Il riassunto del weekend vissuto a Brno da Acosta, tornato finalmente nelle posizioni a lui (e a KTM) più consone in MotoGP.
Nello scorso fine settimana la MotoGP ha corso il GP Cechia 2025, tappa che è rientrata in calendario dopo cinque anni d’assenza e con un nome modificato rispetto al più conosciuto GP della Repubblica Ceca. Sulla mitica pista di Brno sono andate in scena due gare in cui i valori in campo, tra le Case, sono stati un po’ diversi dal solito.
E’ stato anche il weekend di debutto assoluto, su questa pista, per Pedro Acosta. Il talento murciano, arrivato nel Motomondiale nel 2021, non ha mai potuto tastare con mano il tracciato Masaryk su un palcoscenico mondiale, ma l’andamento del suo fine settimana è più che degno per un nuova puntata della rubrica “Il weekend di”.
Per moltissimi, Acosta rappresenta quella fascia di piloti definibili come “predestinati”, per i quali il raggiungimento della vetta appare quasi una certezza incrollabile. Il modo in cui si è fatto largo nelle propedeutiche, vincendo il titolo Moto3 al debutto e conquistando anche quello Moto2 nel giro di un paio di stagioni, è l’esempio perfetto di come Pedro, nel giro di pochissimo tempo, abbia già messo sull’attenti tutti quanti.
Anche il suo debutto in MotoGP non è stato in punta di piedi, anzi: nel Gran Premio d’apertura della stagione 2024, quello del Qatar a Lusail, “El Tiburón” ha lottato alla pari contro nientemeno che Marc Márquez (appena passato alla Ducati Gresini), prendendosi persino l’ardire di superarlo in staccata in fondo a curva 1. La scena è stata poi replicata a Portimão, in cui ha riattaccato l’otto volte iridato in curva 1 e si è poi aggiudicato il primo podio in classe regina.
Tuttavia, col prosieguo dell’anno i nodi sono cominciato ad apparire sul pettine: numerose le cadute e le scivolate del murciano (soprattutto durante il ciclo europeo della stagione), mentre le soddisfazioni sono divenute sempre più sporadiche. Il pilota Tech3 conquisterà altri tre podi (secondo in Indonesia, due volte terzo ad Aragona e in Thailandia), ma le delusioni più grande sono state patite in Giappone, in cui Acosta ha buttato via la chance di vincere le proprie prime gare in MotoGP (sia Sprint che GP) con due errori grossolani; particolarmente grave quello del sabato, in cui è incappato mentre era in testa con ampio margine.
Per la stagione 2025 Acosta, senza troppe sorprese, è stato promosso nel team KTM ufficiale, a dimostrazione dell’immensa fiducia che la Casa di Mattighofen ripone per il proprio pupillo. Molti hanno definito Pedro persino un possibile outsider in vista del nuovo campionato, ma la realtà dei fatti sarà molto diversa: a fronte del dominio incontrastato di Ducati grazie a Marc Márquez (ora vestito coi colori ufficiali di Lenovo), Pedro si dimostra fin troppo fallace ancora, buttando numerose occasioni con altrettante cadute.
La situazione rimane questa fino al Gran Premio di Spagna, a cui successivamente si sottopone ad un intervento all’avambraccio destro per via della sindrome compartimentale. Il #37 migliora a partire dalla Francia in poi, ottenendo tre quarti posti a Le Mans (sul bagnato), ad Aragón e ad Assen. L’errore al Sachsenring, tuttavia, lo riporta coi piedi per terra in vista del round di Brno.
Venerdì

La cabala del GP Cechia, alla vigilia del weekend, appare favorevole a KTM: la RC16 aveva vinto qui nel 2020 grazie a Brad Binder, il quale aveva ottenuto la prima vittoria in MotoGP sia per sé che per la Casa austriaca. In effetti, l’inizio si dimostra positivo per le moto arancioni: a fronte dell’assenza dell’infortunato Maverick Viñales (sostituito da Pol Espargaró), Acosta si dimostra il secondo più veloce dello squadrone di Mattighofen durante la FP1, alla ruota di un redivivo Enea Bastianini sulla moto del team Tech3. I due occupano la quinta e sesta posizione, seppur staccati circa un secondo da un Marc Márquez subito mostruoso sin dal primo turno.
La Practice si svolge sul bagnato e la performance delle RC16 patisce questo cambiamento delle condizioni. Sia Bastianini che Acosta si qualificano direttamente per la Q2, ma il due volte iridato si salva dalla Q1 per appena 0″039. Pesantissimo anche il distacco del #37 dal solito leader Márquez, che è 1″2 più veloce di lui.
Sabato

