MotoGP | GP Emilia Romagna: Bagnaia spreca, Maverick Viñales torna a vincere

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
20 Settembre 2020 - 15:47
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Lo yamahista finalmente si sblocca, ottavo successo in carriera e secondo di fila della Yamaha a Misano. Tanti caduti, tra cui Bagnaia (mentre era al comando), Rossi e Binder. Solo ottavo Dovizioso.


Il digiuno di vittorie per la Spagna in MotoGP durava dal 17 novembre 2019, ovvero dall’ultima vittoria di Marc Márquez al termine di una stagione da schiacciasassi. Oggi, a oltre dieci mesi di stanza, la Marcia Reale torna a suonare dopo una gara della classe regina, grazie a Maverick Viñales: dopo la pole position ottenuta ieri pomeriggio grazie all’errore di Francesco Bagnaia, lo spagnolo aveva l’obbligo morale e sportivo di portare a casa un risultato degno di nota, specie dopo la cocente delusione di sette giorni fa. L’obiettivo è stato raggiunto, poiché “Top Gun” ha vinto con 2”4 di vantaggio sugli inseguitori. Un successo che rilancia prepotentemente le quotazioni iridate dello spagnolo, ora a un solo punto dalla testa di una classifica cortissima.

Ironicamente, a concedergli la vittoria, come ieri gli era stata concessa la pole, è stato Francesco Bagnaia. Il torinese, dopo un paio di giri passati a inseguire Viñales, ha sferrato il suo attacco mettendo poi tra sé e lo yamahista circa un secondo di vantaggio. A sette giri dal termine, però, “Pecco” ha perso l’anteriore alla curva 6 come gli era già successo nelle libere, buttando al vento una possibile prima vittoria in carriera. La sua prestazione comunque, fino al ritiro, è stata degna di nota e segno di una crescita molto buona.

La seconda posizione l’ha ottenuta Joan Mir su Suzuki. Lo spagnolo ha rimontato fino alla seconda posizione partendo dalla quarta fila, compiendo, come successo sette giorni fa, alcuni sorpassi degni di nota. Su tutti i due fatti alle spese di Pol Espargaró e Fabio Quartararo, che gli sono giunti alle spalle dopo aver battagliato a lungo tra di loro. Giornata in netta contrapposizione tra le due Suzuki, con Rins addirittura 12° su tredici arrivati al traguardo.

Il podio è stato completato da “Polyccio” sulla prima RC16S. Grazie alla buona posizione di partenza e al gran motore della moto austriaco, lo spagnolo ha potuto completare un podio tutto rosso e giallo in termini di nazionalità, un risultato che fa molto bene al morale dopo il difficilissimo weekend di Misano 1. A dire il vero, sul traguardo è giunto per primo Fabio Quartararo, ma il francese ha rimediato, al penultimo giro, una penalità per aver superato troppe volte i limiti della pista; non avendo fatto il long lap penalty all’ultimo giro, “El Diablo” è stato sanzionato con tre secondi di penalità, che l’hanno fatto scendere al quarto posto in gara e al secondo nella generale, che virtualmente lo vedeva davanti.

Sia per KTM che Yamaha la giornata presenta degli spunti positivi ma anche negativi. Partendo dalla Casa giapponese, la vittoria di Viñales e la ripresa di Quartararo fanno il paio con la scivolata di Valentino Rossi e il nono posto del vincitore di Misano 1 Franco Morbidelli. Il pesarese è caduto al secondo giro alla Rio mentre era nel gruppo di testa, mentre la gara di “Morbido” si è incrinata sin da subito quando Aleix Espargaró l’ha speronato lateralmente al primo passaggio alla Quercia cadendo. Morbidelli è riuscito a proseguire, fino ad arrivare a 15” dal vincitore Viñales.

La Casa di Mattighofen accumula invece due “zeri” con due degli altri tre piloti. Mentre Miguel Oliveira ha regalato un altro bel risultato al team Tech3 con il quinto posto finale, Brad Binder e Iker Lecuona hanno sprecato molto del potenziale che la KTM è sembrata avere in questo fine settimana, scivolando entrambi (nel caso di Brad, addirittura due volte). In particolare per lo spagnolo si tratta di un grande rammarico, poiché l’errore è arrivato a tre giri dalla fine e mentre era in scia al compagno di squadra Oliveira.

Honda può dirsi invece soddisfatta di questa seconda gara al Santamonica, pur non essendo ancora davanti come lo è stata negli ultimi anni con Marc Márquez come punta di diamante. In sesta posizione è giunta Taka Nakagami, anche lui rimontante dalla quarta fila, davanti ad Álex Márquez su Honda Repsol, capace di conquistare il suo miglior risultato stagionale. E’ ancora presto per parlare di ripresa della HRC, ma questa gara a Misano può comunque essere considerata un punto di partenza importante.

Chi invece lascia Misano con molti rimpianti è la Ducati, nonostante ci sia proprio un ducatista in testa al mondiale. Andrea Dovizioso, grazie anche alla caduta di Lecuona a pochi giri dal termine, ha ottenuto un ottavo posto assolutamente deludente, ma comunque sufficiente per quantomeno conservare la testa della graduatoria (anche se di un solo punto). Le prossime gare del forlivese dovranno essere d’attacco per poter reagire alla rimonta dei piloti arrivanti da dietro, mentre ha perso terreno anche Jack Miller: l’australiano si è dovuto ritirare per dei problemi al motore, pagando così il suo secondo “zero” in classifica. Chiude la top ten Danilo Petrucci.

Con l’Espargaró più anziano fuori dai giochi sin dalle prime battute, l’Aprilia ha ottenuto un bottino di soli tre punti grazie a Bradley Smith, 13° e ultimo classificato. Ben sette i ritirati al termine del Gran Premio e, tra quelli già citati, si aggiunge anche Tito Rabat su Ducati Esponsorama.

La classifica piloti è corta come non mai: in testa alla classifica c’è ancora “Dovi” con 84 punti, ma con una sola lunghezza di margine su Quartararo e Viñales, appaiati in seconda posizione. Tutt’e tre devono però guardarsi dalla minaccia del giovanissimo Mir, che grazie ai due podi ottenuti gode ora di 80 punti, con solo quattro di gap dal #04. Morbidelli sale al quinto posto nonostante il magro risultato ed è ora a pari merito con Jack Miller, mentre Valentino Rossi è sceso in nona posizione rimanendo bloccato a 58 punti, con Pol Espargaró decimo a una sola lunghezza e Miguel Oliveira ottavo.

Tra sette giorni ci sarà un altro Gran Premio per il Motomondiale, che tornerà in Spagna per la terza di sette tappe stagionali. Si correrà infatti al tracciato di Barcellona per il Gran Premio di Catalunya, una settimana dopo alla SBK che invece ha corso in questo weekend. Difficile fare un pronostico su chi possa vincere, ma considerando lo stato di forma eccezionale della Suzuki, non è impensabile che possa essere proprio Mir il prossimo vincitore. Potrebbe continuare la risalita della Honda, mentre Yamaha e Ducati continueranno a contendersi la testa della classifica.

Ecco i risultati del Gran Premio e la classifica del mondiale aggiornata.

Fonte immagine: yamahamotogp.com

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