Anche il Gran Premio della Malesia 2019 della MotoGP è andato agli archivi, stavolta con una vittoria, sudata e quasi insperata dopo i tanti tentativi quest’anno, della Yamaha. A vincere è stato Maverick Viñales, che interrompe la striscia di successi di Marc Márquez a cinque e torna a vincere dal Gran Premio d’Olanda di Assen (che tradotto vuol dire che lui e la Yamaha in generale non vincevano da ben dieci gare). E’ il settimo successo in top class per “Top Gun”.
Le due posizioni sottostanti del podio sono state occupate da Marc Márquez e Andrea Dovizioso. Entrambi autori di un primo giro spaziale dopo la partenza dalla quarta fila, hanno poi cercato di inseguire Viñales, fino a quando la “Formica Atomica” non ha “sganciato” Dovizioso dopo un errore dell’italiano alla curva 1. La gara del “Dovi” si è trasformata quindi in difensiva, avendo dovuto lottare contro Rossi e Rins per difendere la terza piazza, cosa avvenuta con successo. Comunque una bella gara anche da parte di Valentino, mentre la delusione della giornata è il team Petronas SRT, in sesta e settima posizione rispettivamente con Morbidelli e Quartararo.
LA CRONACA
Ancora una volta le previsioni meteo vengono smentite e il cielo mostra anche qualche raggio di sole sopra la pista di Sepang. La scelta delle gomme è, quasi per tutti, fissa su due gomme medie, ma ci sono alcune eccezioni tra le prime posizioni: Márquez monta una Soft al posteriore, mentre le Ducati di Dovizioso e Miller scelgono due Michelin morbide.
Alla partenza Morbidelli scatta molto bene al contrario del suo compagno di squadra e sembrerebbe in grado di girare per primo alla curva 1, ma dall’esterno Miller gli chiude la traiettoria e permette anche a Viñales di mettersi nelle primissime posizioni. Le partenze più sensazionali sono quelle di Dovizioso e Márquez, col primo che gira quarto alla prima esse e si mette terzo su Morbidelli alla curva 4, mentre il secondo è già quinto davanti a Quartararo dopo le prime tre curve. Per il franco-siciliano la situazione va di male in peggio, superato anche da Rins alla curva 9 e poi da Rossi.
Già dal primo giro, dopo esser passato al comando alla curva 9, Viñales fugge via approfittando della lotta tra le due Ducati alle sue spalle, con Dovizioso che non riesce a passare Miller in fondo al rettilineo che porta alla curva 15 e Márquez che tenta di approfittarne, ma Miller lo tiene dietro con una bella staccata alla curva 1. Dietro è risalito in fretta anche Valentino Rossi, tornato quinto superando Rins e Morbidelli all’ultimo tornante.
Nella top ten va segnalata anche la presenza di Zarco, nono davanti a Petrucci, mentre Viñales davanti fugge via guadagnando ben sette decimi di vantaggio sulla coppia Miller-Márquez. Lo spagnolo dell’HRC capisce di star perdendo tempo e decide di superare l’australiano alla curva 14, stringendo la traiettoria e passando secondo. Per Miller sembra la replica della gara di Motegi e non riesce a tenere il ritmo; giornata difficile anche per Morbidelli, passato da Rins.
Nonostante gli sforzi di Márquez, il distacco da Viñales non cala mai sotto il secondo e quattro decimi, con un elastico tra i due poco proficuo per l’inseguitore. Dovizioso, dopo aver superato a sua volta Miller alla curva 4, tiene la coda del campione del mondo per qualche giro, ma un errore alla curva 1 lo mette in condizione di doversi difendere dal gruppo formato da Miller, Rossi e Rins. Perdono terreno le M1 Petronas, protagoniste di una gara incolore.
Al dodicesimo giro c’è la caduta di Iannone, mentre continua la caduta in classifica di Miller, passato anche dai due piloti Yamaha non ufficiali. Tocca poi a Zarco tentare di ottenere l’ottava posizione come seconda Honda in pista, ma il francese rischia grosso quando il ducatista perde un copriruota posteriore in pieno rettilineo. C’è anche la caduta di Crutchlow all’ultima curva, a sei giri dalla fine.
La lotta più entusiasmante in questa fase è quella tra Rossi e Dovizioso: il pesarese ci prova un paio di volte alla curva 9 ma arriva per due volte lungo e la Ducati #04 può ripassargli agilmente davanti. L’ultimo tentativo di Rossi avviene alla curva 14 dove stringe al massimo la traiettoria e impedisce a Dovizioso di incrociare e riprendersi la posizione in accelerazione, ma il lungo rettilineo favorisce nuovamente il V4 della moto italiana. Questo permette a Rins di avvicinarsi, mentre più indietro si assiste al ritiro di Zarco, a causa di Joan Mir: lo spagnolo, nel tentativo di passarlo insieme a Miller, entra in contatto col francese e lo manda per terra; per questo verrà punito con un long lap penalty all’esterno della curva 14.
Viñales conclude invece gli ultimi tre giri di gara in scioltezza e vincendo in monoruota il Gran Premio della Malesia. Una bella rivincita su Márquez dopo Phillip Island, mentre Dovizioso ottiene un altro terzo posto difendendosi da Rossi e Rins. Morbidelli chiude sesto dopo una battaglia interna col compagno Quartararo, finita quando il francese è arrivato lungo alla curva 1.
Prima di parlare della classifica piloti, da segnalare quella dei team che vede la squadra Ducati Corse tornare a riguadagnare qualcosa sul team Honda Repsol (per la precisione un misero punticino). Nella lotta per il terzo posto in campionato Viñales è a 201 punti e per la prima volta quest’anno è davanti alla Suzuki di Rins, con sette punti di vantaggio. Petrucci e Quartararo sono invece fuori dalla lotta per il podio mondiale e va segnalato come Rossi, quarto oggi, sia tornato a soli sei punti dal giovane compagno di marca. Marc Márquez ha invece sfondato un altro record, quello di punti di Jorge Lorenzo, arrivando a 395.
L’ultimo atto della stagione 2019 del Motomondiale sarà a Valencia, sulla pista dedicata a Ricardo Tormo. I giochi iridati sono oramai fatti per tutte le categorie e l’interesse sarà più per vedere delle belle gare e osservare agli eventuali risvolti verso la stagione 2020.
Qui troverete i risultati del GP e la classifica aggiornata.
Fonte immagine: yamaha-racing.com
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