Pur non potendo competere col #93, Acosta pare quantomeno in lizza per un risultato da top five, se la gara dovesse svolgersi in condizioni d’asciutto. Il meteo del sabato, fortunatamente per il team Red Bull, dice bene: la FP2 (che Pedro completa al settimo posto in 1:53.8) si svolge sull’asciutto e con sole splendente, così come le qualifiche.
Eccezion fatta per la lotta alla pole position, ristretta alle sole Ducati ufficiali (con Francesco Bagnaia ad avere la meglio in 1:52.3 grazie all’errore di Marc alla penultima curva), quella per le posizioni retrostanti si dimostra particolarmente serrata. Per Acosta, però, il risultato non è soddisfacente: lo spagnolo si qualifica solo settimo ed il risultato minimo della seconda fila non viene centrato.
Fortunatamente, la Sprint del sabato pomeriggio regala gioie decisamente maggiori al #37. A fronte dell’iniziale fuga delle Desmosedici di Lenovo, con una bella partenza Acosta si porta al terzo posto superando anche Marco Bezzecchi e portandosi dietro Bastianini. “El Tiburón”, poi, approfitta dei rallentamenti anomali di Bagnaia prima e Márquez poi per passare addirittura al comando.
Tuttavia, a Marc basta aspettare qualche giro nella coda del connazionale per far salire la temperatura e la pressione dello pneumatico anteriore, per poi attaccare a tre giri dalla fine in curva 10. Acosta tenta di resistere incrociando, ma non c’è modo di resistere al ducatista. Pedro conclude la Sprint in seconda posizione, per un doppio podio di KTM con Bastianini terzo.
Qui le sue dichiarazioni a fine manche.
Domenica

La giornata clou del GP Cechia 2025 comincia con un warm-up da cui è quasi impossibile evincere gli eventuali progressi di un pilota in termini di set-up e difatti il risultato del turno, per Acosta, è ben poco veritiero, dato che l’alfiere KTM si classifica addirittura 20°.
In gara, anche questa sull’asciutto come ieri, Acosta non riesce a replicare la bella partenza fatta sabato e per alcuni giri è costretto ad osservare da staccato la lotta tra le due Ducati di Bagnaia e Márquez e l’Aprilia di Bezzecchi. Solo all’inizio della seconda parte di gara il bicampione del mondo passa concretamente all’attacco, superando Pecco con una bella staccata in curva 3.
L’ultima parte del Gran Premio si dimostra la più faticosa per Pedro: l’inseguimento a Bezzecchi per la seconda posizione non va a buon fine ed Acosta deve quindi concentrarsi sul difendersi dal rientro di Bagnaia negli ultimi giri. L’italiano riduce il proprio distacco a mezzo secondo, ma con un solo giro da completare non ha spiragli per poter tentare un sorpasso. Il ventunenne di Murcia, quindi, si aggiudica il proprio primo podio in un Gran Premio del 2025, replicando la bella performance del sabato e su una pista, va ripetuto, mai vista prima di venerdì.
Queste le sue parole al termine del weekend.
RISULTATI SESSIONI:
FP1 – 6° (1:55.679, +1″073)
PR – 10° (2:05.218, +1″283)
FP2 – 7° (1:53.826, +0″681)
Q2 – 7° (1:52.830, +0″527)
Sprint – 2° (+0″798)
WUP – 20° (1:54.520, +0″886)
Gara – 3° (+3″366)
Conclusioni – Voto al weekend: 8/10

Prima di parlare dei meriti di Acosta di questo weekend, sarebbe più opportuno sottolineare ciò che, invece, dovrebbe andare un po’ a minare l’entusiasmo dei suoi tifosi. I due risultati a podio nelle due corse disputate sono stati anche figli della ripresa di KTM a Brno, testimoniata anche dalle performance di un Bastianini che, per tutto l’anno, non è mai stato in queste posizioni.
Inoltre, durante la tre giorni ceca, i distacchi rimediati da Acosta nelle varie sessioni sono sempre stati piuttosto pesanti (anche per via della lunghezza del tracciato) e, in aggiunta, la qualifica non è stata particolarmente esaltante per il #37.
Tuttavia, questi dettagli non vanno ad oscurare il lavoro del murciano. Questo genere di weekend potrebbe rimetterlo in carreggiata in vista della seconda parte di stagione e potrebbe rappresentare la tanto attesa prova di maturità a cui era chiamato. E’ ormai passato un anno e mezzo dal debutto in MotoGP, perciò sul piano degli errori l’ex-iridato Moto2 e Moto3 deve cominciare a darsi una regolata.
Il distacco dalla Ducati (soprattutto quella guidata da Marc Márquez) è insormontabile per il momento, ma Acosta dovrà avere fiducia del lavoro di KTM e viceversa. Solo così “El Tiburón” potrà smettere di essere preda e tornare ad essere predatore.
Fonte immagini: press.ktm.com
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.