MotoGP | GP Austria: Andrea Dovizioso vince e regala alla Ducati il suo 50° successo

MotoGP
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Agosto 2020 - 15:58
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Quindicesima vittoria in carriera per “Dovi”, gara pazzesca con una bandiera rossa e diverse cadute. Quartararo solo ottavo, Rossi quinto, a podio anche Mir e Miller.


Moto3 e Moto2 avevano regalato grandi emozioni durante le due precedenti gare, ma contro ogni pronostico la MotoGP ha saputo far emozionare ancora di più, nel bene e, va detto, anche nel male. A vincere il Gran Premio d’Austria è stato Andrea Dovizioso su Ducati, al terzo successo su questa pista e al primo stagionale, che lo rilancia prepotentemente nella lotta titolata da dove sembrava già escluso dopo Brno. Per Ducati si tratta di un successo storico, essendo sia il quinto di fila su questa pista che il 50° in MotoGP per il marchio italiano, e fa impressione come a ottenere questo risultato sia stato il pilota che ha lasciato la squadra per il 2021 ventiquattro ore fa circa.

A concludere il podio troviamo una Suzuki e un’altra Ducati. Al secondo posto troviamo Joan Mir, al primo risultato nei primi tre in classe regina e autore di una gara solida e costante, nonostante un mezzo sfavorito sulla carta qui a Spielberg. Terza posizione con Jack Miller, a lungo in testa alla gara ma poi superato sia dal compagno di marca che dallo spagnolo, nonostante si sia ben difeso dal #36 negli ultimi giri.

La gara è stata contrassegnata da tanti contatti, cadute e momenti di puro terrore, ad esempio l’incidente che ha portato all’esposizione della bandiera rossa. Nel corso del nono giro, Johann Zarco e Franco Morbidelli sono entrati in contatto verso la salita di curva 3, con il francese grave colpevole di aver praticamente tagliato la strada all’italo-brasiliano alle sue spalle. Le due moto impazzite sono arrivate in piena velocità verso la Remus, con quella di “Morbido” che è passata in mezzo tra Viñales e Rossi, poco più avanti in pista. I rottami della Ducati di Zarco sono addirittura passati a pochi centimetri dalla testa di Valentino, fortunatamente rimasto solo shockato dall’evento al rientro ai box. Si può dire che sia un miracolo che tutti i piloti coinvolti ne siano usciti in buone condizioni fisiche.

Questa gara doveva anche decretare la conferma di KTM, e in parte è stato così. Brad Binder ha infatti concluso quarto dopo esser partito dalla 17a posizione della schieramento, approfittando dei tanti ritiri ma anche gareggiando senza strafare nel tentativo di raggiungere un podio insperato. Grazie a questo risultato il sudafricano è salito al quarto posto nella generale, mentre per i suoi compagni di squadra è stata un’altra giornata abbastanza negativa. Con Iker Lecuona nono al traguardo, i due piloti KTM più esperti, Miguel Oliveira e Pol Espargaró, sono entrati in contatto alla Schlossgold, cadendo e ritirandosi proprio nella gara di casa. Per “Polyccio” è il secondo ritiro consecutivo per incidente, che lo allontana, forse definitivamente, da una possibile lotta iridata.

In quinta posizione la prima delle Yamaha, guidata da Valentino Rossi. Il secondo quinto posto di fila dopo quello di Brno, oltre a essere un risultato sufficiente già di suo, è anche un risultato che arriva dopo il colossale spavento preso, dopo un incidente che avrebbe potuto seriamente pregiudicare la sua carriera, se non peggio. Giornata nera per le altre Yamaha: Fabio Quartararo, dopo esser partito male al primo start, è stato autore di un lungo alla curva 4 rientrando in ultima posizione. Il francese è stato poi avvantaggiato dalla bandiera rossa per ripartire insieme al resto del gruppo, ma non è andato oltre a un ottavo posto in volata dietro Danilo Petrucci; ancora peggiore il risultato di Maverick Viñales, che dopo la bella pole ottenuta è partito malissimo al secondo start, venendo superato da tantissimi piloti in curva 3 fino a terminare decimo. Altri punti persi in campionato, dove il suo svantaggio rasenta ora quasi 20 punti.

Per la Suzuki questa gara poteva regalare addirittura il doppio podio, ma purtroppo così non è stato. Álex Rins, mentre era in lotta per la prima posizione con Dovizioso, è caduto in curva 6 mentre tentava il sorpasso, la stessa curva dove due giri prima aveva salvato una scivolata praticamente certa. Un gran peccato per il #42, considerando la posizione di Quartararo e il fatto che potesse recuperare tanti punti quest’oggi.

Il bilancio Honda è stato salvato, ancora una volta in assenza di Marc Márquez, da Takaaki Nakagami, sesto al traguardo e primo pilota con moto 100% clienti. Gli altri hondisti si sono piazzati tutti oltre la top ten e con più di venti secondi di ritardo, con Álex Márquez 13°, Cal Crutchlow 15° e Stefan Bradl 17°. Nel complesso, persino l’Aprilia è riuscita a fare meglio, con Aleix Espargaró 11° (davanti a Michele Pirro, sostituto di Bagnaia in questa gara) e Bradley Smith 14°.

La classifica piloti, con la seconda gara deludente di Quartararo, si accorcia tremendamente: “El Diablo” rimane al comando con 67 punti, con Dovizioso ora primo inseguitore a -11. Viñales scala al terzo posto con 19 di ritardo dal franco-siciliano, mentre Binder è in mezzo al panino delle due Yamaha ufficiali in quarta posizione, con 41 punti e 26 di ritardo. Anche Rossi guadagna in campionato, ora a 29 lunghezze dal suo futuro sostituto.

L’appuntamento è per settimana prossima, con il Motomondiale che tornerà a correre sempre su questa pista. E’ lecito aspettarsi la doppietta di Dovizioso, ma sarà da capire se anche gli altri marchi, quali Yamaha e KTM, faranno progressi per precedere le “Rosse” di Borgo Panigale. Si attendono notizie anche per gli infortuni di Márquez e Bagnaia e i tempi di recupero dei due, ma per ora rimane improbabile un loro recupero per il GP di Stiria.

Qui i risultati del Gran Premio motociclistico d’Austria e la classifica iridata aggiornata.

Fonte immagine: andreadovizioso.com

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