Le qualifiche di Gran Premio d’Australia classe MotoGP non si svolgeranno quest’oggi. I piloti, al termine della FP4 conclusasi anzitempo proprio per le condizioni impraticabili della pista, hanno deciso di prendere una posizione in merito al correre con questo vento i turni di qualificazione, tanto che la scossa decisiva che ha spinto i protagonisti del campionato a recarsi in Safety Commission è stata data dal bruttissimo incidente di Miguel Oliveira in fondo al Gardner Straight: il portoghese è stato passato da un altro pilota e la turbolenza l’ha fatto finire oltre il cordolo e sull’erba bagnata, da cui è poi iniziata una lunghissima scivolata nella via di fuga della Doohan. Fortunatamente, non sembrano esserci conseguenze per il pilota Tech3.
Cal Crutchlow, intervistato da BT Sport (la rete che manda in onda il Motomondiale in Inghilterra), ha ammesso come la decisione non fosse stata unanime e che alcuni dei suoi colleghi erano favorevoli a svolgere le qualifiche nonostante i fatti della FP4, ma alla fine la maggioranza ha prevalso con l’appoggio della Safety Commission. Con un comunicato su Twitter postato nel profilo ufficiale della MotoGP è stato annunciato che le condizioni di domani mattina verranno valutate per permettere ai prototipi da 1000cc di poter svolgere le prove. Se ciò non dovesse realizzarsi, probabilmente si userà la classifica dei tempi combinati registrati nelle prime tre libere, che vedono al momento Maverick Viñales in testa (come successo nella sua gara di debutto con la Yamaha, in Qatar nel 2017).
Tutti questi sono però discorsi ipotetici poiché l’intero Gran Premio, in merito alla classe regina, è ora a rischio: le previsioni meteo non erano delle migliori questo weekend e lo si sapeva già all’inizio della settimana, ma va detto come questa situazione sia anche colpa del periodo dell’anno in cui ci troviamo e della collocazione in calendario di Phillip Island. Essendo su un isola è chiaro come la pista del Victoria sia soggetta a queste condizioni climatiche, ma è altrettanto chiaro come venire qui a fine ottobre non sia affatto la scelta migliore, poiché potrebbe compromettere lo svolgersi del GP o addirittura la salvaguardia dei piloti, nel caso la gara si dovesse fare. Da anni ci si chiede il perché di questa stramba collocazione in calendario (che non cambierà nemmeno nel 2020) e forse le soluzioni sono da ricondurre a interessi economici importanti per la zona di Melbourne, ma che dovrebbero essere irrilevanti in confronto a queste situazioni di sicurezza precaria.
Se non si dovessero svolgere Q1 e Q2 domattina, questa sarebbe la classifica combinata.
Fonte immagine: motogp.com
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