MotoGP | GP Italia 2021, la cronaca della gara

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
30 Maggio 2021 - 16:13
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Segue la cronaca del Gran Premio d’Italia 2021 classe MotoGP, svoltosi al Mugello. Al termine dei 23 giri previsti, Fabio Quartararo su Yamaha ha conquistato la vittoria davanti a Miguel Oliveira e Joan Mir.


Sulla griglia di partenza, la maggior parte dei piloti opta per una doppia gomma media. Tra i principali protagonisti le uniche eccezioni sono rappresentate da Aleix Espargaró, dalle KTM Factory e dalle Honda ufficiali che invece puntano su una dura all’anteriore insieme alla media posteriore.

Al termine del giro di ricognizione, la Ducati Esponsorama di Enea Bastianini tampona violentemente la Ducati Pramac di Johann Zarco. Dalla dinamica, non del tutto chiara, emerge come la Desmosedici #5 si sia improvvisamente fermata sulla griglia nel probabile tentativo di scaldare i freni in vista della prima staccata; Bastianini, colto alla sprovvista, frena a sua volta ma la moto si impunta sull’anteriore e capotta su quella del francese. La gara prende regolarmente il via mentre il campione del mondo Moto2 recupera la moto di riserva ai box.

Al semaforo verde è subito testa a testa mondiale tra Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, partiti dalle prime due caselle della griglia. Il pilota italiano di Ducati si fionda alla San Donato in prima posizione. Grande spunto anche per Miguel Oliveira, da settimo a terzo davanti a Zarco e a Jack Miller. Nelle retrovie è invece pessima la partenza di Maverick Viñales, che precipita addirittura 16°.

Grandi protagoniste le Suzuki, che si liberano di Brad Binder nell’ultimo settore della pista del Mugello portandosi in sesta e settima posizione. Zarco supera invece Oliveira al Correntaio per il terzo posto.

Sul lungo rettilineo, all’inizio del secondo passaggio, Binder cede anche ad Aleix Espargaró. Alla variante Luco-Poggio Secco, il sudafricano della KTM subisce un’entrata troppo avventata da parte di Marc Márquez, che nel cambio di direzione viene colpito e ruzzola a terra. Alle spalle della Honda #93 giunge Franco Morbidelli, costretto ad una digressione nella via di fuga per scartare la RC213V che sta scivolando al suolo. Il pilota della Yamaha Petronas si ritrova in fondo al gruppo, mentre per Márquez la gara finisce qui.

Passano pochi secondi e si verifica il più grande colpo di scena della gara: Bagnaia pizzica la riga bianca in uscita dall’Arrabbiata #1 e si sdraia in ingresso della seconda curva destrorsa in salita; la Ducati #63 vola via e anche la corsa del torinese è finita.

Quartararo raccoglie la leadership mentre Rins supera Mir in un duello tutto Suzuki per il quinto posto. Il francese della Yamaha non ha nemmeno tempo di capacitarsi della caduta dell’avversario che Zarco lo brucia sul rettilineo del traguardo. Nel corso del terzo giro la risposta del leader del mondiale non si fa attendere e alla Casanova-Savelli la M1 #20 è di nuovo davanti.

Quartararo non riesce a prendere un vantaggio sufficiente sul connazionale e al ritorno sul rettilineo principale il copione si ripete, con Zarco davanti a tutti alla staccata della San Donato. Serve una tattica differente per evitare che Zarco continui a rompere il ritmo, Quartararo lo capisce subito e questa volta la replica arriva già alla Luco-Poggio Secco. Nel tratto guidato il pilota di origini siciliane riesce finalmente a prendere margine, dando inizio alla sua cavalcata trionfale.

L’attenzione torna sul duello tra le Suzuki. Mir scavalca di nuovo Rins al quinto giro nella esse Scarperia-Palagio, ma quest’ultimo sfrutta bene la scia del compagno di squadra per tornare al quinto posto sul traguardo. Davanti alle due GSX-RR Miller inizia a calare il ritmo e alla Bucine, al termine del sesto giro, Rins si prende anche il quarto posto.

