MotoGP | GP Emilia Romagna 2020, la cronaca della gara

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
20 Settembre 2020 - 16:43
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Segue la cronaca del Gran Premio dell’Emilia Romagna classe MotoGP. Dopo la pioggia avuta in Moto2, la gara della classe regina è stata completamente asciutta. E’ durata ventisette giri ed è stata vinta da Maverick Viñales su Yamaha M1 Monster Energy.


La scelta delle gomme tra piloti e piloti varia molto, sulla griglia di partenza: Viñales dalla pole e Joan Mir dall’11a casella scelgono due gomme medie, mentre Quartararo e Rossi optano per una gomma dura davanti; scelte identiche tra ducatisti e piloti KTM, tutti su Hard-Soft con l’eccezione di Oliveira che sceglie una Medium al retrotreno. Il meteo torna a dare buone notizie e, nonostante qualche nuvola più vicina alla zona del rettilineo principale, la gara dovrebbe essere totalmente asciutta.

Alla partenza Miller scatta meglio di tutti dalla seconda fila e affianca Viñales in curva 1, prendendosi la prima posizione inseguito da Maverick e da Fabio Quartararo, terzo. Bagnaia s’impone al quarto posto mentre Dovizioso e Mir sono stati autori di una pessima partenza e scendono ulteriormente per ciò che succede alla curva del Tramonto. L’Aprilia di Espargaró affianca Morbidelli (anche lui partito male) dall’interno, ma lo spagnolo perde l’anteriore e centra la fiancata della moto di “Morbido”, rallentando anche Dovizioso alle sue spalle. Espargaró riuscirà a ripartire ma si fermerà, disperato, ai box qualche giro dopo, mentre Morbidelli riparte in 19a piazza.

Ben più avanti, Bagnaia decide di non perdere tempo e sorpassa subito Quartararo nel breve allungo verso il Tramonto. Le due Ducati Pramac sono in seconda e terza posizione con Miller che precede Bagnaia, ma sin da subito la differenza di passo tra i due è evidente con Miller che deve presto cedere il passo al torinese. All’inizio del secondo giro Viñales ha già preso un leggero margine sulla concorrenza, mentre il suo compagno Rossi incappa in un errore inaspettato alla Rio, scivolando. Valentino prova a riprendere la pista ma anche lui, dopo qualche passaggio, tornerà ai box con la moto danneggiata, mentre sempre al secondo passaggio scivola Binder mentre era al terzo posto. La caduta del sudafricano al Carro sarà seguita, pochi istanti dopo, da una sua seconda scivolata alla prima variante.

Davanti, la rincorsa di Bagnaia su Viñales comincia a dare i frutti sperati, con il torinese che segna il nuovo record in gara e comincia ad avvicinarsi allo yamahista. All’ottavo giro “Pecco” fa la sua mossa, approfittando di un largo di Viñales alla Rio per superarlo; il #12 prova a rispondere incrociando la traiettoria, ma sull’allungo verso la Quercia non può far nulla per fermare la Ducati (rischiando anche di centrarla quasi al momento della staccata). Il ritmo si alza ulteriormente e Bagnaia mette subito cinque-sei decimi di spazio tra sé e Viñales. Più indietro, Miller stava sprofondando in classifica, e dopo esser stato passato anche da Quartararo e Pol Espargaró a seguito di un largo alle curve del Carro, l’australiano viene inghiottito anche dal gruppone di centro classifica. Sempre all’ottavo giro, dopo due lunghi, “Jackass” rientra ai box e si ritira per un problema al motore.

Solo la Ducati di Bagnaia è in palla, poiché anche le due ufficiali di Petrucci e Dovizioso stanno soffrendo. Approfittando degli errori altrui, Dovizioso passa al nono posto superando proprio il compagno di squadra, che invece soffre enormemente in questa fase. Chi riesce a districarsi da questo gruppo è Joan Mir, che forte del passo mostrato venerdì si porta in quinta posizione superando anche la coppia KTM Tech3 Lecuona-Oliveira.

La battaglia sul cronometro tra Bagnaia e Viñales continua, con il distacco di “Pecco” che raggiunge anche 1”4 a un certo punto della gara. Allo stesso modo, il suo rivale deve guardarsi dal ritorno di Pol Espargaró, ma la gomma Soft che monta il #44 non ha abbastanza tenuta e ben presto il suo ritmo cala, con Quartararo che può accorciare le distanze. Da segnalare anche l’ottima ottava posizione di Álex Márquez, il quale assiste, seppur staccato, alla lotta interna nel team Tech3 con Oliveira che sorpassa Lecuona.

La situazione comincia a cambiare una volta raggiunto il sedicesimo giro: Mir comincia ad accelerare parecchio in termini di ritmo, fino a rosicchiare dai due ad addirittura quattro decimi al giro su Quartararo, che a sua volta si sta avvicinando ad Espargaró; il francese non è ancora a portata di tiro, anche a causa del deficit di potenza della Yamaha rispetto alla KTM. Bagnaia invece continua col suo ritmo martellante, ma Viñales riesce a riportare il suo distacco sul filo del secondo. Più indietro, Dovizioso perde anche la posizione su Takaaki Nakagami, scendendo ai margini della top ten.

A sette giri dal termine, il colpo di scena: nella sezione delle curve del Rio, alla 6, Bagnaia dà gas troppo presto a centro curva e la Ducati lo scarica a terra d’anteriore (caduta che aveva già avuto durante la FP3). Questo permette a Viñales di andare in testa indisturbato, mentre la KTM #44 ha ancora la minaccia di Quartararo alle spalle. Il franco-siciliano non riesce però a trovare l’opportunità per poter passare Espargaró, per la troppa differenza sulla velocità massima. Questo fa il gioco di Mir, che come nella scorsa gara recupera inesorabilmente terreno inserendosi nella lotta per le posizioni da podio.

A tre giri dalla fine è proprio l’ex-iridato in Moto3 a passare all’attacco, superando Quartararo nel cambio di direzione 1-2 rischiando pure di sfiorare la gomma posteriore di Espargaró; nello stesso giro cade Lecuona, mentre era sesto. Passa solo un altro passaggio che Mir non si accontenta e attacca anche il connazionale in curva 1 prendendosi una seconda posizione cruciale anche per il suo campionato, permettendo anche a Quartararo di approfittarne nel cambio di direzione. Espargaró è in evidente difficoltà con la gomma posteriore, ma in sua salvezza arriva la decisione dei commissari di gara: per aver superato troppe volte i limiti della pista, Quartararo rimedia un passaggio obbligato nella traiettoria del long lap penalty, all’esterno del Tramonto.

Di tutto questo Viñales non si cura, andando così a conquistare la sua prima vittoria stagionale e la prima dal Gran Premio della Malesia del 2019. Mir arriva staccato dopo una grande rimonta, davanti a Quartararo (che non ha scontato il suo passaggio e viene quindi automaticamente penalizzato di tre secondi sul suo tempo) ed Espargaró. Quinto Oliveira sulla seconda KTM, con le due Honda che sono giunte in sesta (Nakagami) e settima posizione. Andrea Dovizioso solo ottavo davanti a Morbidelli in rimonta, Petrucci decimo.

Ecco i risultati del Gran Premio dell’Emilia Romagna e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: motogp.com

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