Il momento di Martín prosegue anche nella Sprint MotoGP del Buddh, mentre Bezzecchi viene nuovamente centrato al via.
Quando le cose girano bene, non fanno altro che andare ancora meglio. E’ così che si può riassumere la gara Sprint della MotoGP corsa quest’oggi in India, con la vittoria ottenuta in scioltezza da parte di Jorge Martín.
Un successo, quello del #89 di casa Ducati Pramac, arrivato dopo una gara perfetta sin dalla partenza e condotta con maestria e ritmo, fino alla conclusione dell’undicesimo ed ultimo giro (essendo stata accorciata la gara di un passaggio su richiesta dei piloti per via della temperatura dell’aria elevatissima e per le alte percentuali di umidità). Si tratta del terzo successo consecutivo di manche per “Martinator” dopo la doppietta di Misano, nonché della quarta Sprint vinta dopo quelle di Le Mans, del Sachsenring e, appunto, del Santa Monica.
Se per Martín le cose sembrano andare per il meglio, per Marco Bezzecchi invece sembra non esserci un attimo di tregua. Dopo la splendida pole position conquistata stamattina, le speranze di vittoria del riminese sono state azzerate già alla prima curva, col ducatista centrato nientemeno che dal compagno di squadra Luca Marini. Il fratellastro di Valentino Rossi, a quanto riporta il bollettino medico, si è anche infortunato alla clavicola sinistra e rischia di dover saltare il GP di domani; sarebbe la seconda defezione del weekend dopo Álex Márquez.
Con una rimonta furiosa “Bez” è riuscito a recuperare fino addirittura al quinto posto superando all’ultimo giro Fabio Quartararo, mentre ad ottenere le medaglie d’argento e di bronzo sul podio della Sprint sono stati Francesco Bagnaia e Marc Márquez. Il torinese ha ridotto al minimo i danni da Jorge in campionato ed ha ora 33 punti di vantaggio, mentre lo spagnolo di casa Honda, come a Portimão, è giunto terzo alle spalle dei due ducatisti, replicando il suo miglior risultato stagionale in una manche corta.
LA CRONACA
Lo start della gara, previsto per le 13:00, viene ritardato di mezz’ora per via delle condizioni della pista, ritenute poco sicure per via dei tratti ancora troppo umidi per poter utilizzare la gomma slick. Mentre i commissari asciugano le piazzole di partenza, i piloti fanno le proprie scelte sugli pneumatici: scelta univoca per tutti Medium-Soft.
Già il primo colpo di scena avviene alla partenza: Bezzecchi non parte benissimo dalla piazzola numero uno e Martín può prendere facilmente il comando, ma il peggio deve ancora avvenire perché, alle sue spalle, Luca Marini sbaglia alla frenata di curva 1 e finisce per centrare proprio il compagno di squadra, costretto ad andare lungo per la via di fuga.
“Maro” finisce a terra e, insieme a lui, anche Pol Espargaró e Stefan Bradl per un contatto avvenuto nelle retrovie con Augusto Fernández. Nonostante la poca prontezza dei commissari a spostare le moto, la gara prosegue con Martín in testa e subito a fare la differenza davanti a Bagnaia, mentre le due Honda Repsol di Joan Mir e Marc Márquez si trovano in terza e quarta posizione.
Alla conclusione del primo giro Marc riesce a scavalcare la moto gemella del compagno e si mette ad inseguire Pecco, ma alle sue spalle Mir, forse intuendo l’occasione, prova a rispondere in fondo al lungo rettilineo. Il sogno del #36 di tornare nelle posizioni di vertice dura però poco: al terzo giro, dopo un errore alla 1, l’ex-campione perde l’anteriore al tornante 3 e finisce a terra.
Questo permette al terzetto Bagnaia-Márquez-Binder di prendere vantaggio su Fabio Quartararo, il quale è quinto dopo un bell’avvio. Miguel Oliveira viene intanto penalizzato per un sorpasso compiuto in regime di bandiera gialla ed è quindi costretto a cedere una posizione, ma l’attenzione è tutta puntata su Marco Bezzecchi il quale, tornato in gara, è 15° ma sta girando con un ritmo forsennato, anche migliore rispetto a quello del leader della gara.
Quanto fatto da Jorge è però sufficiente per guadagnare un vantaggio di 2″ su Bagnaia, il quale riesce a tenere a bada a sua volta sia Márquez che Binder, in battaglia per la terza piazza. La rimonta di Bezzecchi raggiunge intanto il decimo posto e beneficia anche dell’errore di Johann Zarco, anche lui a terra alla 3.
Un lungo di “MM93” alla 12 apre uno spiraglio per Binder di riavvicinarsi, ma il sudafricano non sfrutta l’occasione finendo a sua volta leggermente largo alla 3. Bezzecchi invece è una furia e supera anche Jack Miller per la sesta posizione, fiondandosi al suo interno alla penultima curva. Cade anche Aleix Espargaró alla 13.
Con ancora tre giri da percorrere, il #72 ha nel mirino Fabio Quartararo e, all’inizio dell’ultimo passaggio, raggiunge la coda della Yamaha #20. La maggior potenza della Ducati permette al riminese di scalzare facilmente il franco-siciliano, che tenta di resistere all’esterno dell’avversario ma deve desistere alla fine.
Jorge Martín festeggia invece in monoruota la sua quarta vittoria in una Sprint Race davanti a Bagnaia e a Márquez, seguito in scia da Binder e da Bezzecchi. Chiudono la zona punti Quartararo, Miller, Maverick Viñales e Raúl Fernández.
Nella classifica iridata Bagnaia è a quota 292 punti, mentre Martín (259) rosicchia altre tre lunghezze al compagno di marca. Sono quattro, invece, i punti persi da Bezzecchi nei confronti di Pecco in questa gara ed ora il suo svantaggio è di 69 punti. Binder quarto a 179, perde terreno Aleix Espargaró (160).
Segue la classifica della Tissot Sprint e la generale piloti MotoGP.
Fonte immagine: pramacracing.com
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