Miller ha modo di sfruttare la potenza del motore Ducati sul rettilineo ma alla fine del settimo giro l’australiano arriva lungo alla Bucine, permettendo a Rins di reagire. L’ultima sfuriata del vincitore dei Gran Premi di Spagna e Francia è sempre sul dritto iniziale ma da qui inizia un calo repentino. Alla variante Materassi-Borgo San Lorenzo Rins ha definitivamente la meglio e alla Scarperia-Palagio Miller cede il passo anche a Mir e Binder.

Da dietro, Viñales cerca di limitare i danni in una faticosa rimonta soffiando l’11° posto a Pol Espargaró al nono giro. All’11° passaggio è di nuovo sfida Suzuki, con Mir che sfreccia al fianco di Rins sul rettilineo del traguardo. Da questo momento il campione in carica e il suo scudiero cambiano passo e iniziano ad avvicinarsi a Zarco e Oliveira.

Al 16° passaggio arriva il calo di Zarco, che alla Scarperia-Palagio cede ad un ottimo Oliveira che esce leggermente lungo dalla piega a destra per poi ritrovarsi all’interno in quella a sinistra. Passa una tornata e Mir replica la manovra, sempre ai danni del transalpino, mentre Rins supera la Ducati #5 alla Casanova-Savelli durante il 18° giro. Zarco fa valere i cavalli della Desmosedici sul rettilineo ma arriva lungo alla San Donato e Rins ha gioco facile nel riprendersi definitivamente il quarto posto.

La situazione è destinata però a cambiare di nuovo. Rins arriva troppo lungo alla staccata della Bucine, al termine del 19° giro, e la Suzuki #42 scivola via terminando la sua corsa contro le barriere. Per il catalano è il quarto ritiro consecutivo per caduta.

Al 20° giro finisce anche la gara di Takaaki Nakagami, scivolato alle Biondetti, mentre poco dopo Michele Pirro visita la via di fuga della Materassi-Borgo San Lorenzo dopo avere resistito per diversi giri agli assalti di Viñales. Il sostituto di Jorge Martín viene sfilato anche da Iker Lecuona, Valentino Rossi e Pol Espargaró.

Quartararo completa la sua corsa fenomenale vincendo il Gran Premio d’Italia in solitario. Terza vittoria stagionale per il pilota Yamaha e leadership iridata decisamente rafforzata. Alle sue spalle è “giallo” perché all’ultimo giro sia Oliveira che Mir vanno oltre il limite del tracciato all’uscita della Borgo San Lorenzo: dapprima il portoghese della KTM viene retrocesso terzo, poi la situazione torna ad essere quella della bandiera a scacchi. Il team Pramac sporge ricorso citando l’esito della gara di Moto3, con John McPhee promosso di due posizioni a seguito delle retrocessioni di Pedro Acosta e Sergio García. Il podio è confermato ma potrebbero esserci ulteriori revisioni.

Quarto posto per Zarco davanti a Binder, Miller, Aleix Espargaró, Viñales, Danilo Petrucci e Rossi, che alla fine ha la meglio su Lecuona per il decimo posto. Un punto iridato anche per Lorenzo Savadori sulla seconda Aprilia, mentre Morbidelli chiude mestamente 16°. Dopo essere partito sulla moto di riserva, Bastianini è finito nuovamente a terra già nel corso del primo giro.

La nuova classifica del mondiale vede Quartararo a 105 punti, con 24 di vantaggio su Zarco e 26 su Bagnaia. Quarto è Miller a quota 74, quindi Mir a 65. Cambio di fronte in classifica costruttori, con Yamaha ora al comando a quota 132 punti contro i 123 di Ducati. Situazione analoga nel mondiale squadre, dove il team ufficiale di Iwata ha 169 punti mentre quello di Borgo Panigale è a 153.

Immagine copertina: Yamaha MotoGP Twitter

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