Brembo

MotoGP | GP India 2023, anteprima Brembo: la classe regina alle prese con un nuovo circuito

di Redazione P300.it
p300it p300it
Pubblicato il 21 Settembre 2023 - 19:00
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
MotoGP | GP India 2023, anteprima Brembo: la classe regina alle prese con un nuovo circuito
Home  »  ComunicatiMotoGP

Segue l’anteprima Brembo del GP India 2023 di MotoGP

La MotoGP farà questo week-end il suo esordio in India che diventerà così il 31° Paese ad ospitare almeno un GP. Il Buddh International Circuit sarà invece il 75° circuito teatro di almeno una gara della classe regina. Nessun pilota della MotoGP ha avuto modo di girarci e pertanto il tracciato rappresenta un’incognita per tutti.

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 24 i piloti della classe regina, il tracciato indiano rientra fra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si stima un indice di difficoltà pari a 6, come per il circuito di Motegi, uno dei tracciati più impegnativi del mondiale dove la Moto GP correrà la prima domenica di ottobre.

Brembo in India con Bybre

L’India sembrava pronta ad ospitare la MotoGP già una decina di anni fa. Nel gennaio del 2012 Jorge Lorenzo fece un giro di pista in sella ad una Yamaha R15, un modello prodotto esclusivamente per l’India e il sudest asiatico.

E proprio per equipaggiare le moto di queste cilindrate che qui rappresentano la fetta più ampia del mercato, nel 2009 Brembo ha lanciato il marchio Bybre, acronimo di By Brembo, specializzato nella produzione di sistemi frenanti per moto di media cilindrata, cioè al di sotto dei 600 cmc.

41 secondi al giro

In 9 delle 14 curve del Buddh International Circuit i piloti della MotoGP utilizzano i freni, per un totale di 41 secondi al giro, il dato più alto dell’intera stagione insieme a Sepang. La pista malese è però più lunga di quella indiana di mezzo chilometro e quindi la percentuale di utilizzo dei freni in Malesia è inferiore rispetto all’India.

Un’altra peculiarità del Buddh International Circuit è l’assenza di spazi di frenata inferiori ai 120 metri, conseguenza della mancanza di decelerazioni inferiori a 70 km/h. Degna di essere rimarcata è pure la presenza di 6 staccate in cui i piloti affrontano almeno 1,4 g. Dalla partenza alla bandiera a scacchi un pilota esercita sulla leva Brembo del freno un valore vicino agli 11 quintali.

6 secondi e mezzo per una frenata

Delle 9 frenate del circuito 6 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e la restante è light.

La più stressante per l’impianto frenante è la curva 5 al termine di un rettilineo di 1.006 metri: le MotoGP vi arrivano a 335 km/h e frenano per 6,5 secondi necessari a scendere a 71 km/h.

In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 5,8 kg mentre le moto percorrono 318 metri e la pressione del liquido freno tocca i 12,5 bar.

E nei videogiochi?

Il debutto del tracciato indiano nel calendario rappresenta un problema anche per i videogiocatori che non hanno alcun riferimento e dovranno percorrere giri su giri per mandarlo a memoria.

L’avvicinamento alla curva 5 pare eterno, a causa dell’infinito rettilineo che la precede. Per fortuna c’è il ponte pubblicitario che può essere preso come riferimento.

Poco dopo sulla destra l’asfalto si allarga e in quel momento bisogna far uso dei freni. Si scala in seconda marcia, cercando di passare il più vicino possibile al cordolo interno.

Fonte immagini e testi: Brembo


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)