Quinta vittoria stagionale per Quartararo, i suoi avversari tutti sprofondati in classifica. Dopo oltre vent’anni l’Aprilia conquista la top tre in classe regina e per la prima volta in MotoGP.
La gara di Silverstone 2021 si è rivelata, a conti fatti, uno snodo cruciale nella lotta al titolo MotoGP. A vincere il GP Gran Bretagna è stato, ancora una volta, Fabio Quartararo, al quinto successo stagionale e all’ottavo podio dell’anno, contando anche i tre terzi posti ottenuti in Francia, Germania e Stiria.
Il ritmo di gara messo in piedi da “El Diablo”, tra l’altro già visto durante le libere, è stato insostenibile per i suoi avversari, che non ha potuto fare molto per fermare la sua rincorsa. Con questa vittoria il suo vantaggio in campionato ha sforato i 60 punti e, ora come non mai, il titolo di campione del mondo appare molto vicino.
La vittoria del #20 e della Yamaha non è però l’unico tema interessante di questa domenica. A completare il podio troviamo due spagnoli, anche se non quelli che ci si sarebbe potuti aspettare. Álex Rins conquista, dopo una stagione a dir poco disastrosa, il suo primo piazzamento a podio grazie al secondo posto, a conferma di come Silverstone sia un tracciato nelle sue corde.
Terza posizione per Aleix Espargaró, che ha di fatto scritto una pagina di storia importantissima per Aprilia. La Casa di Noale raggiunge il podio per la prima volta in MotoGP e si tratta anche del primo arrivo nei primi tre in top class per questo marchio dopo oltre vent’anni di digiuno, ovvero dal terzo posto di Jeremy McWilliams a Donington Park nel 2000. Anche per Espargaró s’interrompe un digiuno di sette anni, con il primo podio in MotoGP dal penultimo ottenuto in Aragona nel 2014 (secondo sulla Yamaha Forward).
Il #41 ha dovuto difendere questo risultato con le unghie e con i denti nell’ultimo giro, prevalendo su Jack Miller in una battaglia in pista dal valore importantissimo. Alla fine ha prevalso lo spagnolo, con Miller che si consola con un buon quarto posto e col titolo di miglior ducatista.
La giornata dell’altro marchio italiano, Ducati appunto, non è stata affatto da ricordare. Alle buone premesse delle qualifiche ha fatto seguito un mezzo disastro, con Jorge Martín caduto al primo giro dopo un contatto con Marc Márquez che di fatto ha messo fuori gioco entrambi. Giornata pessima anche Francesco Bagnaia e Johann Zarco: il torinese (forse per una scelta errata della gomma posteriore) è crollato in classifica ed ha terminato solo 14°, mentre il francese, nonostante l’azzardo della gomma dura, non si è mai schiodato dalla seconda metà della classifica, chiudendo 11°.
Avendo citato Márquez, per il pilota di Cervera Silverstone sarà ricordata come un’altra, l’ennesima occasione sprecata di questo 2021. Il contatto avuto con l’alfiere della Pramac è stato causato da un suo errore piuttosto grossolano e si aggiunge alla lista di sbagli da principiante che il #93 sta commettendo sin dal suo rientro. Alla fine non è stata una giornata memorabile per Honda HRC, con Pol Espargaró quinto al traguardo dopo aver cercato di tenere il passo dei diretti avversari; per “Polyccio” si tratta, in ogni caso, del miglior risultato stagionale.
Anche le Honda LCR hanno avuto una domenica in chiaroscuro. L’ottimo ottavo posto di Álex Márquez, autore di una gara in rimonta, non è stata completata dalla prestazione di Takaaki Nakagami, piuttosto fiacca e che è valsa al giapponese solo un 13° posto.
Situazione molto simile pure per la Suzuki. Se Rins ha finalmente ritrovato il sorriso con un risultato degno del suo talento, il campione del mondo Joan Mir ha avuto a sua volta serissime difficoltà, giungendo solo nono al traguardo a 16” da Quartararo. Come per i piloti Ducati, anche il campionato di Mir è altamente compromesso a questo punto della stagione.
Nelle prime sei posizioni si sono piazzati tutti e sei i marchi presenti, con Brad Binder autore di un’altra gara di recupero col quale ha terminato al sesto posto. Alle sue spalle è giunto un ottimo Iker Lecuona e la buona giornata del team Tech3 è stata completata dalla top ten di Danilo Petrucci, che in volata ha battuto Zarco e che per soli 0”06 non è riuscito a superare Mir. Solo 16° Miguel Oliveira.
Hanno ottenuto punti anche i piloti Ducati Esponsorama, con Enea Bastianini 12° e Luca Marini 15°. Per il campione in carica della Moto2 si tratta di una parziale rivincita dopo gli errori commessi sabato e domenica mattina, mentre per “Maro” si tratta di un risultato piuttosto insperato.
La totale discrepanza tra le prestazioni di Quartararo e quelle delle altre Yamaha si sono viste perfettamente qui a Silverstone. Le altre M1 hanno terminato nelle ultime tre posizioni con oltre 20” di ritardo, con Cal Crutchlow 17°, Valentino Rossi 18° e Jake Dixon 19°. Rossi, nello specifico, pare aver sofferto lo stesso guaio di Bagnaia, con la gomma media al posteriore che non ha retto fino a fine gara.
Nella classifica piloti Quartararo sfora i 200 punti arrivando a quota 206 ed ha ora 65 lunghezze su Joan Mir, pari quasi a tre round. Il primo pilota della Suzuki precede Johann Zarco (137 punti, a -69 dal connazionale) e Francesco Bagnaia (a 136, -70 da Quartararo). Più indietro Espargaró, grazie al terzo posto ottenuto, ha ora solo due punti di ritardo da Oliveira (85 a 83), mentre Álex Rins guadagna due posizioni ed è 11° nella generale.
Ad attendere i protagonisti della classe regina ci saranno due settimane di pausa ora, prima del terzo Gran Premio in terra spagnola: il GP d’Aragona al Motorland di Alcañiz. Si tratta di una pista che, come Silverstone, ha valori piuttosto incerti e che nel 2020 ha visto trionfare una Suzuki ed una Yamaha nelle due gare svolte a distanza di sette giorni. Non è un tracciato che piace molto a Quartararo, ma nello stato di forma attuale il #20 anche questo limite potrebbe essere superato.
Ecco i risultati della gara e la classifica di campionato della MotoGP.
Fonte immagine: yamahamotogp.com
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