MotoGP | GP Catalunya 2019, sintesi prove libere del venerdì

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Giugno 2019 - 22:00
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Le prove libere del Gran Premio di Catalunya sono cominciate in una maniera differente rispetto a quelle degli ultimi Gran Premi, giocate sin da subito sul filo dei centesimi e dei millesimi a volte per l’ingresso diretto in top ten. Anche i valori in campo non sono molto chiari, poiché oggi sulla pista ci sono stati sia bel tempo sia qualche goccia di pioggia, ma quest’ultime non hanno intaccato un granché la classe regina.
La prima posizione nella combinata è andata a Fabio Quartararo: vincitore qui lo scorso anno su Speed Up, il francese ha stampato un giro finale nella FP2 molto vicino all’abbattimento dell’1:40, fermandosi a un 1:40.079. Anche il ritmo fatto vedere dal ventenne non è stato per niente male, ma non bisogna dimenticare come la Yamaha abbia già dimostrato, più volte, la sua efficacia nelle prove per poi perderla in gara; i suoi primi due run sono stati effettuati con gomme medie, con tempi sull’1:41 e mezzo, con picchi sul ’41.2.

Col presupposto che sarà la gomma media la scelta preponderante per il Gran Premio, Andrea Dovizioso potrebbe essere anche messo meglio del #20. Il forlivese si è classificato secondo nella combinata a tre decimi dal leader della classifica di oggi, ma è importante osservare che, nei run su pneumatici di mescola media, il ducatista è stato due o tre decimi più veloce. Il suo compagno di squadra Petrucci ha dovuto lavorare molto nella pausa tra il mattino e il pomeriggio con la sua squadra, per risolvere dei problemi di grip cronici; ottava posizione per lui nella classifica combinata e nella FP2, e un ritmo, sulla carta, similare a quello di Quartararo.

Alle spalle di Dovizioso, troviamo una varietà importante di piloti e team. Takaaki Nakagami è la prima Honda in classifica con un tempo di 1:40.381, a pochi millesimi da quello fatto dal ducatista e ottenuto con Medium all’anteriore e Soft al posteriore. Quarto posto per Pol Espargaró che continua così la striscia di weekend positivi dopo quelli di Le Mans e Mugello, confermando i passi avanti fatti da KTM dall’arrivo in Europa, mentre la top five è stata conclusa da Francesco Bagnaia sulla Ducati GP18.

Sono tre le Yamaha presenti in top ten, e tra queste c’è quella di Valentino Rossi, virtualmente in Q2 al momento. E’ mezzo secondo il distacco di Valentino dal compagno di marca al comando, con il nove volte campione preceduto anche da Franco Morbidelli, sesto. Manca all’appello, per il momento, Maverick Viñales che proprio nella gara di casa è fermo solo in 15a posizione nella combinata, ma il weekend è ancora lungo per decretare quale degli yamahisti abbia fatto il lavoro migliore.

Tutti e ventiquattro i piloti iscritti a questa gara MotoGP hanno migliorato il proprio tempo durante il pomeriggio, a eccezione di uno. Marc Márquez, con l’1:40.692 fatto segnare al mattino e valido per il primo posto, è potuto comunque entrare in top ten per concentrarsi sul lavoro in vista della gara nella FP2. C’è da dire però che il campione del mondo è sembrato avere non pochi guai nel guidare la sua Honda RC213V, specie in staccata alla curva Caixa, ed è un problema che ha lamentato anche Jorge Lorenzo. Il maiorchino è 14° e sulla sua moto è spuntato un nuovo serbatoio dalla forma ad ali di gabbiano, sintomo di come Honda abbia lavorato sodo per dargli tutto ciò che gli serviva per ottenere risultati.

La Suzuki è nuovamente fuori dalla Q2 al momento, con l’ultimo posto in top ten scippato ad Álex Rins dalla Honda di Cal Crutchlow. Lo spagnolo, nonostante la pista favorevole alla GSX-RR, rischia un’altra partenza dalle retrovie, così come il suo connazionale Joan Mir (protagonista anche di una caduta). Triplo impegno per la Casa di Hamamatsu questo weekend, con l’inserimento anche di Sylvain Guintoli nella sua prima wildcard stagionale. L’ex-campione del mondo SBK occupa la penultima posizione, a 1.9 secondi dalla testa.

Nella Moto2 il primo posto nella classifica combinata è andato a Thomas Lüthi, primo nella FP1 e secondo nella FP2, con una differenza in termini di tempi di soli due decimi tra le due sessioni. Non sono solo i tempi dello svizzero a essere paragonabili, ma di quasi tutti i piloti partecipanti e anche dei principali protagonisti. Lorenzo Baldassarri appartiene alla fetta di coloro che hanno migliorato il tempo dalla mattina al pomeriggio, ma ciò è anche frutto dei tanti giri cancellati per aver superato i limiti della pista nella sessione 1; nono tempo per lui.
Sempre nella combinata, la seconda posizione è andata ad Álex Márquez, desideroso di completare la sua prima tripletta nel Gran Premio di casa, mentre al terzo posto troviamo Jorge Navarro (scivolato in FP2 alla curva 5). Il primo degli italiani è Enea Bastianini, vincitore qui lo scorso anno in Moto3 e sempre veloce al Montmelò, al quinto posto nella combinata e con un distacco di soli due decimi da Lüthi.

La Moto3 è stata l’unica categoria realmente presa in contropiede dalle condizioni meteo, con le gocce di pioggia che hanno minato il lavoro dei team della classe leggera. La prima posizione, ereditata dopo la prova nella FP1, è andata ad Alonso Lopez in 1:49.167, ma come per la Moto2 i tempi fatti segnare tra la prima e la seconda sessione sono assolutamente paragonabili. C’è da dire inoltre che tutto il team Estrella Galicia sta lavorando molto bene, poiché Sergio Garcia occupa la seconda posizione e col giapponese Yamanaka, wildcard, staccato meno di un secondo dai compagni di squadra, in 21a posizione. A Lorenzo Dalla Porta è andata la seconda sessione in 1:49.2, e spera di avvicinare ulteriormente Arón Canet nella generale visto che, come al Mugello, al momento sono le Honda a farla da padrone. Tra le delusioni del venerdì Tony Arbolino, addirittura 24° e molto staccato dal compagno Fenati, invece ottavo.

Qui i risultati della FP2 MotoGP, l’analisi dei tempi fatti e la combinata.

Fonte immagine: Twitter / Fabio Quartararo

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