Dopo un inizio anno di alti e bassi, Martín fa sua la quinta Sprint MotoGP dell’anno e risale la china in classifica; secondo Binder, terzo Bagnaia. Marini chiude quarto davanti a Marc Márquez, out Miller e Quartararo.
Dopo quasi due anni di digiuno, Jorge Martín è tornato a conquistare il primo posto in una gara, pur trattandosi di una Sprint. Il pilota del team Ducati Prima Pramac, dopo aver ottenuto già due podi nelle quattro corse del sabato disputate finora, si è finalmente sbloccato conquistando il suo primo successo stagionale nella manche corta della MotoGP.
Hanno terminato sul podio i due protagonisti dell’ultimo Gran Premio sulla lunga distanza, quello di Spagna corso due settimane fa. Stavolta Brad Binder e Francesco Bagnaia si sono scambiati le posizioni ed il sudafricano ha conquistato il secondo posto, dimostrando nuovamente la propria esplosività nelle manche brevi.
I sette punti ottenuti da Pecco sono comunque utili in ottica iridata, dato che il vantaggio sul sudafricano rimane ancora piuttosto cospicuo (23 punti). La gara del campione del mondo in carica si è accesa particolarmente durante la sfida contro Marc Márquez, coi due che non si sono risparmiati in una serie di sorpassi e controsorpassi (avvenuti soprattutto alla Dunlop Chicane), pur essendo stata, a conti fatti, una strategia controproducente per entrambi.
Il “Cabroncito”, alla fine, ha chiuso al quinto posto patendo alcune difficoltà sulle gomme nel finale, venendo superato così anche da Luca Marini. C’è però a chi è andata molto peggio: Jack Miller e soprattutto Fabio Quartararo sono caduti e non hanno guadagnato punti; una batosta pesante anche a livello psicologico per “El Diablo”, il cui momento buio sembra senza fine.
LA CRONACA
Il sole, dopo una mattinata di alti e bassi, finalmente splende in maniera convincente sul circuito de la Sarthe, cosa che rende alcune scelte sugli pneumatici un po’ meno scontate del solito: la maggior parte della griglia opta per una coppia di Soft (ad esempio Bagnaia, i fratelli Márquez, le Ducati private…), ma c’è chi azzarda la mescola media per l’anteriore, su tutti i piloti KTM e Yamaha. La scelta più estrema è quella di Aleix Espargaró, con la Hard davanti.
Al via Bagnaia compie una gran partenza dalla pole position, mentre Márquez rimane un po’ piantato allo stacco frizione ed è costretto a spostarsi all’esterno del tratto curvilineo, lasciando spazio a Martín (il quale rimane esterno ma riesce a chiedere la traiettoria) e a Miller. Prova ad inserirsi al quarto posto anche Luca Marini, ma Marc lo pone a più miti consigli ripassandolo a Le Musée.
Dalla decima posizione è scattato a meraviglia Brad Binder, già sesto, mentre Fabio Quartararo ha addirittura perso tre posizioni al via. Già al secondo giro vi è il primo ritiro di rilievo, quello di “Jackass” che perde l’anteriore alla 5 e cede la terza posizione a Marc, mentre il compagno di squadra sudafricano balza al quarto posto con un attacco garibaldino su Marini alla Garage Vert.
Dopo tre giri d’attesa, “Martinator” rompe gli indugi al quarto passaggio attaccando Bagnaia alla prima esse ed involandosi al comando, mentre il ritmo di Bagnaia subisce un crollo importante. Di questa situazione ne approfittano anche Márquez e Binder per riavvicinarsi, fino a quando lo spagnolo non decide di tentare l’attacco sul torinese sempre alla Dunlop Chicane: stavolta il ducatista resiste dall’esterno penalizzando l’uscita di entrambi e permettendo al fratello di Darryn di guadagnare due posizioni in un colpo solo.
In questa fase il #1 fa da tappo ai piloti alle sue spalle e Márquez decide quindi di usare le maniere un po’ più forti alla prima frenata, mollando i freni e chiudendo la porta in faccia a Bagnaia in uscita dalla 3 (a cui Pecco risponde con un gesto di stizza). Questo permette anche a Marini di guadagnare una posizione sul connazionale, prima di essere risuperato in ingresso alla 7.
I piloti dalla terza all’ottava posizione si stanno tutti raggruppando e all’interno di questo gruppetto vi sono anche Aleix Espargaró e Marco Bezzecchi, col pilota VR46 che compie una manovra molto rischiosa ma proficua alla prima frenata per guadagnare la settima piazza alle spese del #41. Davanti, Martín ha completato con successo la propria fuga ed anche Binder ha seminato gli inseguitori, con ora il #93 alle prese con qualche difficoltà.
I ruoli tra Márquez e Bagnaia dunque s’invertono, con ora il ducatista alla costante ricerca di un varco per passare: dopo averlo cercato senza successo alla S du Garage Bleu, Pecco si libera dello spagnolo in accelerazione dopo il Raccordement, tornando virtualmente sul podio ed iniziando a recuperare molto terreno anche nei confronti di Binder. Si affaccia al primo gruppo anche Fabio Quartararo, fino alla caduta alla Chemin aux Boeufs che lo mette fuori gioco per lo sconforto del pubblico di casa.
Le prime tre posizioni rimangono dunque congelate, mentre Marini punzecchia e sorpassa a sua volta Márquez alla prima frenata, salendo in quarta posizione. Durante l’ultimo giro l’otto volte iridato rimane vicino a Luca nel tentativo di compiere un attacco in contropiede, ma alla fine si deve accontentare dell’ultimo posto in top five.
Jorge Martín conquista invece la sua prima vittoria di una Sprint Race davanti a Brad Binder e Francesco Bagnaia. Marini è quarto davanti al pilota di Cervera, poi Zarco, Bezzecchi, Espargaró e Maverick Viñales (quest’ultimo sotto investigazione per un contatto che ha mandato nella ghiaia Álex Márquez). Appena fuori dai punti Nakagami e Rins sulle Honda LCR.
Coi sette punti conquistati Bagnaia conduce ancora la generale piloti con 94 punti, mentre Binder, secondo, è in avvicinamento a 71. Bezzecchi cede una piazza al pilota KTM ed è ora a -26 dal compagno di marca davanti, mentre Martín ne recupera tre in un colpo solo; ora il madrileno è a -34.
Qui i risultati della Sprint Race e la classifica iridata attuale.
Fonte immagine: pramacracing.com
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