Marc Marquez arriva a quota sei vittorie quest’anno, vincendo a Phillip Island dopo una prestazione da applausi. Un successo importantissimo per il “Cabroncito”, che gli permettere di rifarsi, con gli interessi, su Dovizioso della sconfitta subita a Motegi. Il successo dello spagnolo fa infatti il paio con la debacle totale della Ducati, che a sette giorni dal successo clamoroso in Giappone affonda totalmente e piazza la propria miglior moto, la GP16 di Scott Redding, in 11a posizione, con il Dovi solo 13°.
Nonostante l’assenza nelle prime posizioni del forlivese, il gruppo di testa ci ha fatto divertire non poco con ben otto piloti racchiusi, nella prima parte di gara, in poco più di un secondo. Marquez negli ultimi cinque giri ha fatto la differenza e gli inseguitori, ostacolandosi, hanno fatto poco per evitare che il 93 salutasse la compagnia. In seconda e terza posizione le Yamaha Factory di Rossi e Viñales, che al photofinish hanno regolato Zarco, autore di una prestazione maiuscola con la Yamaha Tech3. In quinta posizione Cal Crutchlow seguito dal nostro Andrea Iannone, finalmente tornato nelle posizioni che contano dopo la buona prova di Motegi.
Cielo più terso e condizioni molto più rassicuranti rispetto alla Moto2 prima della partenza della classe regina. La scelta dei pneumatici pare molto rilevante e tutti nella prima fila scelgono degli pneumatici Soft al posteriore; Zarco tenta di mettere lo stesso tipo di gomma anche all’anteriore, in modo da forzare da subito. Dovizioso, nelle retrovie, sceglie una soluzione Media-Media.
Allo spegnimento dei semafori Marquez parte bene (facendo quasi sospettare di un jump start) ma la sua moto s’impenna e deve quindi guardarsi da Maverick Viñales. Alla Doohan è comunque l’hondista a stare davanti, ma dal gruppone sbuca fuori Jack Miller, che dalla seconda fila si fionda all’esterno della Southern Loop e passa addirittura al comando! Non contento, l’australiano prova anche a forzare, mentre Zarco scende in nona posizione con un pessimo start. Rossi è invece già quarto dietro ai due spagnoli in lotta per il titolo.
Mentre alla Doohan Dovizioso arriva lungo e precipita in 20a posizione, il francese della Tech3 si riporta rapidamente nelle posizioni di testa, dove Marquez e Viñales continuano il loro duello. Zarco arriva come una furia al terzo giro all’Honda Hairpin e per poco la sua gomma anteriore non coccia con quella posteriore di Marquez; il francese si salva per miracolo e continua la corsa, ripassando subito Aleix Espargaro. La prima Ducati è quella di Jorge Lorenzo, solamente in 12a piazza.
Ci sono otto moto giapponesi davanti a giocarsi i posti sul podio: le tre Honda di Miller, Marquez e Crutchlow, le tre Yamaha di Rossi, Zarco e Viñales e anche le due Suzuki di Iannone e Rins. Le più intraprendenti sembrano le moto della Casa dei Tre Diapason, che fiondano Miller sul rettilineo al sesto giro seguiti poi da Marquez. Alla Doohan cade Aleix Espargaro, per fortuna senza conseguenze fisiche.
Lo scambio di posizioni tra i primi è continuo: Rossi passa in testa al settimo giro, ma Zarco ritorna all’attacco e dopo aver superato di nuovo di rabbia Marquez, passa Valentino approfittando di un suo errore all’Hairpin. Mentre la Ducati di Dovizioso risale lentamente la china in 11a posizione, anche Miller non si da per vinto continuando la sua lotta con Iannone per il quinto posto. Rossi ritorna primo al quindicesimo giro, e al diciassettesimo ci sono tutte e tre le Yamaha davanti, tallonate da Marquez.
Marc smette di scherzare poco dopo, quando alla Southern Loop si fa largo con la forza su Rossi correndo anche qualche rischio. Iannone non è da meno e per un pelo non taglia la strada a Viñales, costringendolo a rimontare dalla settima posizione. La manovra migliore rimane quella di Zarco che, all’esterno della Doohan, strappa nuovamente la terza posizione a Viñales. Sono incalcolabili le sportellate tra i piloti, come quelle tra Zarco e Iannone alla Siberia. Marquez approfitta di tutto ciò e a tre giri dalla fine ha due secondi di vantaggio sul resto del gruppo.
Si assiste così a due volate: Marquez vince “comodamente” il Gran Premio d’Australia classe MotoGP per la seconda volta mentre dietro a lui Viñales beffa Zarco di 16 millesimi per il terzo posto. Nel finale Iannone cede a Crutchlow l’ultimo spot in top five, mentre nelle retrovie Dovizioso non riesce a contenere Pedrosa e Redding e termina 13°, per lo sconforto del team ufficiale Ducati. Lorenzo 15°, dietro anche ad Abraham, mentre Petrucci giunge in 21a posizione.
Con la gara di oggi Marquez ha posato un mattone potenzialmente fondamentale nella strada verso il campionato: oltre ad aver escluso dalla lotta per il titolo Viñales (staccato di 50 punti ma senza la possibilità di eguagliare il numero di vittorie del connazionale), lo spagnolo ha guadagnato 22 punti su Andrea Dovizioso, ridistanziandolo in classifica. Ora tra lo spagnolo e l’italiano ballano 33 punti di differenza (269 contro 236) e il round della Malesia dovrà essere, per forza di cose, la gara del riscatto per il pilota di Forlì.
Il tour de force asiatico terminerà a Sepang il 29 ottobre, per poi lasciare spazio al classico finale di stagione a Valencia. Sarà il circuito malese a decidere i titoli Moto2 e MotoGP? Non ci resta che aspettare per saperlo.
Ecco qui i risultati della MotoGP e la classifica iridata.
Fonte immagine: motogp.com
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.