MotoGP | GP Emilia-Romagna 2021, la cronaca della gara

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Ottobre 2021 - 16:23
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Segue la cronaca del GP Emilia-Romagna 2021 classe MotoGP, vinto da Marc Márquez su Honda davanti a Pol Espargaró ed Enea Bastianini. La gara, cosa al Misano World Circuit Marco Simoncelli è durata ventisette giri e si è disputata in condizioni d’asciutto. Per Márquez si tratta del terzo successo stagionale e del 99° podio in carriera, mentre per Honda Repsol è stata la prima doppietta da Aragona 2017. Questa gara ha anche assegnato il titolo mondiale piloti, vinto da Fabio Quartararo (267 punti attuali).


Ancor prima di arrivare in griglia avviene il primo grosso errore, con Brad Binder che scivola al Tramonto nel giro di schieramento ed è costretto a partire dal fondo. La scelta delle gomme Michelin si rivela piuttosto intricata, poiché all’arrivo in griglia la scelta predominante è M-S. Sulla griglia, però, le Ducati ufficiali di Bagnaia e Miller rischiano con una soluzione mai provata nelle libere, con una dura davanti ed una media dietro. Anche Viñales modifica la propria scelta all’ultimo minuto, optando per un’opzione M-S come tutti gli altri piloti, al contrario delle due Soft iniziali.

Allo spegnimento dei semafori Bagnaia non parte perfettamente dalla pole position, ma Miller gli copre bene le spalle alla frenata di curva 1 e lo lascia sfilare, con Oliveira che si mette momentaneamente secondo prima di subire il contrattacco dell’australiano e di Marc Márquez, partito benissimo. Pessime partenze invece per Quartararo, che si ritrova intruppato in 17a posizione, e per Marini, solo settimo alla fine del primo giro.

La direzione gara comunica a Joan Mir una penalità di due long lap penalty per aver anticipato la partenza, ma il campione del mondo in carica non ha tempo di scontarti per via di una caduta alla Variante del Parco, che coinvolge anche Danilo Petrucci. La gara dei due termina, mentre Quartararo inizia la sua rimonta recuperando tre posizioni nei primi due giri.

Davanti Bagnaia detta il passo, ma la gomma dura non gli permette di spingere al 100% rispetto a quanto visto nella FP4 e ciò permette a Miller e soprattutto a Márquez di rimanergli sotto. Il #43 svolge un buon lavoro da scudiero per diversi passaggi, ma alla Misano 1 perde l’anteriore e si ritira per l’ennesima volta, lasciando campo libero a Márquez. Nel frattempo Quartararo risale al decimo posto.

Pol Espargaró, fino a quel momento terzo, accumula già tre secondi di ritardo dai primi due, mentre nelle retrovie continuano le cadute, con Álex Márquez ed Iker Lecuona a terminare anticipatamente la propria gara. Al tredicesimo giro anche Jorge Martín scivola malamente alla 1, mentre era in lotta con Quartararo per la nona posizione.

Mentre la battaglia Bagnaia-Márquez entra in una fase di stallo, si accende la lotta per il quinto posto tra Aleix Espargaró, Franco Morbidelli, Luca Marini, Álex Rins e proprio Quartararo, con gli ultimi due nettamente più veloci. L’italo-brasiliano perde ritmo poco dopo la metà gara per un probabile calo fisico e diventa facile preda dei tre alle sue spalle, a cui si unisce anche Johann Zarco su Ducati Pramac. Con una staccata in curva 7 “El Diablo” riesce invece a passare Marini per la settima posizione.

Anche Espargaró e Rins vengono passati con relativa facilità e l’attacco sul pilota Aprilia è meritevole di una menzione per il sorpasso alla prima curva del Carro, ma Pol Espargaró e Miguel Oliveira sono ancora lontanissimi, con oltre 8” di vantaggio. Questa situazione di campionato aiuterebbe parecchio “Pecco” Bagnaia, il quale è ancora in testa e, nell’ultimo quarto di gara, comincia a prendere qualche decimo di margine sulla Honda #93.

Il colpo di scena decisivo per l’esito della gara e del campionato giunge al termine del ventiquattresimo giro: proprio alla Misano 1, nello stesso punto in cui era caduto Miller ad inizio gara, Bagnaia perde il davanti all’improvviso e si ritira. I giochi per il titolo sono fatti e Fabio Quartararo è già virtualmente iridato, per giunta premiato anche dal podio grazie al ritiro quasi simultaneo di Miguel Oliveira.

Marc Márquez, con in tasca oltre 8” di vantaggio, può così involarsi verso il successo nella “tana del nemico”, mentre la lotta per decidere il terzo posto non è finita. Enea Bastianini risale infatti a ritmo di carica e a due tornate dalla fine si ritrova sulla coda della Yamaha #20. All’ultimo giro la “Bestia” si pone vicinissima a Quartararo ed affonda un attacco magistrale al Carro, mantenendo la corda della curva 14 e conquistando il terzo posto.

Márquez va invece a vincere la sua terza gara stagionale e l’85a in carriera, davanti al compagno Pol Espargaró e a Bastianini. Quartararo vince e gioisce in lacrime per il suo titolo iridato, apprestandosi poi a festeggiare con un casco celebrativo di colore d’oro e delle grafiche del suo simbolo, il diavolo, accompagnate dalla sua musica. In top five Johann Zarco, poi Rins, le due Aprilia di Aleix Espargaró e Viñales, Marini e Rossi nei dieci.

Fabio Quartararo conquista il titolo raggiungendo quota 267 punti, con i 202 di Bagnaia che è ora battuto anche aritmeticamente. Punteggio invariato anche per Joan Mir e Jack Miller, mentre Johann Zarco, grazie a questi 11 punti, si reinserisce tra i due al quarto posto. Marc Márquez, sesto, è ancora in lizza per il podio iridato.

Qui i risultati del GP della top class e la classifica piloti iridata.

Fonte immagine: motogp.com

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