velocità; Rossi va a vedere le condizioni del giapponese, arrivato molto vicino alle barriere e poi portato al centro medico per accertamenti.

Davanti la lotta continua, e Quartararo comincia ad avere seri problemi di stabilità sul rettilineo con la sua M1, tanto che è costretto a rallentare sul dritto che porta alla curva 6; problemi simili, anche se non così gravi, per Viñales, forse causati dal vento forte. Le posizioni rimangono abbastanza congelate mentre Dovizioso, dopo il sorpasso su Mir, si avvicina alla coda della M1 #12.

In più occasioni Viñales tenta dall’esterno di attaccare Márquez nel tratto veloce senza riuscire a passarlo, prima di distanziarsi nuovamente a seguito di un errore alla curva 1. Dovizioso gli rimane dietro mentre il suo compagno Petrucci sale al quinto posto superando la Suzuki rimasta in gara. La leadership cambia verso metà gara quando un altro scuotimento della M1 di Quartararo lo costringe a lasciare la prima posizione a Márquez, che a sua volta riperde il giro dopo con un lungo alla prima curva.

Per ancora qualche giro Marc rimane nel panino delle due Yamaha, ma poi arriva il sorpasso di “Top Gun” alla chicane finale, che gli vale la seconda posizione. Sul rettilineo verso la curva 6 si notano le differenze di stabilità tra le due Yamaha, con Quartararo che non può far nulla per fermare Viñales e nemmeno per fermare l’hondista alle sue spalle, che lo sorpassa al curvone 15. Intanto inizia la lotta interna in Ducati, con Petrucci che allo Strubben scavalca Dovizioso; si ritira intanto Zarco con la KTM.

Viñales ha ora via libera e può respirare, ma alla 1 un altro errore lo costringe a cedere di nuovo la posizione al campione del mondo, mentre Mir prima scavalca Dovizioso e poi Petrucci alla esse conclusiva. Quartararo intanto paga 1.3 secondi che lo escludono definitivamente dalla lotta per la vittoria, che invece vede un Viñales tornare sotto all’avversario con molta cattiveria.

Il sorpasso decisivo avviene nel tratto veloce, prima del cambio di direzione 14-15, e da lì Viñales cominciare a prendere margine accumulando, in pochi giri, sette decimi di vantaggio. L’attenzione si sposta quindi sulla lotta per il quarto posto con Dovizioso che risorpassa Mir sul rettilineo più lungo, e lo spagnolo che perde altre due posizioni da “Petrux” e dal “Morbido” dietro. Sia Mir che Crutchlow sono poi protagonisti di due lunghi nel T1, che li escluderanno dalla lotta per la quarta piazza.

Maverick Viñales va invece a vincere la sua sesta gara in carriera nella classe regina, davanti a Márquez che consolida la posizione in campionato e a Fabio Quartararo, ancora una volta il rookie migliore in pista. Quarto Dovizioso che si difende dagli assalti di Petrucci, mentre Morbidelli passa il ternano proprio all’ultima chicane raccogliendo così la quinta posizione, e replicando il suo miglior risultato quest’anno. Crutchlow chiude settimo davanti a Mir che ha molto da recriminare, mentre in top ten chiudono Miller e Iannone su Ducati e Aprilia.

La classifica piloti si allunga nuovamente con decisione grazie ai 20 punti di Márquez, mentre Dovizioso scende a -44 nonostante un altro suo arrivo in top five. Le Ducati si assicurano due piazze tra i primi tre con Danilo terzo a soli otto punti dal compagno di squadra, mentre Rins rimane fermo a 101 punti. Valentino Rossi conserva ancora il quinto posto a quota 72, ma alle sue spalle si avvicina il talento del momento Quartararo, a soli cinque punti, e Viñales a meno sette dal compagno.

Solo sette giorni ci separano da una delle tappe che vedono Marc Márquez come favorito assoluto. Il Gran Premio di Germania nel toboga del Sachsenring potrebbe consentire all’hondista l’allungo definitivo sulla Ducati e Dovizioso, oltre che su tutti gli altri. Potrebbe brillare Danilo Petrucci qui, dove aveva ottenuto il quarto posto l’anno scorso dopo aver accarezzato il podio, mentre la Yamaha spera di continuare la buona striscia di risultati nella pista dove l’anno scorso la moto ha raggiunto un doppio podio.

Qui i risultati di questa gara e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com

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