Silverstone sembrava stregata alla vigilia per la coppia tutta italiana che si sta giocando il titolo quest’anno, ma ancora una volta Andrea Dovizioso sulla sua Ducati ha dimostrato come questo sia davvero l’anno della sua svolta: nell’ex-aeroporto inglese Dovi festeggia la sua quarta vittoria dell’anno, la sesta in MotoGP, dopo una battaglia a tre durata fino all’ultimo giro contro Maverick Vinales e Valentino Rossi. “The Doctor”, il quale oggi ha festeggiato il suo 300° GP in classe regina, è rimasto al comando fino a tre giri dal termine ma non ha potuto resistere all’arrivo incombente di Dovizioso, irresistibile come in Austria. Per quanto riguarda Marc Marquez, il favorito di oggi, è stato vittima di una vera beffa: la rottura del motore, a sette tornate dal termine, quando era in piena lotta con gli altri suoi tre avversari per il titolo. Un curioso scherzo del destino, simile a quello subito da Rossi al Mugello l’anno scorso. In quarta posizione, anche lui in lotta come un leone fino all’ultimo, è giunto Crutchlow, davanti a un buon Jorge Lorenzo, a Johann Zarco e a Daniel Pedrosa, vera delusione di giornata.
Come in tante gare quest’anno, l’incognita pneumatici è stata una grossa gatta da pelare per tutti, ma alla fine i big hanno scelto una soluzione univoca: Hard sia all’anteriore che al posteriore, eccezion fatta per Maverick Vinales che è partito con una Soft al retrotreno. Cielo, come nelle due gare precedenti, terso e soleggiato.
La partenza migliore è quella di Rossi dalla seconda casella, che approfitta della traiettoria interna in curva per piazzarsi in prima posizione. Lo segue a ruota il suo rivale ispanico e anche il suo compagno di squadra, che supera Crutchlow immediatamente. In quinta e sesta posizione le due Ducati con Lorenzo davanti a Dovizioso, il quale all’inizio del secondo giro inverte le posizioni alla Copse. I primi sette, cioè le Ducati, le Honda, le Yamaha e la Honda LCR di Crutchlow sono tutte in un fazzoletto.
Mentre in ottava posizione è ottima la gara di Pol Espargaro con la KTM, nelle retrovie Rins fa segnare il giro più veloce della corsa mettendosi davanti anche al più quotato compagno Iannone. Gara comunque totalmente diversa rispetto a dodici mesi fa per il marchio giapponese, costretto a lottare per le posizioni di media classifica. Davanti Vinales passa Marquez alla Copse, e di tutto questo ne approfitta il 46 giallo che pone circa un secondo e mezzo tra sé e la moto gemella.
Lorenzo e Pedrosa nel frattempo perdono terreno, e vengono insidiati da un pericoloso Zarco, che però ci metterà parecchi giri per passare la Honda Repsol di “Camomillo”. Davanti il distacco tra le due Yamaha ufficiali continuerà a oscillare tra i sette decimi e il secondo, mentre il più intraprendente, Dovizioso, passa Marquez al quinto giro in fondo all’Hangar Straight. Più indietro cade, ancora una volta, Lowes, mentre si ritireranno anche Petrucci e Iannone poco dopo, ritiri causati dalla scivolata di Iannone che alla 11 stende anche Danilo.
Quello che sorprende di più nel gruppetto davanti è probabilmente Crutchlow, ancora attaccatissimo alla coda della Honda ufficiale, e anche la gomma Soft di Vinales tiene ancora botta. Dovizioso però parte all’attacco e supera “Top Gun” a metà gara nel cambio di direzione 13-14, imitato poi da Marquez in curva 11. E’ ora che avviene il colpo di scena più importante in gara: il motore Honda del #93 alza bandiera bianca, appiedando il campione del mondo che è costretto a rientrare ai box anticipatamente.
Davanti però la situazione, nonostante l’assenza di Marquez, non si calma affatto: Dovizioso è il più veloce in pista e a quattro giri dal termine si attacca alla coda di Valentino, portandosi dietro Vinales (che sembra essersi ripreso) e Crutchlow. Ci sono quattro piloti in lotta per la vittoria a quattro tornate dal termine, con anche Lorenzo e Zarco non molto più indietro.
Nel giro successivo è Dovizioso a fare la sua mossa, attaccando e superando Vale alla Stowe. La Ducati sembra andare letteralmente sul velluto, ma Vinales non si arrende affatto: passa Rossi con rabbia alla fine del terzo rettilineo e prova a prendere il Dovi. All’ultimo giro però non ce n’è per nessuno e, nonostante un leggero lungo del ducatista alla 16, questo riesce a mantenere la leadership fino al traguardo. Dietro, nello spazio di 1.6 arrivano quattro piloti, con Lorenzo quinto seguito da Zarco. All’ultimo giro si ritira Aleix Espargaro, mentre il fratello Pol è 11° ma cade alla Copse dopo il traguardo rimanendo a terra sofferente, seppur cosciente.
La classifica ora si accorcia drasticamente: Dovizioso torna in testa al mondiale per la seconda volta in questa stagione dall’alto dei suoi 183 punti e con un margine di 9 sullo sconfitto di oggi, Marquez. Vinales, arrivando secondo oggi, è a 13 punti dal #04, mentre Rossi non ha sfruttato a dovere quest’occasione e ora si trova a 26 lunghezze dal connazionale. Ancora più indietro Pedrosa, a 35 punti di distacco.
Il prossimo round sarà nel nostro Stivale, sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, ovvero il Santamonica di Misano per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Qui, il 10 settembre, le tribune saranno tutte gialle ovviamente per Valentino Rossi, possibile favorito sulla pista in cui ha trionfato, per l’ultima volta, tre anni fa. Ma occhi puntati anche sulla Ducati, dopo la prova di oggi, e su Daniel Pedrosa, vincitore qui l’anno scorso.
Ecco qui i risultati del GP e la classifica aggiornata.
Fonte immagine: motogp.com
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