Un guasto tecnico ferma il torinese, Martín si conferma il mago delle Sprint MotoGP. Terzo Viñales, poi Bastianini.
Lo si era già capito durante il corso del 2023, ma in questo inizio di 2024 Jorge Martín ha voluto ribadire il concetto: al sabato l’uomo da battere è lui, che si tratti di qualifica o di manche corta. Quest’oggi, a Le Mans, non ce n’è stato per nessuno ed il madrileno si è aggiudicato la vittoria nella Gara Sprint del GP Francia classe MotoGP.
Il pilota del team Pramac Prima Assicurazioni, dopo un’ottima partenza, è andato in fuga salutando la compagnia sin dai primi metri, gestendo anche il tentativo di rientro di Marco Bezzecchi e vincendo poi in scioltezza con un paio di secondi di vantaggio. E’ la terza vittoria di una Sprint in questo inizio campionato per lui, nonché il 12° su ventiquattro corse brevi disputate sin dalla sua introduzione.
Podio tutto spagnolo in questa gara breve, completato da Marc Márquez e Maverick Viñales. Per il “Cabroncito” questo risultato, importantissimo per limitare i danni da Martín, è stato frutto di una splendida rimonta dalla 13a casella dopo le difficoltà nelle prove ufficiali, mentre per “Top Gun” si tratta del ritorno sul podio dopo la difficilissima prova di Jerez.
Gara deludente per gli italiani: a parte l’ottimo quarto posto di Enea Bastianini (ora secondo nella classifica del mondiale), il team Ducati ha assistito all’ulteriore colpo a vuoto di Francesco Bagnaia, autore di una pessima partenza e poi ritiratosi per un problema tecnico al freno motore; esito amaro anche per Bezzecchi, caduto a quattro giri dalla fine mentre si trovava secondo.
LA CRONACA
Mentre il sole splende nel cielo sopra Le Mans, i piloti MotoGP compiono le loro scelte sugli pneumatici: tutti optano per la combinazione Hard-Soft, tranne Miller che decide di montare una Michelin morbida anche sul davanti.
Alla partenza la Ducati di Martín s’impenna leggermente, ma il madrileno scatta comunque bene e prende già un buon margine all’approccio in curva 3, mentre Bagnaia, al suo fianco, rimane piantato e viene sfilato da moltissimi piloti. Al contrario, dalla quinta fila Márquez ha recuperato tante posizioni ed esce dalla chicane Dunlop in sesta, passando poi anche Di Giannantonio alla 5 per mettersi in top five.
Sempre al primo giro il #93 si libera anche di Viñales per salire in quarta posizione, mentre Jorge, davanti, ha già guadagnato quasi un secondo su Marco Bezzecchi. In terza posizione c’è Aleix Espargaró, sanzionato però con due long lap penalty per aver anticipato la partenza; sprofondato 15° Bagnaia.
La gara di Pecco terminerà mestamente pochi giri dopo: dopo un lungo a Le Musée che lo fa finire nella ghiaia, il torinese rallenta e rientrerà ai box al quarto giro, abbandonando la corsa; è il suo secondo ritiro in una Sprint dopo quello in Spagna. Nel frattempo il suo compagno di squadra è ai ferri corti con Pedro Acosta e Fabio Quartararo ai margini della zona punti, e sorpassa “El Diablo” alla prima frenata.
Il fratello di Pol compie il primo long lap al quinto giro cedendo il podio virtuale a Márquez, mentre Bezzecchi sta cercando di tenere il ritmo di Jorge per poterlo riprendere. Il vantaggio cala sui sette-otto decimi, ma l’elastico permette al #89 di mantenere un margine di sicurezza sul riminese. Cadono, nel frattempo, Mir e Rins (entrambi in curva 7).
C’è lotta anche per le posizioni a punti, con Fabio Di Giannantonio che resiste prima al rientro di Acosta e poi sorpassa Jack Miller per la settima piazza, alle spalle di Espargaró (che intanto ha compiuto il secondo passaggio nella traiettoria lunga della Garage Vert). Bastianini è così salito in quinta posizione, mentre Martín sta cominciando a piegare la resistenza di “Bez”.
A cinque giri dal termine il ritmo del #72 comincia a calare e comincia a diventare minaccioso Márquez alle sue spalle, il quale lima lo svantaggio a 0″7. A quattro tornate dalla fine c’è il colpo di scena, con Bezzecchi che perde l’anteriore alla Chemin aux Bœufs (la stessa dinamica con la quale è caduto Bagnaia in qualifica) e regala la seconda posizione al pilota Gresini.
Le prime due posizioni sono congelate e anche Maverick, ora terzo, ha a disposizione un buon vantaggio di sicurezza su Bastianini. Alle loro spalle, Pedro Acosta ha passato e distanziato Di Giannantonio ed è vicinissimo ad un attacco su Espargaró, ma al Raccordement rischia di perdere l’anteriore e si salva dalla caduta per miracolo, perdendo però decimi preziosi.
Jorge Martín vince la Gara Sprint ed è la 12a manche corta che conquista, davanti a Márquez e a Viñales. Completano la zona punti Bastianini, Espargaró, Acosta, Di Giannantonio, Miller e Raúl Fernández, mentre Quartararo termina la top ten ma non guadagna nessun punto.
Il mondiale piloti vede ora “Martinator” (104 punti) allungare sulla coppia di Ducati ufficiale, con Bastianini ora davanti a Bagnaia di una sola lunghezza (76 a 75). Acosta mantiene la quarta piazza a -31, poi Viñales con 70 punti e Márquez con 69.
Ecco qui la classifica della Tissot Sprint e la generale piloti.
Fonte immagine: Facebook / Pramac Racing
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