MotoGP | GP Giappone 2024, la cronaca della gara di Motegi

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 6 Ottobre 2024 - 08:40
Tempo di lettura: 5 minuti
MotoGP | GP Giappone 2024, la cronaca della gara di Motegi
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Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) ha vinto per la prima volta il GP Giappone di Motegi classe MotoGP.


Segue la cronaca del GP Giappone classe MotoGP, sedicesima prova del Motomondiale 2024. A vincere la gara del Mobility Resort Motegi è stato Francesco Bagnaia su Ducati Desmosedici GP24 del team Lenovo, davanti a Jorge Martín (Ducati Pramac) e Marc Márquez (Ducati Gresini). Le moto bolognesi hanno monopolizzato le prime cinque posizioni grazie anche ad Enea Bastianini e Franco Morbidelli. La gara è durata ventiquattro giri e, nonostante il cielo minaccioso, si è svolta completamente sull’asciutto.


Rispetto alla gara Moto2, la partenza della MotoGP non subisce ritardi, visto che la pioggia si è fermata ed il tracciato è completamente asciutto. La Michelin, prima del via, comunica le scelte sulle gomme: tutti partono con una combinazione Hard-Medium, eccezion fatta per Taka Nakagami che va con una morbida al posteriore.

Al via si assiste alla grande partenza di Bagnaia, che parte meglio di Pedro Acosta dalla seconda casella e si mette all’interno della 1; il poleman prova a resistere dall’esterno, ma alla 2 Pecco completa il sorpasso e si mette al comando davanti alle due RC16 dello spagnolo e di Brad Binder. Nella pancia del gruppo avviene un contattino tra Márquez e Maverick Viñales, che penalizza il pilota di Figueres e lo fa retrocedere ai margini della top ten.

Binder va lungo alla 9 in questo primo giro e di questo prova ad approfittarne Bastianini, ma ad avere la meglio da questo scambio è Martín che, all’Hairpin, sorpassa in un colpo solo Enea e Márquez, salendo al quarto posto. Anche Jack Miller, sulla seconda KTM, approfitta dell’accelerazione problematica delle due Ducati da curva 10 per salire al quinto posto alla frenata in discesa.

Sul finire del primo passaggio (che Bagnaia conclude in testa) c’è il contatto alla 12 tra Álex Márquez e Joan Mir nelle retrovie, che porta ad un doppio ritiro. Al secondo passaggio il terzo DNF, quello di Lorenzo Savadori per guasto tecnico, mentre il Márquez superstite riesce a passare Bastianini in curva 2.

Il primo (ed unico) colpo di scena di rilievo della gara avviene alla fine del terzo passaggio: nel cambio di direzione della Victory Corner Acosta perde l’anteriore (forse toccando il cordolo) e finisce a terra, ripartendo ma con quasi un giro di ritardo. La gara del murciano terminerà qualche giro più tardi, col rientro ai box.

Ad approfittare dell’errore del #31 è principalmente Martín, che si porta in seconda posizione dopo aver scavalcato Binder. Ora i due contendenti al titolo sono in prima e seconda posizione con 1″4 a separarli, mentre Bastianini, dopo diversi tentativi, scavalca Miller alla S-Curve e sale in top five. Le KTM sembrerebbero già in calo e cominciano a fare da tappo alle Ducati alle loro spalle, col sudafricano ripreso da Márquez e superato alla 5.

Dopo il sorpasso dello stesso Enea nei confronti di Brad, la gara si trasformerà in una lotta col cronometro per i primi quattro classificati: Bagnaia e Martín viaggiano su un ritmo forsennato e spesso al di sotto dell’1:45, mentre il “Cabroncito” e la “Bestia” si devono accontentare della sfida per il terzo posto; il distacco di Márquez, infatti, lievita da 2″ a quasi quattro nel giro di qualche passaggio.

Ciò è dovuto anche agli sforzi di Jorge, che spinge al massimo pur di piegare la resistenza sul ritmo di Bagnaia e si avvicina, fino ad avere uno svantaggio di 0″6. Al nono giro, intanto, sono spuntate le bandiere bianche per concedere ai piloti di fare la sosta ai box per il cambio moto, ma nessuno lo compirà e spunterà persino qualche raggio di sole.

Mentre si assiste alla fine della gara di Viñales per una caduta alla curva 5 mentre era 11°, Bastianini comincia a sua volta a recuperare nei confronti di Márquez, con meno di 2″ da recuperare e metà gara ancora da fare. A dargli una mano è Marc stesso, che finisce largo all’ingresso della 1 e perde ulteriori 0″9. A sette giri dalla fine, il gap tra i due è di mezzo secondo.

Davanti, al contrario, Bagnaia riesce ad avere una reazione nel confronto contro il pilota Pramac e riporta il proprio vantaggio sul secondo e quattro decimi. L’ultimo aumento di ritmo del #89 non sortisce nessun effetto e a Pecco basta gestire il vantaggio nei giri finali.

Francesco Bagnaia vince così il GP Giappone per la prima volta in MotoGP, con Martín secondo, Márquez terzo e Bastianini quarto. A tre giri dalla fine Morbidelli ha superato Binder per la quinta posizione, ma il sudafricano riesce a tenersi alle spalle le altre due Ducati del team VR46, con Marco Bezzecchi davanti a Fabio Di Giannantonio.

Chiudono la top ten Aleix Espargaró e Jack Miller, con Johann Zarco 11° e Fabio Quartararo 12°. Come a Misano 2, il motore della Yamaha ufficiale finisce la benzina prima dell’ultima curva e viene passata dalla Honda #5 in volata. Taka Nakagami, Luca Marini e Raúl Fernández completano la zona punti.

Parlando di punti, la classifica piloti vede Martín salire a 392 punti ed avere un margine di sole dieci lunghezze su Bagnaia, mentre Bastianini, terzo a -79, ha ora solo due punti di vantaggio sul #93 di casa Gresini.

Qui i risultati della gara di Motegi e la classifica del campionato MotoGP dopo sedici round.

Fonte immagine: mediahouse.ducati.com

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