MotoGP | GP Francia 2019, sintesi warm-up

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 19 Maggio 2019 - 10:55
Tempo di lettura: 3 minuti
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MotoGP | GP Francia 2019, sintesi warm-up

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Con ancora dubbi e incertezze su ciò che il cielo potrebbe riservare più tardi nella giornata, si è concluso da poco il warm-up delle tre categorie del Motomondiale a Le Mans. Partendo dalla MotoGP, il primo posto se l’è aggiudicato Fabio Quartararo su Yamaha M1 sponsorizzata Petronas, in 1:32.483. La sequenza di giri fatta dal transalpino, considerando il poco tempo a disposizione, è stata di tutto rispetto e, in caso di buona partenza, potrebbe diventare uno dei contendenti al podio più importanti; sarebbe la rivincita ideale dopo le lacrime versate a Jerez per un problema tecnico.

In seconda posizione troviamo Marc Márquez, il poleman di questo weekend. Pur considerando il campione del mondo tra i pretendenti per la vittoria, il passo mostrato durante il turno è stato sull’1:33 basso, con un picco di un 1:32.6 che l’ha portato in seconda posizione. Probabilmente il #93 non ha nemmeno preso rischi eccessivi viste le gocce di pioggia che cadevano durante il turno, e la pole position ottenuta ieri può rivelarsi fondamentale contro alcuni degli avversari che sono dietro.

Tra questi, un Álex Rins nel pallone. La Suzuki continua a deludere sulla pista di Le Mans, e l’unica cosa che potrebbe salvare lo spagnolo e il team Ecstar è l’acqua. Il vincitore di Austin è 15° nella classifica di oggi a più di un secondo di distacco da Quartararo, dietro a Jorge Lorenzo e davanti al compagno Mir, addirittura 17° (dopo due cadute). Davide Brivio nei box ha già parlato di “limitare i danni”.

Yamaha e Ducati, nelle loro forme ufficiali, occupano le ultime posizioni della top ten: Maverick Viñales ha concluso quinto il turno a mezzo secondo dal leader, ma è stato protagonista di una scivolata in curva 1 che potrebbe togliergli confidenza. Andrea Dovizioso è alle sue spalle e non è stato particolarmente brillante, forse nella speranza di un aumento della temperatura che gioverebbe alla sua GP19; è il primo dei piloti sopra l’1:33, in 1:33.008. Petrucci e Rossi sono nono e decimo, separati dai compagni di squadra dai privati Franco Morbidelli e Jack Miller.

Il warm-up della Moto2 ha segnato un ritorno deciso, nelle prime posizioni, di Remy Gardner dopo la rovinosa caduta alla prima curva di Jerez, e dopo delle qualifiche dimenticabili qui a Le Mans. L’1:37.796 fatto all’ultimo giro disponibile è stato più veloce di ben tre decimi rispetto al secondo classificato, ed è stato l’unico tempo del turno sotto l’1:38. Difficile che Remy possa tenere questo ritmo per tutta la gara, ma il suo stile di guida può essere redditizio in un GP funestato dalla pioggia.  Vedremo se continuerà il buon momento della coppia Jorge Navarro-Speed Up, sesta nella sessione mattutina a mezzo secondo da Gardner ma con il passo apparentemente migliore. Lorenzo Baldassarri solo 13°, autore di soli tre giri realmente sul passo di gara.

John McPhee ha continuato a stupire nella Moto3 dopo la prima posizione in Q2, è suo il primato nel turno della classe leggera in 1:42.841, nell’unico turno totalmente e realmente asciutto. Segue la coppia SIC58 guidata dal giapponese Suzuki a sette centesimi dallo scozzese, con Niccolò Antonelli più staccato a tre decimi dal #17; potrebbe persino esserci la possibilità della doppietta per il team guidato da Paolo Simoncelli. In questo turno le KTM si sono fatte vedere di più dopo la debacle delle qualifiche, con il trio Fernandez-Migno-Foggia dalla quarta alla sesta posizione (pur considerando che lo spagnolo dovrà arretrare di dodici posizioni sulla griglia di partenza). Ottavo Canet e nono Masia, anche loro col duro compito di rimontare.

Qui i risultati della sessione MotoGP e l’analisi dei tempi fatti.

Fonte immagine: Twitter / Fabio Quartararo

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