MotoGP | GP Olanda 2023, la cronaca della gara di Assen

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Giugno 2023 - 18:22
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Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) ha vinto al TT Assen ed il GP Olanda per la quarta volta.


Segue la cronaca del GP Olanda, ottava prova del campionato MotoGP 2023. A vincere sulla pista di Assen è stato Francesco Bagnaia su Ducati Desmosedici GP23 del team Lenovo, vincitore del suo quarto GP stagionale. Marco Bezzecchi (Ducati VR46) ed Aleix Espargaró (Aprilia Racing) hanno concluso il podio, con Brad Binder classificato inizialmente terzo ma penalizzato di una posizione. La gara è durata ventisei giri e si è svolta con meteo favorevole.


Sotto un sole caldo e con le temperature in aumento, i piloti sembrano tutti indirizzati verso una scelta di gomme chiara, ovvero verso la Medium al posteriore. Tutta la prima fila, difatti, opta per questa soluzione, ma alcuni protagonisti, quali Zarco e le due KTM Red Bull, scelgono invece la Soft per la lunga distanza. Takaaki Nakagami ritenta addirittura l’azzardo della media sul davanti come ieri.

Alla partenza Brad Binder ripete l’ottimo scatto di ieri e fa anche di meglio stavolta, piazzandosi in testa seguito da Bagnaia, mentre i due piloti VR46 Mooney arrivano persino ad un leggero contatto che fa rallentare Marini; questo fa sì che Espargaró entri in contatto col codone della moto di Luca, danneggiando il baffo destro della sua ala.

Pessima partenza per Fabio Quartararo invece, il quale è rimasto all’esterno ed è pure finito oltre il cordolo sprofondando in 11a posizione. Al sesto posto troviamo Miguel Oliveira, davanti alla seconda Aprilia RS-GP23 factory di Maverick Viñales che lo supera in curva 1. Nonostante il ritmo non sia indiavolato, il gruppo comincia già ora a sfilacciarsi, mentre i primi due stanno già prendendo un leggero margine su Bezzecchi.

Nonostante lo svantaggio della mescola, Bagnaia non perde tempo e alla curva 8 buca Binder prendendo il comando, mentre alle sue spalle avviene un brutto incidente. Quartararo, nel tentativo di passare Zarco in curva 7, ha perso il davanti nella veloce piega a sinistra ed è stato centrato in pieno dal connazionale, provocando il ritiro di entrambi; Johann si rialza e sta bene, mentre Fabio rimane a terra dolorante al braccio sinistro. Il franco-siciliano si recherà al centro medico ed è il secondo GP Olanda consecutivo in cui si ritira.

Nel giro successivo avviene un’altra caduta nel tratto centrale della pista: Maverick Viñales, il quale aveva superato Marini in curva 1 per il quinto posto, è finito a terra perdendo il davanti alla Stekkenwall e buttando al vento un’altra occasione di poter ottenere un buon risultato. Proprio in questa fase, con Pecco in testa, il ritmo si alza e si cominciano a vedere tempi sul ‘33.0-‘33.1.

Marini, tra i primi, non riesce a tenere questo ritmo e viene superato da Jorge Martín alla chicane, finendo per perdere in accelerazione altre tre posizioni nei confronti di Oliveira, Bastianini e Márquez. Il madrileno è ora alla caccia dei primi quattro, in particolare di Aleix il cui ritmo pare leggermente inferiore rispetto ai tre concorrenti davanti.

Mentre Bastianini scivola alla Strubben, davanti le cose cominciano a cambiare verso metà gara: prima Binder alla chicane e poi Bezzecchi alla 7 commettono degli errori andando larghi e perdendo terreno da Bagnaia, finendo quindi per sfilacciare ulteriormente il primo gruppo. Da questa situazione pare ad essere “Bez” il più in sofferenza, il quale non riesce ad avvicinare un Binder la cui gomma Soft pare botta. Si ritira intanto Oliveira per un guasto tecnico, dopo esser andato lungo alla Ramshoek.

Ad otto giri dalla fine, la situazione tra i primi tre cambia di colpo: improvvisamente Bezzecchi ricuce tutto il gap da Brad e, senza esitare, passa all’attacco del sudafricano in curva 6 salendo così in seconda posizione; il ritardo dello “Scorpione” dal leader del GP è di 1″3, ma subito vengono rosicchiati 0″3 ed il gap scende quasi sotto il secondo.

La risposta di “Nuvola Rossa”, nei tre giri successivi, non si fa attendere: inizia un elastico tra Bagnaia e Bezzecchi ed il gap passa da 0″8 a 1″4, fino a stabilizzarsi sul secondo e mezzo con ancora quattro giri da percorrere. Dietro di loro Brad Binder ha perso terreno ed è ora insidiato da Espargaró ed anche da Martín, rientrato in lizza per il podio.

Pecco mette in ghiaccio la prima posizione negli ultimi due giri e alla fine va a vincere il Gran Premio d’Olanda per la seconda volta consecutiva, la quarta assoluta contando le edizioni 2016 (Moto3) e 2018 (Moto2). Bezzecchi si deve accontentare della medaglia d’argento, poi Binder, Espargaró e Martín che giungono quasi in volata sul traguardo.

Ben più staccati gli altri, con Álex Márquez sesto, Marini settimo, Nakagami ottavo, Morbidelli nono ed Augusto Fernández Guerra decimo, tutti oltre i 12″ di ritardo. Durante il giro d’onore la direzione gara mette sotto la lente d’ingrandimento il passaggio di Brad Binder sul verde in curva 8, penalizzandolo con la retrocessione di una posizione a vantaggio di Aleix; il sudafricano, come ieri, perde così a tavolino il podio e chiude quarto.

Nella classifica piloti Pecco Bagnaia ha ora un bottino di 194 punti ed un vantaggio di 35 lunghezze su “Martinator” e di 36 su “Bez”, con Binder più staccato a -80 ma tornato al quarto posto grazie allo zero di Zarco. Risale la china anche il #41 di casa Aprilia, ora ottavo con 77 punti e davanti sia a Quartararo che ad Álex Márquez.

Qui i risultati del GP Olanda classe MotoGP e la classifica piloti dopo otto round.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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