Il rookie festeggia la sua prima partenza al palo in MotoGP davanti a Bagnaia e a Viñales, Márquez crolla nono. 11° Martín.
Quella di Motegi è stata una qualifica al cardiopalma, condizionata nel finale anche da qualche decisione presa a tavolino. Il risultato, tuttavia, rimane storico: Pedro Acosta si è aggiudicato la sua prima pole position in MotoGP in questo GP Giappone 2024, al termine di una sessione in cui è stato uno dei protagonisti assoluti.
Il modo in cui questa pole è arrivata, però, lascia probabilmente l’amaro in bocca, in primis al #31 che aveva fatto segnare il secondo miglior tempo alle spalle di Marc Márquez, autore di uno strepitoso 1:42.868 che sarebbe valso al pilota Gresini, con pieno merito, la pole position. Tuttavia, il superamento dei limiti della pista in uscita da curva 4 ha costretto i giudici di gara a cancellare il tempo del #93.
Il tempo valido per la pole è stato quindi l’1:43.018 di “El Tiburón”, anche se permane qualche dubbio pure sulla validità di questo crono dato che, durante il suo giro, Pedro aveva davanti a sé Jorge Martín, poi caduto alla V-Corner.
Per Jorge questa sessione è stata un autentico disastro: nelle due gare in programma della MotoGP il leader del campionato partirà 11° (su una pista dove i sorpassi sono molto difficili), mentre il suo rivale Francesco Bagnaia scatterà in prima fila, dalla seconda casella. Un’ottima occasione per Pecco, specie dopo il passo che ha mostrato nella FP2.
E’ andata male anche a Márquez, solo nono dopo la cancellazione del tempo migliore, mentre Maverick Viñales su Aprilia completerà la prima fila.
LA CRONACA – Q1

La qualifica 1 della MotoGP comincia con qualche gocciolina di pioggia e l’esposizione, da parte dei commissari, delle bandiere bianche con la croce rossa di Sant’Andrea, ad indicare che l’acqua sta cadendo in diversi punti della pista. Nonostante questo i piloti non rientrano ai box ed il primo run vede il primato momentaneo di Jack Miller, sulla KTM RC16 ufficiale dotata del nuovo pacchetto aerodinamico (tanto da creare dei vortici alle estremità delle appendici anteriori sul rettilineo in discesa verso curva 11).
Raúl Fernández si mette secondo, ma nel secondo run le cose cambiano drasticamente: la pioggia smette per un breve periodo di cadere e ciò permette a Franco Morbidelli, da solo e con pista libera, di girare in 1:43.7. E’ veloce anche Fabio Quartararo, che porta la sua Yamaha al secondo posto, mentre l’ultimo tentativo di Miller non gli permette di migliorare il proprio riferimento.
Sono quindi i due ex-compagni di squadra a passare in Q2, con Raúl terzo e Jack quarto. Scatterà solo 15° Aleix Espargaró, mentre Lorenzo Savadori, sostituto di Miguel Oliveira sulla seconda Aprilia Trackhouse, sarà 22° sullo schieramento davanti a Remy Gardner.
Q2
L’inizio della Q2, come la Q1, vieni minato nuovamente dall’arrivo della pioggia e, allo sventolare della bandiera verde in uscita dalla corsia box, tutto il gruppo si lancia per poter compiere un primo giro il più rapidamente possibile. Il riferimento migliore è quello di Marc Márquez, primo sul tracciato, ma viene ben presto migliorato da Marco Bezzecchi, Enea Bastianini e soprattutto Acosta, che scende sotto l’1:44 con un 1:43.7.
L’inizio del turno è difficile per Bagnaia, costretto a rientrare ai box per colpa di una gomma posteriore non al massimo delle prestazioni, mentre con la Soft nuova il torinese scala la classifica e s’impone al comando con un 1:43.264. La mannaia, però, la calano Acosta e soprattutto Márquez, che sigla il nuovo record della pista in 1:42.868.
La gioia del “Cabroncito” dura però poco: la direzione gara cancella il riferimento dell’otto volte iridato per aver superato i limiti della pista in uscita da curva 4, dando così la pole momentanea ad Acosta (anche se il giro di Pedro lascia qualche dubbio a propria volta sulla validità, per l’esposizione di una bandiera gialla alla 9). Il risultato viene però confermato ed il pilota GasGas ottiene la sua prima partenza al palo in MotoGP.
Bagnaia e Viñales completano la prima fila, poi spuntano Bastianini, Brad Binder e Morbidelli in seconda. Terza fila per le due Ducati VR46 di Di Giannantonio e Bezzecchi, seguite dalle due del team Gresini dei fratelli Marc ed Álex. Qualifica disastrosa per Martín, solo 11° dopo la scivolata alla V-Corner e davanti al solo Quartararo.
Ecco i risultati della Q1, della Q2 e la griglia di partenza per la Sprint e per il Gran Premio.
Fonti immagini: tech3racing.fr, Facebook / Pramac Racing
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