Marco Bezzecchi (Aprilia Racing) è tornato a vincere nel GP Gran Bretagna 2025 classe MotoGP.
Segue la cronaca del GP Gran Bretagna 2025, settima prova del Motomondiale e del campionato MotoGP. A vincere la gara della top class è stato Marco Bezzecchi su Aprilia RS-GP25 del team ufficiale, davanti a Johann Zarco (Honda LCR) e a Marc Márquez (Ducati Lenovo). La gara è durata diciannove giri e si è svolta sull’asciutto, dopo un’interruzione per bandiera rossa nel corso del secondo passaggio.
Alla prima partenza Fabio Quartararo viene bruciato allo start da Álex Márquez, ma in approccio a curva 1 il #73 perde clamorosamente l’anteriore alla prima curva, finendo a terra. La sua Ducati finisce contro gli air-fence, mentre suo fratello Marc Márquez prende la testa della gara.
Già al secondo giro, però, avviene il secondo colpo di scena: stavolta l’errore arriva proprio da parte del #93, che affronta Maggotts troppo forte e si accascia a terra, rimanendo però agganciato alla moto.
Marc riparte, ma a salvare la giornata dei due fratelli ci pensa la bandiera rossa: sul finire del primo giro sono entrati in contatto, nelle retrovie, Aleix Espargaró e Franco Morbidelli, col primo che ha centrato il secondo per via di una scivolata. Tra i due c’è anche un battibecco mentre rientrano ai box, mentre i commissari si adoperano a pulire la chiazza d’olio che la Ducati di “Franky” ha provocato rimanendo accasciata a terra.
Con le moto che rientrano in pit lane, la direzione gara comunica che la procedura di ripartenza rapida si svolgerà alle 13:20 (le 14:20 italiane) e che la gara sarà ridotta di un giro. Nelle prime file ci si divide tra piloti che scelgono la Soft all’anteriore (come Quartararo, Miller e Zarco) e piloti che vanno più conservativi sulla Medium (i due Márquez, Bagnaia, Morbidelli e Bezzecchi).
Al secondo start Bagnaia, dall’interno, scatta molto bene, ma Quartararo, grazie al maggior feeling sul davanti, lo supera all’ingresso della Club. Il francese inizia a condurre e prende da subito un grande margine, guadagnando 1″3 in un solo giro sul gruppetto degli inseguitori capitanato da Pecco.
La differenza tra chi usa la Soft e chi la Medium è tantissima in questi primi giri e anche i due ducatisti ufficiali vengono attaccati facilmente da Jack Miller, in grande spolvero sulla Yamaha Pramac Alpine. La gara del team Lenovo prende una piega inaspettata quando sia Márquez che Bagnaia finisco larghi alla Copse, rientrando al nono e al decimo posto.
Mentre Marc cerca di riprendere ritmo per ricongiungersi col gruppetto davanti a sé, la gara di Bagnaia tocca il fondo nel giro successivo, con una scivolata alla Luffield in cui il torinese viene quasi centrato da Álex Rins. E’ uno zero che l’allontana, forse definitivamente, dal mondiale.
Davanti la gara prosegue, con Quartararo che ha portato ad oltre 3″ il proprio vantaggio su Bezzecchi. Marco, su Aprilia, ha però preso ritmo e si è preso la seconda posizione passando Miller alla Club, ma non riuscendo a rintuzzare il ritmo di “El Diablo”. Più indietro, il gruppetto per la lotta al quarto posto si è staccato e Marc, dopo l’errore, cerca di riprendersi superando Joan Mir alla Brooklands dopo un bel corpo a corpo.
In questa fase centrale della gara si assiste al calo di “Jackass”, che viene passato prima da Zarco e poi da Morbidelli. Álex Márquez, invece, fa più fatica a liberarsi dell’australiano, complice anche il bel motore di cui dispone la sua M1. Questo permette a Marc di contrattaccare e di passare il suo fratello minore alla Vale.
Al decimo giro l’inerzia della gara comincia a mutare: Bezzecchi recupera mezzo secondo ed il vantaggio di Quartararo cala a 4″5. Fabio tenta di rispondere sui tempi nel giro successivo, ma la sfortuna lo colpisce sul più bello: la Yamaha #20 si ritrova con l’abbassatore posteriore bloccato e Quartararo, pur cercando di sbloccarlo in tutti i modi con delle inchiodate di freno anteriore, non ce la fa. “El Diablo” è costretto al ritiro, mentre Bezzecchi passa in testa con ampio margine su Zarco.
Miller, intanto, si è ripreso e comincia ad entrare in lotta con le Ducati, finendo però per esser superato dai due fratelli spagnoli. Marc, inoltre, passa Morbidelli alla Brooklands, ma un piccolo errore a Chapel lo costringe a rifare la manovra in fondo alla Stowe. Bella anche la lotta tra Luca Marini e Mir, sulle due Honda ufficiali.
Gli occhi ora si fissano sul distacco tra Zarco e Márquez per la seconda posizione, ma come a Le Mans il #5 si difende bene dal rientro di Marc e riesce a mantenere un vantaggio di sicurezza, Al contrario, Morbidelli riesce a riprendere la coda dell’otto volte iridato proprio all’inizio dell’ultimo giro: i due entrano in lotta nella seconda parte della pista, con “Franky” che attacca con successo alla Copse, ma Márquez risponde in fondo all’Hangar Straight con una bella staccata alla Stowe, ritornando sul podio.
All’ultimo attacco del #21 alla Vale, Marc risponde con un incrocio di traiettorie alla Club, col quale conserva il terzo posto. Marco Bezzecchi, invece, torna a far sorridere l’Aprilia dopo il momento difficile e conquista la sua prima vittoria in MotoGP dopo quasi due anni di digiuno (ovvero da India 2023). E’ la prima vittoria della Casa di Noale in un GP effettivo da Austin 2024.
Zarco chiude secondo e prosegue la sua striscia di podi (era dal 2021 che Honda non otteneva due piazzamenti in top tre consecutivi), seguito da Marc Márquez, Morbidelli, Álex Márquez (arrivati in volata questi tre), il rimontante Pedro Acosta (unico pilota KTM nei dieci), Miller, Marini, Aldeguer e Di Giannantonio. Nel post-gara sono stati messi sotto investigazione, per la pressione delle gomme, proprio Luca, Somkiat Chantra, Lorenzo Savadori ed Enea Bastianini.
Nella classifica piloti Marc Márquez (196 punti) torna a guadagnare un po’ di margine sul fratello ed ora è a +24, mentre Bagnaia, ancora terzo, crolla in classifica a -72 dal compagno di squadra. Di Giannantonio, intanto, cede la top five di campionato a Zarco, ora ad un solo punto con Morbidelli (98 a 97).
Qui i risultati di Silverstone e la classifica MotoGP dopo sette round.
Fonte immagine: press.piaggiogroup.com
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