MotoGP | GP Indonesia 2024, la cronaca della gara di Mandalika

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 29 Settembre 2024 - 10:40
Tempo di lettura: 5 minuti
MotoGP | GP Indonesia 2024, la cronaca della gara di Mandalika
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Jorge Martín (Ducati Pramac) ha conquistato la sua ottava vittoria in MotoGP.


Segue la cronaca del GP Indonesia, quindicesima prova del Motomondiale 2024 e del campionato MotoGP. A vincere al Mandalika Street Circuit è stato Jorge Martín su Ducati Desmosedici GP24 del team Pramac Racing, al suo terzo successo stagionale in un Gran Premio effettivo e all’ottavo in top class. Sul podio insieme a lui sono saliti Pedro Acosta (GasGas Tech3) e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo). La gara è durata ventisette giri e solo dodici piloti hanno tagliato il traguardo.


Prima dell’avvio, la Michelin comunica le scelte sugli pneumatici: tutti optano per usare la Medium al posteriore, mentre sull’anteriore qualcuno va controcorrente e, anziché usare la Hard, monta la Soft. Sono sei i piloti a farlo: Aleix Espargaró, Álex Márquez, Marco Bezzecchi, Franco Morbidelli, Fabio Di Giannantonio ed Álex Rins.

Alla partenza Martín scatta a missile dalla pole position e prende subito un buon vantaggio su Enea Bastianini, mentre la moto di Bagnaia, dalla quarta casella, sobbalza parecchio; Pecco riesce però ad affrontare curva 1 al quarto posto, alle spalle di Acosta e davanti alle Ducati di Morbidelli e Bezzecchi. In curva 3 avviene un incidente multiplo, con Jack Miller che perde l’anteriore e falcia gli incolpevoli Aleix Espargaró, Álex Márquez e Luca Marini.

Nonostante il crash e la necessità dei commissari di spostare le moto incidentate, la gara continua e sia Bezzecchi che Morbidelli superano Bagnaia alla curva 16, relegandolo al sesto posto. Si assiste anche alla bella battaglia tra Marc Márquez e Fabio Di Giannantonio, con un continuo scambio di posizioni tra la 10 e la 11 che premia momentaneamente lo spagnolo.

Bastianini, in questa fase, fa un po’ da tappo al gruppo di sei piloti che gli stanno alle spalle e, al quarto giro, viene passato da Acosta. Al quinto è poi la volta di “Morbido” e, siccome non c’è due senza tre, tocca infine a Bezzecchi passarlo alla curva 10. Il suo compagno Bagnaia, d’altro canto, si deve difendere dagli attacchi di Márquez e di Di Giannantonio in un triello per la sesta posizione.

Qualche giro dopo i tempi di Bagnaia scendono drasticamente ed il torinese riesce a prendere un po’ di respiro rispetto ai due ducatisti alle sue spalle. Pecco fa il giro veloce in 1:30.5, proprio mentre Di Giannantonio scivola alla frenata della 10, dopo esser arrivato troppo forte con i freni in mano.

Davanti, nel frattempo, Martín non ha la vita così facile contro Acosta: il madrileno riesce a tenere il murciano a distanza, ma il rookie rimane su un distacco di 1″2-1″5, senza cedere completamente. Il secondo ritiro delle prime posizioni è quello dello stesso Márquez, alla cui Ducati si rompe il motore (tanto da far scaturire un principio d’incendio). Cadono, intanto, Joan Mir ed Augusto Fernández.

Iniziata la seconda parte di gara, Bastianini si risolleva alla grande e torna all’attacco. Il primo obiettivo è il sorpasso su Bezzecchi, che avviene in curva 16 senza che Marco possa opporre resistenza. Nel mirino c’è poi Morbidelli, il quale invece resiste con le unghie e con i denti al sedicesimo giro all’attacco della “Bestia”, tenendo l’esterno in curva 2 e tornando all’interno alla 3. Questo fa allontanare ulteriormente Acosta, che ha solo 0″7 di distacco da Jorge.

Il ritmo del #89, tuttavia, diventa presto implacabile ed il distacco di Pedro risale abbondantemente sopra il secondo, fino a sforare i due. L’attenzione si sposta alle sue spalle, con Bastianini che è il più veloce in pista e comincia a recuperare a ritmo di carica. Il #23 fa segnare il giro veloce, ma pochi secondi dopo perde di netto il davanti alla 1 e butta via un podio che, in quel momento, poteva essere sicuro.

Ora la lotta Morbidelli-Bezzecchi-Bagnaia è valida per il podio e i tre piloti della VR46 non si risparmiano. Ad avere margine tra i tre, però, è il campione in carica: Pecco approfitta di un largo di “Bez” alla 10 per inserirsi all’interno e salire al quarto posto, mentre il sorpasso su “Morbido” giunge nel giro successivo, il ventiquattresimo, all’uscita della 9.

A questo punto le prime tre posizioni si congelano, mentre “Franky” riesce a difendersi dall’assalto di Bezzecchi negli ultimi passaggi. Jorge Martín va quindi a vincere il Gran Premio dell’Indonesia davanti ad Acosta e a Bagnaia, ma al termine del GP la direzione gara comunica che il #31 è sotto investigazione per una pressione delle gomme irregolare. Ciò garantirebbe a Morbidelli il podio, con l’italo-brasiliano quarto al traguardo.

Dietro Bezzecchi troviamo Maverick Viñales su Aprilia, davanti a Fabio Quartararo (settimo come a Misano 2), Brad Binder (anche lui sotto investigazione per la pressione della gomma) e Johann Zarco, per distacco la migliore delle Honda quest’oggi (anche se è stato passato dal sudafricano negli ultimi passaggi). Chiude la top ten Raúl Fernández, mentre Takaaki Nakagami è 11° davanti a Rins, ma anche lui con la mannaia della penalità per la pressione fuori norma.

Nella classifica piloti Martín si riscatta dalla gara persa ieri e sale a +21 su Bagnaia, anche se l’eventuale penalità di Acosta riporterebbe Pecco a -17. Le speranze iridate di Bastianini e Márquez sono invece ridotte al lumicino ora, essendo i due rispettivamente a -75 e a -78 da “Martinator”.

Qui i risultati del Gran Premio e la classifica piloti della MotoGP.

Fonte immagine: Bonora Photo Agency

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